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Lucchesi a VN: “A gennaio operazioni mirate. Vi dico che farei con Kayode”

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Qualunque tifoso viola, probabilmente, avrebbe firmato ad agosto per vedere una Fiorentina quinta in classifica a tre punti (e con una gara in meno) dal quarto posto per il cenone di San Silvestro. Oggi i viola vivono una classifica meravigliosa e, con il mercato alle porte, cvogliono continuare a cavalcare l'onda dell'entusiasmo. E fra campo e mercato, abbiamo chiesto in esclusiva che cosa possiamo aspettarci dalla Fiorentina nel corso dei prossimi mesi all'ex dg viola Fabrizio Lucchesi. La più bella prima parte di stagione da diversi anni a questa parte. Il percorso è più che meritato e celebra la bontà di tante cose buone fatte, sia a livello societario che tecnico. Il risultato, fin qui, va oltre le più rosee aspettative di inizio stagione. Non mi permetto di dar consigli alla dirigenza gigliata, ci mancherebbe. A gennaio ci si muove per fare operazioni mirate. E la Fiorentina di questo ha bisogno: acquisti nei reparti in cui è un po' più corta. La priorità oggi è ovviamente quella di ovviare all'assenza di Bove. Oltre a questo servirà trovare qualche alternativa in alcuni ruoli. Il mercato della Fiorentina sarà questo. E io credo si sia già portata avanti. Un'operazione che mi piace. Folorunsho è un buon giocatore con margini di crescita. È un'operazione in linea con quanto abbiamo visto in estate, quando sono arrivati giocatori che ancora non si erano espressi con costanza ad alti livelli. Per ora la società non ha sbagliato nulla e quindi anche questo acquisto, se perfezionato, mi sembra fatto molto bene La Fiorentina non ha bisogno di una rosa lunga di giocatori, ha bisogno di una rosa lunga di titolari per far fronte a tutte le competizioni. Chi non è funzionale al progetto è giusto che parta. Anche perché un giocatore che non è funzionale è un costo, non un investimento Ha davanti uno come Dodò, ma potrebbe essere una bellissima sorpresa per il futuro. Questo tipo di situazioni va sempre preso con le molle. Perché si rischia di sottovalutare un giocatore non gestendone bene la crescita sportiva. Io predico la massima prudenza se, come credo, la Fiorentina pensa di avere in mano un giocatore di talento. Servirà un lavoro di programmazione fra dirigenza e allenatore, che è quello che lo vede tutti i giorni e può esprimere un giudizio attendibile. Se si decide di venderlo, va fatto ad una cifra che mette al riparo da tutto. Altrimenti, serve creare un percorso di valorizzazione di crescita senza perdere il controllo dell'assetto patrimoniale, in modo che, se il giocatore esplode, la Fiorentina si ritrova in casa al suo ritorno un giocatore di grande valore    

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