Finché vedrai...
IL ROMANISTA (T. CAGNUCCI) - « Ci teniamo a dire questo: nutriamo un profondo rispetto per Daniele, convinti che avrà una carriera di successo come tecnico, e magari un giorno tornerà alla Roma. Separarsi da lui è stata una decisione difficilissima, ma l’abbiamo presa con la convinzione che sia la strada giusta per puntare ai trofei in questa stagione ». Quanti ne restano da centrare? Mi sa che la strada di “separarsi” è stata sbagliata , dopo Bilbao è chiusa, con un divieto d’accesso ai trofei e alle coppe dei Campioni che cacciando quella “ pippa ” di De Rossi con Juric avremmo sicuramente vinto. Va bene, stop: questo basti per parlare di giovedì sera e del fatto che quest’anno dopo cinque stagioni non arriveremo a sognare fino a maggio (in fondo, forse, ci vuole sempre troppo coraggio). [...] Quel giovedì è stato cucito un tessuto d’amore a cui tutti (società, giocatori e allenatori) sempre si dovranno parametrare. Finché vedrai sventolar questa bandiera… Tu Roma dovrai giocare per andare a rigiocare in Europa non un ottavo di finale, ma una partita per vendicare Budapest . Finché vedrai sventolar questa bandiera… hai dieci partite da giocare come hai giocato quel giovedì, quando non credevi a quel mare di stoffa che t’accarezzava volto e occhi mentre soltanto giocavi a pallone. Finché vedrai sventolar questa bandiera te ne fregherai dei comunicati che ti prendono in giro, degli amministratori delegati che cacciano i romanisti da Trigoria e non vengono sostituiti. Finché vedrai sventolar questa bandiera avrai sì, per davvero, la speranza di vincere i trofei. [...] « Ci teniamo a dire solo questo… », no non dite niente. Casomai per la prima volta tirate fuori la voce e cantate: « Finché vedrai sventolar questa bandiera siamo gli ultras della Roma e per sempre canterem ». Non smetteremo mai. E oggi sarà semplicemente ancora più bello tifare la Roma.
LEGGI L'ARTICOLO INTEGRALE