“Ho solo Sottil”: la campanella dall’allarme di Palladino. Non è la prima volta…

"A sinistra ho solo Beltrán, altrimenti devo adattare qualcun altro". Così aveva parlato Raffaele Palladino dopo la partita Vitoria Guimarães-Fiorentina. Un campanello d'allarme rafforzato dalle dichiarazioni successive alla sconfitta contro l'Udinese: "A noi però manca un giocatore di ruolo a sinistra, ho solo Sottil lì". Il messaggio è chiaro: la Fiorentina ha bisogno di un nuovo Edoardo Bove. Raffaele Palladino, valorizzando il giovane centrocampista romano, aveva trovato un equilibrio perfetto, che quella sera contro l'Inter fu sconvolto da una tragedia sfiorata. Ci sono tre giocatori di cui la Fiorentina non può fare a meno: David De Gea, Moise Kean e... Edoardo Bove, appunto. Perché Sottil, pur avendo disputato un'ottima stagione, non potrà mai offrire ciò che garantiva l'ex Roma. Lo stesso vale per Lucas Beltrán, penalizzato nel ruolo di esterno sinistro. Per comprendere appieno l'importanza di Bove per questa Fiorentina, si può confrontare la sua assenza con quella di un altro giocatore chiave: Albert Gudmundsson. Per qualità e valore, l'ex Genoa superava nettamente Edoardo Bove. Palladino è riuscito a costruire la Fiorentina delle otto vittorie consecutive senza il suo numero 10, grazie anche al lavoro svolto da Beltrán. L'argentino, nel ruolo di trequartista, può davvero brillare, tanto da non far sentire la mancanza dell'islandese. Tuttavia, non si può dire lo stesso per l'assenza di Bove, che ha lasciato un vuoto importante nelle rotazioni di Palladino. Nessuno in rosa, al momento, può sostituirlo adeguatamente, così come nessuno può replicare l'impatto di De Gea o Kean. La speranza è che il grido d'aiuto di Palladino venga ascoltato dalla società, già al lavoro per trovare un profilo adatto. Non è la prima volta che l'allenatore viola si rivolge alla dirigenza in momenti di difficoltà. Anche a inizio stagione, dopo i deludenti pareggi contro Parma e Venezia e un mercato al rallentatore, Palladino "alzò la voce" e venne prontamente accontentato. Ovviamente, le situazioni sono molto diverse, ma il messaggio resta lo stesso: serve intervenire. Ora la palla passa alla società.