Presentazioni, Buonaiuto: “Mi sentivo un po’ in debito con Padova”, Sala “Orgoglioso di poter aiutare Fortin”
Giornata di presentazioni degli ultimi due acquisti biancoscudati, Cristian Buonaiuto e Andrea Sala:
Presidente Francesco Peghin: “Abbiamo accolto le richieste della parte tecnica. La partenza di Crescenzi è stata coperta dall’arrivo di Pirrello, un difensore di esperienza che ci darà una mano. Poi c’è stato l’infortunio di Voltan e abbiamo avuto bisogno di un portiere. Siamo andati su Sala, che riteniamo abbia il curriculum necessario per affiancare Fortin. Verso fine mercato è uscita l’opportunità di Buonaiuto, che rappresenta la possibilità di accrescere ulteriormente il livello della squadra. A inizio anno la gente non credeva in noi, ma le scelte ci hanno dato ragione e siamo qui a dare il nostro benvenuto ai nuovi arrivati”.
Cristian Buonaiuto: “Quando il mio procuratore mi ha comunicato che c’era questa possibilità non ho avuto dubbi. Mi sentivo un po’ in debito con Padova, perché ho fatto solo 45 minuti con questa maglia. Spero di poter dare un contributo, anche se non è stato facile lasciare Cremona. Sicuramente mi vedo trequartista, ho fatto più ruoli, anche l’esterno, ho giocato anche mezzala, ma mi vedo nei due uomini dietro l’attaccante. L’esordio in B me lo ricordo nel 2013-2014, perdemmo 3-0 a Latina, ma nonostante tutto ho fatto tanta strada. A Cremona c’è stato un percorso incredibile, arrivai nel 2020, poi vincemmo il campionato, riuscii a giocare anche in Serie A, poi perdemmo la finale col Venezia per tornare in massima serie. Quest’anno ho giocato meno e a gennaio ho fatto le mie valutazioni. Mi è stato fatto capire che si era chiuso un ciclo e cercavo proprio un progetto come questo. Avevo l’ambizione di fare qualcosa d’importante. Sono stato un po’ acciaccato, ma adesso sto bene e per domenica penso di poter essere a disposizione. Il numero di maglia? Ho scelto il mio anno di nascita, il 92”
Andrea Sala: “Col mister ci siamo conosciuti tanti anni fa, avevo 16 anni e venivo dalla Berretti. Si è creato un bel rapporto e negli anni ci siamo sempre sentiti. Si è creata questa possibilità in questo mercato. Venendo qui so quale sarà il mio ruolo, il gruppo portieri sarà un gruppo importante e poter aiutare un ragazzo come Mattia Fortin che ha grandi qualità è un piacere. Andreoletti era già un allenatore quando giocava, aveva già l’impronta da tecnico. Zancopè lo conoscevo di nome, ha avuto una grandissima carriera, mi sono trovato subito bene. Adriano è un lavoratore e ci siamo subito trovati bene”
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