Un romano cresciuto a New York: ecco chi è Misitano, il baby bomber di Ranieri
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Più di duemila anni fa Orazio scriveva "carpe diem" in un'Ode diventata col tempo famosissima e, anche se il significato originale dell'espressione non è esattamente quello per cui viene utilizzata oggi, Giulio Misitano l'ha seguita a dovere. Nell'amichevole di Capodanno, in cui i tremila tifosi giallorossi si aspettavano di vedere le magie di Dybala e i gol di Dovbyk (out per il solito fastidio al ginocchio), a brillare è stato proprio il classe 2005 - che ha deciso e chiuso la gara con una doppietta. Giulio è nato a Roma il 30 gennaio 2005 e a soli 8 anni si è trasferito negli States con la sua famiglia per esigenze lavorative dei genitori (che sono entrambi italiani). Lì ha scoperto lo sport, tra tutti rugby e calcio, prima a Newport Beach (California) e poi a New York dove ha vissuto per quattro anni. La sua passione per il calcio lo ha portato fino alla Metropolitan Oval Academy, dove ha iniziato ad attirare anche le attenzioni degli scout italiani dopo aver disputato la Generation Adidas Cup, uno dei tornei più importanti del Nord America. Su di lui c'erano Atalanta ed Empoli, ma Giulio ha scelto la Roma e nel 2022 è tornato in Italia: "Avevo altre due opportunità: Atalanta ed Empoli, ma ho scelto di tornare dove sono nato", racconterà in seguito. Nonostante l'infanzia trascorsa tra Pacifico e Atlantico, il 2005 ha deciso di giocare per gli Azzurri e ha già debuttato con l'Under 17 e l'Under 19 (6 presenze e un gol), mentre lo scorso settembre ha esordito con l'Under 20 di Bernando Corradi. Negli ultimi anni il settore giovanile di Trigoria ha prodotto tanti talenti, spesso volati lontano prima del previsto. E Giulio non è da meno: appena tornato a Roma (nel 2022) ha vinto Coppa Italia e Supercoppa con i giallorossi, mentre in questo inizio di stagione è il secondo miglior bomber del campionato con 11 gol in 14 partite (oltre a 3 assist) e ha trascinato i giallorossi che ora sono in vetta alla classifica a +2 sul Sassuolo. La doppietta contro i "grandi" nell'amichevole di Capodanno non fa che confermare il suo momento di forma assoluta: nelle ultime 5 partite con la Primavera è a quota 7 gol e 2 assist. Misitano è un centravanti moderno: destro naturale, sa calciare in porta con potenza e precisione oltre a partecipare attivamente alle azioni con sponde e protezione palla. Buono anche lo spunto palla al piede data la forza nelle gambe e il fisico importante. In un periodo di crisi per il reparto offensivo, con Dovbyk che continua a fare i conti con i dolori al ginocchio e uno Shomurodov con le valigie nel bagagliaio, potrebbe essere davvero lui l'attaccante di cui Ranieri ha bisogno. Federico Liuti