Modulo versatile e più spazio a Dybala. Ecco la medicina per guarire la Roma
Torna Claudio Ranieri , torna la difesa a quattro. Suo marchio di fabbrica, il modulo che in carriera lo ha reso grande. Quel-lo con cui ha vinto la Premier League con il Leicester nei 2016, ma anche quello utilizzato nella sua prima avventura &I fionu quando riuscì ad arrivare secon-do a due punti dall'Inter. A Cagliari , nella sua ultima avventura da tecnico, ha dimostrato anche di essere elastico e di andare incontro alla squadra modificando il suo credo e giocando a tre. Potrebbe farlo anche in giallorosso, solo se la squadra lo chiederà. Come è accaduto a Mourinho . Pure lui aveva cominciato con la linea a quattro, poi i calciatori gli hanno fatto intendere che sarebbero stati più sicuri giocare con tre centrali. E allora il portoghese li ha assecondati cambiando. Torna anche un allenatore psicologo, capace di restituire le motivazioni a calciatori che le hanno perse. (...) La soluzione più semplice nella Roma di oggi per giocare a quat-tro sarebbe il 4-3-1-2 spostando Mancini a destra, con Ndicka e Hummels centrali e Angelino a sinistra. Una difesa solida con tre centrali d'esperienza e, soprattutto, senza Celik troppo incostante per garantire una copertura adeguata. A centrocampo l'unico certo del posto sarà Koné , poi Cristante in seconda battuta per impostare il gioco. Il suo sostituto sarà Le Fee, il neo acquisto del ds Ghisolfi arrivato in estate, ma utilizzato con il conta-gocce sia da De Rossi sia da Juric, anche causa infortunio. Il terzo centrocampista potrebbe essere Pisilli , in ascesa e che con Ranieri potrebbe trovare l'opportunità per diventare un punto di riferimento nel reparto. Sulla trequarti, invece, si posizionerebbe Pellegrini che avrebbe l'opportunità di avvicinarsi così alla porta, ma anche di arretrare qualora ce ne fosse necessità. Davanti Dybala e Dovbyk, anche se l'argentino non potrà garantire la continuità che serve. (...) Da valutare se saranno presi in considerazione quei giocatori che da inizio anno non sono riusciti mai ad incidere nonostante le opportunità. Da Abdulhamid a Dahl sulle fasce, passando a Paredes a centrocampo e Zalewski e Shomurodov in attacco. Calciatori che rischiano di uscire dal progetto tecnico già a gennaio.
(Il Messaggero)