Dovbyk croce e delizia: la Roma si interroga sul centravanti del futuro
AS ROMA NEWS – Sedici reti in trentanove partite. Numeri tutt’altro che banali per un attaccante al primo anno in Serie A, in una Roma attraversata da cambi tecnici, instabilità tattica e una pressione ambientale costante. Artem Dovbyk, però, ha saputo incidere: ben nove delle sue reti sono valse il vantaggio dell’1-0, generando 13 punti in campionato e arrivando a quota 16 se si considera anche l’Europa League. Un fattore, insomma.
Lo dicono anche i numeri: 18,6% di realizzazione, la migliore percentuale della rosa giallorossa. Freddo sotto porta, bravo quando può attaccare la profondità o concludere di prima intenzione. Ma Dovbyk resta un attaccante a due facce. Fuori dall’area, il centravanti ucraino fatica. Spalle alla porta si smarrisce, soffre la pressione avversaria, sbaglia appoggi semplici e appare spesso fuori dal gioco. Ranieri lo ha pungolato più volte: “Voglio da lui anche la prestazione”. Ma il messaggio non è stato sempre recepito.
La Roma si interroga: può essere lui il centravanti giusto su cui costruire il futuro? Il fisico da corazziere non basta se non riesce a far salire la squadra o a legare i reparti. Gioca praticamente solo di sinistro, e ormai le difese lo hanno studiato.
Dal punto di vista economico, c’è un tema forte: per cederlo senza minusvalenza, serviranno almeno 25 milioni, e non è detto che con quella cifra si riesca a trovare un 9 più forte. D’altro canto, un bravo direttore sportivo l’occasione giusta può scovarla. E il nuovo allenatore – che dovrà valorizzare anche Dybala – avrà un ruolo chiave: servirà un sistema che esalti Dovbyk o un sostituto più funzionale.
Fonte: Il Messaggero
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