Triestina calcio, spunta l’ipotesi Tesser
Per Daniele Delli Carri nuovo direttore sportivo della Triestina continua a mancare solo qualche dettaglio, ma ieri la tanto attesa firma non è ancora arrivata. Possibile che collegata all’ok finale ci sia anche la questione della panchina dell’Unione.
Non è un mistero che con l’incarico a Delli Carri, la posizione di Clotet sarebbe a forte rischio, ma per il nome dell’eventuale successore continuano a rincorrersi voci contraddittorie, fra le quali quella di un possibile ritorno di Tesser.
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Non solo ma il diesse in pectore (con l’avvallo di Menta) avrebbe già avuto un colloquio con il tecnico di Montebelluna ancora sotto contratto con la Triestina. L’ipotesi che Attilio, stimato dalla città e dai tifosi oltre che da Delli Carri, possa tornare da subito a guidare gli alabardati ha una sua fondatezza. Dipende dalla sua disponibilità e costituirebbe una svolta nella società che lo ha allontanato dieci mesi fa in maniera scomposta.
ULTIMA DEGLI ULTIMI
In ogni caso, se sarà confermato il ruolo di Delli Carri, la sua mission sarà di quelle da far tremare i polsi: cercare di portare alla salvezza, non solo attraverso una nuova guida tecnica ma anche con un robusto mercato di gennaio, una Triestina che al momento nel calcio professionistico italiano è l’ultima degli ultimi. La squadra alabardata non vince da 15 giornate e finora ha messo assieme una sola vittoria, 4 pareggi e ben 11 sconfitte. Tenendo conto dei punti conquistati sul campo, quindi 7 visto che l’Unione sta pagando anche un punto di penalizzazione, la Triestina è la squadra con meno punti di tutto il panorama professionistico italiano. Nel girone C ci sono due situazioni particolari: il Taranto ha solo 3 punti ma ne ha presi ben 10 di penalizzazione (ne ha fatti 13 sul campo). E poi c’è la Juve Next Gen che ha anch’essa 7 punti, ma in 15 partite. Altre situazioni critiche sono migliori di quella degli alabardati, come il Legnago a 9 punti nel girone B, oppure il Venezia a 8 punti in serie A, ma in sole 13 partite.
IL PEGGIORE FANALINO
Ma anche esaminando i campionati a cui ha preso parte la Triestina negli ultimi anni, tutti i fanalini di coda avevano una classifica migliore, a parte un’eccezione che, come vedremo, lascia un barlume di speranza. Lo scorso anno, a questo punto della stagione, ultimo era il Novara con 11 punti, mentre l’Alessandria che poi sarebbe andato alla deriva ne aveva 12. Un paio di anni fa era stata proprio la Triestina a occupare dopo 16 giornate l’ultimo posto, ma all’epoca aveva 11 punti. Andando a ritroso c’erano poi il Giana a 12, l’Arezzo a 8, il Fano a 10 e l’Albinoleffe a 12, finché si arriva al precedente promettente.
IL PRECEDENTE
Nel primo anno del ritorno della Triestina in C, stagione 2017/18, dopo sedici giornate il Fano aveva appena 7 punti, eppure alla fine si salvò senza nemmeno passare per i play-out: i marchigiani chiusero a 38 punti in 34 partite (nel girone c’erano 19 squadre ma poi il Modena fu escluso), mettendosi cinque squadre alle spalle. E giocando meno partite, ebbe ancora meno tempo dell’Unione per risalire la china. Eppure ce la fece.
AMMENDA DI 2MILA EURO Dal giudice
È arrivata intanto per la Triestina un’ammenda di 2mila euro: ai soliti contro le istituzioni dello stato, stavolta si sono aggiunti lanci di bottigliette in campo ma soprattutto l’episodio del tifoso della Curva Furlan che, dopo la rete del Renate, è entrato in campo e «arrivato nei pressi del dischetto di rigore, poneva in essere un gesto osceno (ha mostrato le terga, ndr)».