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ZEOLI: “Gioca chi sta bene, non possiamo gestire il risultato. Va conquistata sul campo la magia che si respira. Serve molta attenzione e umiltà”

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Vigilia di Catania-Atalanta U23. Parla in sala stampa l’allenatore rossazzurro Michele Zeoli in vista di un match decisivo ai fini del passaggio al turno successivo dei playoff:

“Affrontiamo una squadra che verrà qui a fare la sua partita. Partiranno in un certo modo, dobbiamo essere pronti a giocare con tanta umiltà, come abbiamo fatto all’andata. E’ ancora tutto in gioco. C’è un avversario organizzato e con delle qualità da affrontare. Non possiamo gestire il risultato, non ce l’abbiamo nelle corde, non dobbiamo pensare proprio al piccolo vantaggio acquisito. Loro verranno a fare la gara disputata a Caravaggio sfruttando il palleggio perché ce l’hanno nel DNA, possiedono dei principi, si conoscono da tempo, vantano una precisa identità tattica. Partiranno forte perché quello di sabato non è un match di attesa e sanno di dovere recuperare lo svantaggio iniziale. Sappiamo i loro punti di forza e anche eventuali punti deboli. Sarà importante il nostro atteggiamento, andando avanti con le nostre qualità limitando il più possibile i difetti, che ad esempio sono emersi nei primi 10’ del secondo tempo a Caravaggio, dove siamo andati dietro a degli eventi, queste cose sono un po’ ricorrenti. Sarà una partita aperta”.

“I 300 di Caravaggio? E’ stato importante l’apporto dei tifosi. Sapevamo anche di tanta gente e soprattutto bambini che ci seguivano nei maxi schermi in città, ho detto ai ragazzi che loro possono diventare degli idoli perché verrebbero ricordati a lungo. Abbiamo giocato anche per tanti catanesi e universitari che stavano fuori Catania. Per fortuna sono venuti a sostenerci. Siamo stanti contenti di avere regalato quella gioia anche con sofferenza, sotto la pioggia. Il tifoso del Catania è così appassionato, riesce a creare qualcosa di magico ma dobbiamo conquistare sul campo questa magia che si respira. Dobbiamo stare attenti a domani, farci trovare mentalmente pronti”.

“Attesi 20mila spettatori? Il ‘Massimino’ è una certezza che va avanti da inizio stagione. Sono contento per questo entusiasmo che, a prescindere dai risultati, c’è sempre stato. Se siamo bravi attraverso la prestazione a trascinare ancora di più i tifosi, meglio ancora. Il vantaggio del pubblico rispetto alle altre concorrenti in chiave playoff? Il pubblico è stato sempre l’uomo in più a Catania. Io mi fermo alla gara di domani, non a quello che può accadere dopo. Sono partite da affrontare in un certo modo. Giusto che ci sia euforia ma io devo far volare bassi tutti quelli che giocheranno”.

Sarà una gara da dentro o fuori, abbiamo delle alternative ma chi sta bene gioca, non tenendo conto della situazione legata ai diffidati. Chi gioca lo fa esclusivamente per merito. Tello? Ho sacrificato un po’ Cicerelli a livello di minutaggio. Tello viene da due mesi e mezzo che non sentiva l’aria della partita e prima non giocava tanto. Dunque ho aumentato il minutaggio di Cicerelli, effettuando la sostituzione a circa 25 minuti dal 90’, quando poi i ritmi si sono abbassati. Tello ha personalità, può ricoprire diversi ruoli, ha fatto bene anche se non mi è piaciuto quando ha corso il rischio di farsi espellere. Io rimarco sempre nello spogliatoio l’importanza di stare attenti quando ti trovi in situazioni particolari. Ci sono state le proteste della panchina avversaria, dunque ho spostato Tello nel lato opposto del campo e casualmente ha effettuato l’assist per il gol di Bouah. E’ libero di testa, a livello fisico però non può avere mai i 90’ nelle gambe”.

“Ho fatto fatica a guardare anche gli highlights delle altre partite dei playoff. Un mio amico di Giulianova diceva sempre che la presunzione va a cavallo e torna a piedi, questa frase me la porto sempre dietro. Io sento già parlare del dopo. Invece penso solo alla gara di domani. Mi aspetto lo stesso tipo di attenzione e umiltà avute all’andata, rispettando un avversario molto più avanti di noi a livello di idee tattiche, non perché noi non le conosciamo ma perché è un momento particolare della stagione ed è particolare come ci siamo arrivati”.

“Tornando al match di martedì scorso, ho sottolineato ai ragazzi il fatto che nel primo tempo forse meritavamo qualcosina in più e di essere più cattivi sotto porta, specialmente in partite del genere dove un episodio le cambia completamente. Mi aspetto molta, molta attenzione. Senza nulla togliere agli avversari, in quelle occasioni che abbiamo concesso è stato più demerito nostro, perdendo palla in uscita con Celli e con quel cross immediato. Piccoli campanelli d’allarme che bisogna evitare in gare di questo tipo”.

“Monaco stamattina ha fatto la rifinitura. E’ a disposizione. Ci sono tanti giocatori disponibili ma bisogna vedere la condizione di qualcuno. Domani è un tipo di partita dove in linea di massima possiamo ripetere le stese cose della gara d’andata, l’idea è quella. Vediamo se con gli stessi interpreti o altri. Sturaro sta proseguendo il percorso di recupero, viene in panchina con noi perché serve la sua esperienza, penso che prima di lui ci siano altri calciatori che possono dare una mano in campo. Domani sarà molto importante chi parte dalla panchina”.  

“Io non ho preclusioni per nessuno. Nella mia testa ho delle situazioni anche future ma devo guardare a domani, sfruttando le caratteristiche che il tipo d’impegno richiede. Se noi diamo riferimenti e teniamo palla nei piedi, loro vanno a nozze. A noi serve gente che attacchi gli spazi e la profondità. Abbiamo un giocatore che è in uno stato di grazia in questo momento, Cianci, il quale ha raggiunto anche una maturità a livello tattico. Ama giocare a fianco ad un compagno di squadra. Tante volte gli abiti vanno fatti su misura a chi sta meglio. Pietro sta bene adesso e lavoriamo su lui ma ci sono valide alternative. Chiricò ad esempio è stra-considerato dal sottoscritto, si sta allenando non bene ma benissimo. So che può essere importante. Per come immagino io la situazione, giocheranno tutti. Se giocheranno tutti significa che siamo andati avanti nei playoff”.

“Nel calcio di oggi quando entri a 30 minuti dalla fine si cambiano i campionati, le carriere. Se esce Cicerelli ed entra Tello non penso di mancare di rispetto a qualcuno. Davanti le rotazioni si possono fare, poi ci sono le strategie di gara, ci sono giocatori con determinate caratteristiche piuttosto che altre. Servono tutti. A Caravaggio con quegli spazi a disposizione poteva entrare anche Chiarella davanti, ma in quel momento ho pensato a Costantino per tenere palla e soprattutto sui piazzati perché ha più centimetri, poi è arrivato il gol di Bouah ma è anche questione di fortuna nelle scelte”.

“Sicuramente ci siamo tolti un grosso peso battendo il Benevento a fine campionato, poi ci siamo allenati con un po’ di serenità. Sono partite importanti, che non puoi sbagliare. Un pochino di responsabilità è aumentata e si è visto in campo, per me possiamo fare ancora meglio soprattutto con la palla, a volte si vede che ci portiamo un po’ di adrenalina e ansia nel giocare il pallone, si nota pure nella costruzione da dietro. Ci possono essere però anche delle situazioni che magari ti aiutano a livello tattico e le sfrutti, in ogni caso c’è consapevolezza da parte di tutti, vedo e sento che chiunque viene chiamato in causa darà il suo contributo”.

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