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Triestina Calcio, l'ad Stella: «Spesi 18 milioni per sostenere la squadra»

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Triestina Calcio, l'ad Stella: «Spesi 18 milioni per sostenere la squadra»

TRIESTE Considerata la situazione di partenza e le difficoltà incontrate sul percorso, la società si dà un “8” come voto alla stagione, ammette che qualcosa non ha funzionato nella gestione della squadra, ma è già a pronta a ripartire per vincere e portare l’Unione in alto. Questo il messaggio lanciato dall’amministratore delegato della Triestina Sebastiano Stella e dal direttore generale Alex Menta.

DEBITI «La situazione finanziaria che abbiamo trovato – ha spiegato Stella – era molto più complessa di quella prevista, il club era praticamente fallito con una trentina di decreti ingiuntivi. Alla fine è stato speso il doppio di quanto previsto, il debito pregresso e il trasferimento a Fontanafredda hanno inciso per il 50 per cento sul budget, che alla fine è stato di 18 milioni, una cifra astronomica per la C. Giocare 33 partite in trasferta ha influito poi sulla squadra, ma siamo stati eliminati agli ottavi solo per aver preso quattro pali: per me è una stagione da 8».

BUDGET Stella non svela il budget stanziato per la prossima stagione, ma assicura che sarà importante: «Sarà competitivo ma deve essere un mix calibrato su vari fattori: ci sono ancora pesi del passato e una rosa molto onerosa. Anche la scelta dell’allenatore sarà fatta in un’ottica pluristagionale. Ma non dobbiamo porci limiti».

BILANCIO Sul piano tecnico, invece, Alex Menta spiega che «è stata una stagione di alti e bassi. Da una situazione difficile abbiamo in velocità scelto un allenatore di un certo tipo e creato una rosa competitiva. Le vicende dello stadio non ci hanno aiutato e sono deluso per l’eliminazione, ma anche voglioso di ripartire».

SQUADRA Lo stesso dg riconosce però che non tutto è filato liscio nella gestione della squadra: «Mi prendo la responsabilità per quanto non ha funzionato. I giocatori di oggi hanno bisogno di precise regole da rispettare, e nei primi mesi questo non c’è stato. Poi chi non le ha seguite è stato punito. Perché bisogna fare parte davvero del gruppo, anche quando non si gioca per scelta tecnica, altrimenti vai via. Sarà mio compito pretendere di più: tutti sono sotto valutazione, vedremo chi merita di restare. La mentalità dev’essere quella di dare tutto con serietà, cuore e lavoro, non gente che si sente in vacanza con sigaretta e bibita».

ALLENATORE Intanto Menta annuncia l’identikit del nuovo tecnico (al momento Santoni sembra favorito su Donati): «La prossima settimana ci sarà il nome del nuovo allenatore. Voglio una squadra che giochi con qualità, voglio un calcio fatto di alta intensità, che sia uno spettacolo per i tifosi e votato a vincere. Il prossimo anno deve essere speciale».

TESSER Tornando invece sulla questione Tesser, Stella precisa: «Non l’abbiamo mandato via perché non volevamo andare in B, come ho sentito dire. La squadra era a terra, avevo visto dei conigli bagnati e crediamo di avere fatto un favore anche a Tesser, lo si è visto nelle partite successive che non me la sento di imputare a Bordin. È stata una decisione complicata, non presa a cuor leggero, ma c’erano motivazioni forti altrimenti era da pazzi mandar via un tecnico con anni di contratto e amato dai tifosi. Tifosi che hanno ovviamente diritto di dire la loro, ma spero che l’inerzia emotiva di questa scelta si esaurisca per guardare avanti senza più pessimismo». —

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