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“ON AIR!” – ROSSI: “Ranieri non è più quello di qualche mese fa”, PES: “Rinnovare a Zalewski sarebbe la pietra tombale di questa gestione”, DAMASCELLI: “Ma era proprio necessario andare a quel concerto?”

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Prosegue il nostro appuntamento giornaliero dedicato al variopinto mondo delle radio romane. On Air, la rubrica più copiata (e incollata) del web, è un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore. Buon divertimento!

David Rossi (Rete Sport): “Guardate che Ranieri non è più quello di quando è arrivato. E’ stata un’escalation: è cambiata la postura, il linguaggio del corpo, il modo in cui risponde…Il tono era perentorio ieri, era quasi infastidito. E’ un Ranieri arrivato con entusiasmo, ma dopo 3 mesi il mercato non glielo fanno, di nuovi dirigenti non si vede nessuno, ha un ds nullo… Da Dybala a Pellegrini a Paredes ha detto tutto e il contrario di tutto. Lui le cose sul campo le ha sistemate, il voto è 8 come allenatore. Mi viene da dire che fuori dal campo sia da 3 o 4, ma non so quanto dipenda direttamente da lui: voleva i giocatori entro il 10 gennaio e niente, gli allenatori li chiama ma nessuno vuole venire in un club dove non c’è manco l’amministratore delegato… Se oggi vai fuori dall’Europa League, è colpa di un mercato di gennaio devastante…”

Gianluca Piacentini (Rete Sport): “La Roma è una società disorganizzata, che non ha la capacità di gestire le situazione, perchè nella gestione di Zalewski siamo sotto al dilettantismo…una roba gestita veramente coi piedi dall’inizio… Noi stiamo dicendo da tempo come Ranieri ci sembri preoccupato…ragazzi, Ranieri non lo avevamo mai visto in quel modo. Non ha voluto parlare di mercato perchè è un nervo scoperto, le cose che aveva in mente e che aveva anticipato probabilmente ha capito che non arriveranno…Se Ranieri si dovesse accorgere che le parole che gli avevano detto erano false promesse e che quello che pensava di poter fare da dirigente non è possibile realizzarlo, se non ha nemmeno il potere di mandare in prestito a giocare Dahl e Sangarè, significa che non è nelle condizioni di poter svolgere il suo lavoro. E se non lo è, mi aspetto che a fine campionato dica: “Ragazzi, scusate, c’ho creduto, ma invece m’hanno preso in giro come hanno fatto con Mourinho e De Rossi…”… se ne uscirebbe da trionfatore. Altrimenti sarebbe corresponsabile con la società…”

Checco Oddo Casano (Rete Sport): “Ranieri che si sottrae alle domande sul mercato viene meno al suo ruolo, perchè allora non è vero che sei il plenipotenziario della Roma… E’ normale che a tre giorni dalla fine del mercato ti vengano poste domande di quel tipo… Lui avrebbe potuto anche dire: “Non parlo di mercato, ma state tranquilli che i due giocatori che ci servono, li prenderemo…“, che sarebbe stato un modo per tranquillizzare la piazza. Ma lui che risponde in quel modo e con quella faccia, mi fa essere preoccupato…”

Claudio Moroni (Rete Sport): “A me piace pensare che Ranieri abbia detto ai Friedkin: “Io resto qua, lavoro, diventerò il prossimo manager, ma datemi un direttore sportivo con la D maiuscola e possibilmente Made in Italy…“. Ghisolfi non è uno che ti cambia la vita, uno che ti cambia la vita è un direttore sportivo che ti scova 1-2 calciatori ogni anno e ti cambia le prospettive tecnico-sportive…”

Fabio Petruzzi (Rete Sport): “La Roma dovrà fare la partita, mi aspetto una squadra molto aggressiva fin da subito. E occhio all’Eintracht, che è vero che giocherà con le seconde linee, ma non è detto che possa essere uno svantaggio per loro: i giocatori saranno freschi e vorranno sfruttare l’occasione per metterti in mostra…”

Paolo Cosenza (Tele Radio Stereo): “La cosa più grave è che Ranieri pensava di fare un percorso importante per la Roma, di ricostruirla e di lasciarla in mano al nuovo allenatore, e invece qua si dice che la Roma farà mercato solo se passerà il turno stasera…”

Francesca Ferrazza (Tele Radio Stereo): “Sono stati loro a dirci che a gennaio ci sarebbe stata la rivoluzione, e invece stiamo qui a parlare di un mercato molto mediocre… La Roma doveva far chiudere la stagione a Mourinho e poi sarebbe dovuta andare forte su Conte, io l’ho sempre detto. Era l’unico modo per dare continuità a quell’idea lì. Così invece ti sei proprio disperso, e ora parliamo di Fabregas e Farioli…”

Marco Valerio Corsi (Tele Radio Stereo): “Se dovessi scegliere tra questi allenatori, allora mi prenderei Davide Ancelotti, sperando nell’effetto osmosi…se devo fare un tentativo, allora punto su uno che ha visto più Champions League che anni…Se devo prendere questi allenatori che si leggono, allora prendo il figlio di uno allenatore che ha fatto la storia…”

Lorenzo Pes (Tele Radio Stereo): “La partita di stasera sarà determinante sul mercato, perchè un conto è avere il doppio impegno settimanale e un conto non averlo…L’errore è stato aver alzato la voce dopo la sconfitta col Como, la gente si aspettava qualcosa in più da questo mercato di riparazione, e invece siamo al 30 gennaio a cercare di capire se la Roma rinnoverà il contratto di Zalewski per darlo all’Inter, che sarebbe secondo me la pietra tombale su questa gestione…se la Roma rinnova il contratto a Zalewski è uno scempio…tre squadre rifiutate in 4 mesi, l’ultima è il Marsiglia di De Zerbi per andare all’Inter dove sarebbe il quinto o sesto esterno. Ma la Roma in un’operazione del genere cosa ci guadagna?…”

Piero Torri (Radio Manà Manà Sport): “Zalewski rifiuta tutto, ma cosa ha fatto per meritarsi l’interesse di tutte queste squadre? A me sembra strano che tutte ste squadre lo cerchino…o non l’hanno visto giocare negli ultimi due anni e sono ancora rimaste all’anno della Conference…perchè questo sono due anni che non struscia un pallone…”

Stefano Carina (Radio Radio): “Stasera dovrebbe giocare la formazione migliore, la Roma deve provare a vincerla. Fare i calcoli dando un’occhiata alle altre io preferirei evitarlo…L’Eintracht è una buona squadra, più casalinga, e ha perso il suo miglior giocatore. E’ una partita abbordabile, la Roma deve puntare al playoff, è il minimo sindacale…”

Roberto Pruzzo (Radio Radio): “La Roma non ti dà quelle garanzie in questo momento, e quindi bisognerà stare molto attenti a non incasinarsi la partita, a non andare sotto. La squadra mi sembra la migliore da mettere in campo. Anche se le ultime prestazioni sono quelle che sono, bisogna avere fiducia…”

Tony Damascelli (Radio Radio): “Ma in un momento delicato della stagione, è proprio necessario andare a un concerto? Sono quei piccoli segnali che invece di agevolare la lettura di un ambiente, lo intossicano. E si tratta di calciatori maturi, non di ragazzini…ma questi vivono sempre nel loro giardino privilegiato. Speriamo che la Roma sia una buona orchestra e che stasera il concerto lo suoni lei ai tedeschi. Mi aspetto una grande partita di Hummels…”

Redazione Giallorossi.net

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