Valentini: quando stregò De Rossi e quel soprannome da leader difensivo
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La Repubblica scrive oggi del nuovo arrivo in casa Fiorentina, ovvero del difensore argentino Nicolas Valentini. Fisico possente, piede mancino, un procuratore nipote del ct campione del mondo con l’Argentina nel 1986 Carlos Bilardo e un soprannome, “el coco”, che richiama al suo modo di giocare. La Fiorentina è pronta ad accogliere Nicolas Valentini (LA SCHEDA), difensore centrale argentino in arrivo dal Boca Juniors a parametro zero. Il classe 2001 inizierà, con la fine del 2024 e l’avvio del 2025, la sua avventura in viola. Valentini firmerà un contratto fino a giugno 2029 da un milione a stagione. L’avvio sarà però un lungo periodo di adattamento al calcio italiano, con Nicolas che non gioca una partita ufficiale dall’aprile scorso, da quando, per volere del club argentino è stato escluso dalla prima squadra per non aver rinnovato il contratto. Una scelta che non è piaciuta al presidente Riquelme che non ha dato il placet neppure per una partenza anticipata in estate in cambio di un indennizzo di 2 milioni da parte della Fiorentina. Valentini si è così allenato in questi mesi senza però mai aver avuto il ritmo partita vero, quello che dovrà trovare in fretta per essere utile a stagione in corso. Una volta riattivato, il difensore porterà in dote la sua grinta e la sua leadership, quella che aveva stregato nel settore giovanile un mostro sacro del mondo Boca come Rolando Schiavi, tutto il pubblico gialloblù e anche De Rossi, durante il suo trascorso a Buenos Aires. Soprannominato “ el coco”, come il personaggio immaginario che in Argentina nasconde i bambini in un sacco — metafora calcistica per dire che con lui in marcatura un attaccante non può mai stare tranquillo — Valentini ha vissuto nell’anno di prestito all’Aldosivi nel 2021- 2022 e nella cavalcata che ha portato il Boca in finale di Libertardores con la Fluminense nel 2023 le sue stagioni migliori.