Inter, l’annuncio di Marotta su Inzaghi non sorprende i tifosi
Qualche giorno fa il presidente dell’Inter, Giuseppe Marotta, ha annunciato in diretta tv: “Inzaghi? Ci sono tutti i presupposti per immaginare che lui possa proseguire con noi. Non è in scadenza, ma è giusto rinnovare e allungare il contratto al momento giusto”. Parole, queste, che non hanno sorpreso i tifosi nerazzurri. D’altronde è tutto così evidente. Il lavoro di Inzaghi sulla panchina dell’Inter – fresco vincitore della Panchina d’Oro – è da applausi per i traguardi già raggiunti e per le premesse in vista del futuro. Per le prospettive di crescita ulteriori e per i trofei sospesi, per una bacheca che può riempirsi. Risultati Champions League brillanti, quattro vittorie nelle ultime quattro, hanno confermato la sua capacità di esaltarsi assieme alla squadra nelle notti europee unendo bel gioco a praticità. Proprio la Champions è il principale obiettivo del club per questa stagione. Del club e del suo allenatore, s’intende. Nonostante il primo posto in classifica e lo scudetto alla portata, con il Napoli distante tre punti a nove giornate dalla fine del campionato, l’Inter guarda con interesse alla Champions, anche ripensando al precedente del 2023 che ancora brucia ma che è anche stimolo per riprovarci quanto prima. In quella stagione, la prima sulla panchina dell’Inter, Inzaghi arrivò in finale e perse solo nei minuti di recupero contro il Manchester City. Ma quella partita certificò il valore anche tattico dell’ex allenatore della Lazio, capace di sorprendere Guardiola sfiorando la vittoria. Ora l’Inter ci riproverà e ci sono tutti i presupposti per sognare.
L’Inter prepara il terreno per il gran finale
Molti faranno riferimento all’organico, ma non dipende tutto solo dai giocatori e dalla profondità della rosa, comunque colpita da infortuni e dunque defezioni. I risultati di calcio non mentono e quelli di Serie A dell’Inter amplificano il valore di Inzaghi e del gruppo in Europa. Non era scontato procedere con un percorso simile fuori dai confini nazionali e, parallelamente, imporsi in Italia, scavalcando il Napoli e trovandosi ora in vetta alla classifica con un margine di tre punti che non è del tutto rassicurante ma neppure va sottovalutato. Tante partite, una dopo l’altra, la fatica che si fa sentire, le assenze, lo stress, i viaggi, eppure Barella e compagni sono lì, in vetta, pronti a ripartire nel momento clou della stagione grazie a uno sviluppo evidente nelle ultime settimane. L’Inter nell’ultimo mese è cresciuta tanto e il trionfo di Bergamo è stata la ciliegina sulla torta di questo periodo. Una vittoria non scontata che ha di fatto escluso la squadra di Gasperini dalla lotta al titolo. Lontana la delusione per la sconfitta contro la Juventus, così come quella per il ko contro la Fiorentina, due risultati inattesi che avevano destato sospetti e alimentato preoccupazioni. Ma l’Inter si è ripresa subito e lo ha fatto grazie al lavoro del suo allenatore. Che ha già vinto uno scudetto ma che ora, pur potendo vincerne un altro, sogna la Champions League. La grande coppa.
Inzaghi e una bacheca (nerazzurra) già ricca
La sua bacheca alla guida dell’Inter è già abbondante: uno scudetto, tre Supercoppa Italiana, due Coppa Italia. Manca il trionfo europeo. Quello sfiorato a Istanbul. Ci riproverà a Monaco di Baviera. Prima, però, dovrà esserci in finale. La prossima tappa è il quarto di finale contro il Bayern Monaco dopo aver eliminato il Feyenoord agli ottavi: vittoria all’andata, 2-0 fuori, successo al ritorno, 2-1 al Meazza. Per non farsi mancare nulla. In più l’Inter è in corsa anche per la Coppa Italia. Ad aprile la doppia sfida in semifinale contro il Milan. A giugno, poi, il Mondiale per Club. Insomma, per i nerazzurri una serie di incroci prestigiosi che certificano la qualità del lavoro di Inzaghi. Per questo il club vuole blindarlo. Il tecnico si è rivelato ottimo gestore di risorse umane, motivatore e sapiente tattico, ha disposto l’Inter confermando la difesa a 3 di Conte ma offrendo alla squadra un gioco alternativo, ampio, moderno. L’Inter subisce poco ma segna tanto e soprattutto segnano in tanti, non solo gli attaccanti. D’altronde solo un calcio europeo può essere alla base del sogno Champions. Dopo la stagione 2022/23, ecco un’altra cavalcata fino a questo momento entusiasmante. La possibilità Triplete sullo sfondo al momento non viene presa in considerazione dal club. Si vola con umiltà, partita dopo partita. Un’altra si gioca in sede di trattative. Il rinnovo di Inzaghi, all’Inter dal 2021, è sul piatto, su carta. Ma per tutto c’è un tempo. Ora è quello del campo.