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EFC | Oggi la ripresa. Da Napoli un’ora incoraggiante per il futuro ma, da adesso, zero errori!

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Riprenderà oggi il lavoro degli azzurri visto che domenica si torna in campo, nel giorno di Pasqua. E quella che si giocherà domenica è una partita importante, al limite del fondamentale, per il raggiungimento del nostro obiettivo. Al Castellani arriverà il Venezia che, ad oggi, ha gli stessi nostri punti. Va da se che chi dovesse uscire sconfitto da quella partita – il pareggio potrebbe essere una magra consolazione per entrambe – potrebbe iniziare a vedere sempre più difficoltosa la salvezza. Per l’Empoli, stavolta davvero senza ma e senza se, c’è l’obbligo di vincere, di tornare a vincere dopo un digiuno che dura dallo scorso 8 Dicembre e chissà che non serva proprio un giorno festivo per far tornare la gioia in casa azzurra. La speranza, per la gara contro i lagunari, è quella poi di ritrovare alcuni degli elementi che sono ai box, con Ismajli ed Anjorin su tutti. Capiremo in serata il problema che ha colpito ieri Solbakken in rifinitura. Alla gara con il Venezia ci arriviamo dopo la sconfitta rimediata ieri sera a Napoli per 3-0, un punteggio onestamente severo per quanto visto nella partita, soprattutto fino proprio al momento dell’ultimo gol campano. Paradossalmente è stato fatto qualcosa in meno nell’ultima mezz’ora, senza però mai sventolare la bandiera bianca, dove il Napoli avrebbe potuto allargare il divario nel punteggio. Sessanta minuti di buon Empoli. Vero, si continua ad avere un rapporto molto negativo con il gol, ma la squadra è entrata bene in campo ed ha approcciato al meglio la partita. Squadra che ha messo dentro coraggio, voglia, attenzione ed anche qualche buono spunto offensivo. Palesi le difficoltà del Napoli nel costruire gioco, un Napoli che trova il primo gol nell’unica occasione concessa, dando troppo spazio a McTominay che azzecca il tiro anche grazie ad un rimbalzo beffardo e ad un Vasquez non perfetto. Ma in quel primo tempo non ci stava assolutamente lo svantaggio, e gli azzurri hanno avuto le loro occasioni per far silenziare il “Maradona”. Su tutte si va ancora a ricorda quella di Esposito che, se trasformata in gol, avrebbe conquistato tutto le copertine. Chiaro che in campo ci fosse un netto divario qualitativo, chiaro che di errori ne sono stati fatti. Nessun vuol festeggiare una sconfitta per 3-0. C’è però da prendere quelli che sono i segnali incoraggianti, pensando che domenica prossima sarà tutt’altro che facile ma, di certo, dall’altra parte non ci sarà il Napoli. Come evidenzia onestamente anche D’Aversa, oltre a non doverci essere sconforto, ci sarà da mettere maggiore attenzioni in alcuni dettagli. Ci vorrà sicuramente grande attenzione e partecipazione ma, soprattutto, ci dovrà essere maggiore precisione sotto porta. Senza i gol le partite non si potranno mai vincere. Ovviamente le assenze continuano a pesare e questo (discorso ormai vecchio e stantio) lo si evince soprattutto quando si è chiamati a fare i cambi, che ormai da tempo non determinano e non portano quasi mai un valore aggiunto. C’è da portare a casa quell’intraprendenza, quella mentalità di chi non si vuol mai arrendere, quel coraggio, elementi che saranno preziosissimi in queste ultime sei partite che andranno a chiudere e determinare la stagione. Tra i singoli ci piace evidenziare le prove di Pezzella ed Esposito, due napoletani. Il primo dimostra sempre grande padronanza su quella fascia sinistra, spinge bene e mette dentro più di una palla interessante. Quasi mai in sofferenza. Esposito si applica bene quando c’è da pressare e da giocare senza palla e poi spaventa tutto lo stadio con quella voleè dalla distanza. Per quasi tutti potremmo parlare di un discreto primo tempo e di una gara che poi va in calando. Nessuno da “dietro la lavagna” ma certamente i due trequartisti titolari non fanno benissimo, soprattutto Cacace che non trova mai la posizione, mai una giocata e fatica anche quando deve difendere. Fazzini fa vedere qualcosina in più negli spazi ma da lui ci si attendono giocate che possano determinare. D’Aversa fa davvero quello che può con quello che ha. La formazione titolare, salvo una mini rotazione davanti, era scontata fin dalla vigilia, poi i cambi son quello che sono. La gara però è preparata bene, cercando di andare a toccare quelle che potevano essere le difficoltà strutturali del Napoli nel far gioco, poi ci sono i giocatori e quelli che avevano ieri la maglia azzurra hanno indubbiamente qualcosa in più. Come direbbe Maurizio Sarri, i fatturati hanno un valore. Napoli va in archivio con una classifica che, detto del Venezia ormai pari a noi, resta a grandi linee la stessa con un destino che è ancora tutto nelle nostre mani.

Gyasi e Fazzini tornano dalla squalifica e D’Aversa li getta subito in campo mentre davanti, senza Kouame, gioca Esposito. Sorprende il primo quarto d’ora dell’Empoli, che con una forte pressione chiude nella propria metà campo del Napoli. Non a caso dopo soli 15 secondi i toscani creano la prima azione pericolosa con un ottimo cross di Pezzella che trova il perentorio colpo di testa di Gyasi, murato da Juan Jesus a pochi passi dalla porta. Al 6′ ancora squillo dell’Empoli, ancora con un bel cross di Pezzella, stavolta ci prova Fazzini a girare di testa in porta, palla che termina di poco fuori. Il primo squillo del Napoli arriva al 16′, Politano batte un calcio di punizione cercando McTominay sul secondo palo. La palla, deviata da Viti, resta nell’area di rigore con Lukaku che tenta la conclusione a colpo sicuro, ma viene anticipato da Marianucci. Il vantaggio dei partenopei arriva poco dopo, al 19′: Lukaku protegge palla e libera la corsa di McTominay che ha campo libero, avanza fino ai 20 metri e lascia partire un destro rasoterra che si insacca alle spalle di Vasquez. Dopo il gol preso l’Empoli si abbassa ma non rinuncia ad attaccare. Al 21′ infatti altro cross di Pezzella dalla sinistra, ancora una volta Gyasi si inserisce ma da buona posizione manda alto di testa. L’Empoli rimane vivo, e prima della fine del primo tempo sfiora l’eurogol con una gran conclusione al volo da fuori di Esposito che impegna Meret con una grande parata. Nella ripresa il Napoli entra più aggressivo rispetto al primo tempo con la voglia di chiudere la gara. Dopo un paio di conclusioni murate, la squadra di Conte trova infatti il vantaggio al 56′ con Lukaku, che servito in area da Neres, fredda sul primo palo Vasquez. L’Empoli, che prima del gol del 2-0 aveva mantenuto un atteggiamento concentrato e positivo, molla la presa. Non a caso al 61′ il Napoli cala il tris: Lukaku si defila e pennella un cross delizioso per McTominay, che di testa svetta e mette la palla all’incrocio dove Vasquez non può arrivare. Il Napoli dilaga e al 67′ sfiora il poker ancora con uno scatenato McTominay, ma stavolta la conclusione colpisce in pieno il palo. Al 78′ partenopei che vanno ancora vicini al 4-0, con Neres che va via sulla sinistra e mette un cross arretrato per Lukaku, il suo mancino termina di pochissimo fuori. E’ l’ultima azione del match, che si chiude sul risultato di 3-0.

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