Notizie

Calcio Padova: il senso di appartenenza e la sfida di un giovane mister

0 1
Calcio Padova: il senso di appartenenza e la sfida di un giovane mister

Il Padova riparte con una nuova strategia, puntando su un tecnico giovane: ha 35 anni (come Nereo Rocco ai suoi esordi sulla panchina della Triestina...). Andreoletti ha stupito molti addetti ai lavori per il suo modo di intendere il calcio. Sarà interessante vederlo all’opera, partita dopo partita. La scorsa stagione, sebbene emozionante sotto molti aspetti, si è conclusa senza la desiderata promozione. Lo sport è questo: partecipano in molti ma solo uno vince. Arrivare secondi non è un disonore; anzi, è il segnale di un grande lavoro svolto, che può essere ulteriormente migliorato. Andreoletti lo sa. Ognuno di noi, in fondo a questo dispiacere, lo sa.

Il Calcio Padova è una società che ha scelto di mantenere i conti in ordine adottando una gestione sostenibile pur proponendo un calcio di alta classifica. E’ una scelta etica che va rispettata. Questa filosofia è stata incarnata dal direttore sportivo Mirabelli: non sempre quando si lavora si ottiene il risultato che ci si era prefissi, e questo succede a chiunque sappia cosa vuol dire lavorare. Mirabelli può e deve migliorare: nel confezionare la squadra, nella gestione delle relazioni, nella cura dei particolare. Tuttavia finora ha compiuto operazioni di mercato di alto livello, ottenendo le più alte plusvalenze della serie C. L'ultimo capolavoro è stata la cessione del giovane Leoni alla Sampdoria per 1 milione e mezzo di euro (più la rivendita con cui si arriverà a due). Leoni è un talento made in Padova che inorgoglisce il settore giovanile, la società che ha saputo valorizzarlo al meglio, e il giocatore stesso a cui è stata data l’opportunità di una grande carriera.

Ora, il Padova si affida a una guida tecnica giovane, un allenatore che rappresenta una grande sfida per la prossima stagione. La delusione dei tifosi per il secondo posto dello scorso campionato è comprensibile, ma questo è il momento di guardare avanti con fiducia. Il passato va lasciato alle spalle. E’ un peso inutile.

E poi non c’è nulla che possa toglierti di dosso il tuo marchio di fabbrica, il tuo senso di appartenenza. Se tu ami il Padova, lo segui. La protesta ci sta, ma l’abbandono no. Il senso di appartenenza lega la squadra, la società, i tifosi e la città: è ciò che permette di affrontare e superare anche i momenti più difficili. È una forza invisibile, ma potentissima, che alimenta la passione di tutti. Anche se lo stadio fa schifo, anche se agli ultras non va bene il direttore sportivo, anche se alla stampa non piace questo o quello. L’appartenenza supera tutto, questa maglia è la nostra. Da lunedì abbiamo Andreoletti. E se fosse lui il talento che il Padova stava aspettando? —

Comments

Комментарии для сайта Cackle
Загрузка...

More news:

Read on Sportsweek.org:

Altri sport

Sponsored