Simone Inzaghi, un sincero grazie!
Il 22 maggio 2022, la Milano Nerazzurra era affranta per quanto era appena sfuggito di mano. Lo scudetto perso nel testa a testa con il Milan aveva deluso e rattristito società, squadra e tifosi. Tra tutti c’era un uomo che, più di tutti, covava dentro di sè un desiderio di vendetta. Vendetta consumata 1 anno e 11 mesi esatti dopo. Quell’uomo era il condottiero nerazzurro, quell’uomo era Simone Inzaghi.
Grazie mister, annata fantastica
Di solito i ringraziamenti andrebbero fatti alla fine, ma, per una volta si può fare un’eccezione ad un qualcosa che rappresenta una regola, perchè riteniamo che la situazione lo meriti.
Questo nostro ringraziamento verso il mister parte da lontano. Si, se vogliamo, parte da circa due anni fa, da quel tardo pomeriggio domenicale in cui la squadra piangeva lacrime amare raccogliendo l’applauso della Nord e di un San Siro affranto. Sarebbe stato facile, in quel momento storico, mollare tutto e andare. Avrebbe potuto farlo la società, (con le sue valide ragioni), avrebbe potuto farlo il mister rammaricato per quanto accaduto. Invece no, Simone Inzaghi è rimasto al timone della nave cominciando a raccogliere qualche frutto.
Il ringraziamento al mister si protrae per tutto lo scorso anno quando, più che nello scudetto mancato e coloratosi d’azzurro, la crescita dell’Inter si è evidenziata negli altri trofei portati a casa, (Coppa Italia e Supercoppa come l’anno primo), nella supremazia cittadina, (serie del 2023 che racconta di 5 derby vinti su 5), e nella crescita europea fermatasi solo al cospetto del Manchester City e della sfortuna, ad Istanbul.
Ed infine, il ringraziamento al mister raggiunge il suo apice nella stagione capolavoro che ancora non si è conclusa, ma che già ha portato, in dote, la tanto desiderata seconda stella, nel più dolce dei modi che un tifoso nerazzurro potesse sperare. Inter ufficialmente Campione D’Italia il 22 aprile 2024 dopo il 2-1 nel derby che fa salire a 6 stracittadine, vinte, la serie ancora aperta.
Il futuro sarà ancora insieme e ci sarà tempo e modo per delinearlo. Per ora un sincero grazie mister!
Il rinnovo s’ha da fare
La forma di ringraziamento più sincera che la società Inter potesse fare al suo allenatore è il rinnovo di contratto che gratificherà, per il lavoro fatto, il tecnico di San Nicolò.
Il contratto attuale del mister è in scadenza al 30 giugno 2025. Questa condizione non è la migliore, per cominciare una nuova stagione, (che sarebbe stata l’ultima), né per il tecnico e nemmeno per la società stessa. Questa è la ragione principale per cui il rinnovo di Inzaghi è presente nelle tre priorità da chiudere al più presto, (insieme a quelli di Barella e Lautaro). Insieme a tutte queste circostanze aggiungeteci che Simone inizierà la stagione da allenatore Campione D’Italia in carica e il tutto assume un valore prettamente simbolico e, appunto, di ringraziamento verso il mister piacentino.
Quali dovrebbero essere le nuove condizioni? Una premessa prima d’affrontare questo tema è doverosa. Ogni discorso prettamente economico è consecutivo alla chiusura della vicenda societaria relativa al nuovo fondo che dovrebbe sostituire Oaktree, (Pimco il prescelto?).
La scadenza dovrebbe prorogarsi di due anni, (2027), più l’eventualità di un opzione per un altro anno insieme. Se dovesse rispettare tutto il contratto, il tecnico arriverebbe a 6 anni tinti di nerazzurro, laddove i suoi predecessori mai erano giunti. E le cifre? Ovviamente, soprattutto su questo aspetto c’è da andare con i piedi di piombo fino al momento dell’ufficialità. Ciò che traspare dalle segrete stanze è che si dovrebbe partire da una base di 6 milioni con l’aggiunta di bonus che farebbero lievitare la cifra. Non ci resta che aspettare per la formalità del ringraziamento più bello che un tecnico possa ricevere.
Dove può migliorare Inzaghi?
Partiamo da un presupposto. Nessuno è perfetto. Precisato ciò possiamo provare ad evidenziare quelli che sono gli aspetti che Inzaghi potrebbe migliorare per fare un ulteriore upgrade in termini di capacità e risultati.
Il primo aspetto è, a nostro avviso, una valorizzazione ancora maggiore della rosa a disposizione. Con il campionato vinto, a 5 giornate dalla fine, i tifosi si aspettano di vedere, (come sta avvenendo), in campo i giocatori meno utilizzati. Ecco perchè, ad esempio, non dare maggiore minutaggio a Tajon Buchanan, magari come esterno destro, ruolo a lui più congeniale, (invece che relegarlo alla solita mezz’oretta scarsa a sinistra)?
Il secondo aspetto è legato al discorso del modulo. Inzaghi, come tanti suoi colleghi, ha dimostrato di essere fissato con il modulo tattico, (3-5-2), seppur con una libertà di movimento che ha fatto le fortune dell’Inter, caratterizzandone il bel gioco. Ecco, l’utilizzo di uno o più moduli alternativi, che magari prevedono l’uso del trequartista, potrebbe garantire l upgrade che valorizzerebbe maggiormente la rosa nerazzurra, in campo italiano e, soprattutto, europeo.
Inzaghi ha dimostrato di essere un maniaco del lavoro e questa sua capacità si è ampiamente vista, sia in questa stagione, sia, in parte, in quelle passate. Il più grande miglioramento che l’allenatore nerazzurro può fare è continuare a migliorare per continuare a ricevere quei ringraziamenti che fanno sempre piacere.
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