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Calcio Cavarzano. Faoro ds al posto di Cassol. Come mister Parteli in pole

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Salvo da poco più di un giorno, tuttavia già al lavoro per programmare il terzo anno consecutivo di Eccellenza.

Mentre squadra e staff si godono con pieno merito il rilassamento dopo lo strepitoso playout vinto con un doppio 4-0 contro il Cadoneghe, la società dimostra di ambire ad attrezzarsi in fretta per un anno il più tranquillo possibile. Di certo il Cavarzano si è tolto il pensiero di questa coda del campionato quasi con eccessiva facilità, in aperta contraddizione con le complicanze vissute nei mesi prima. Una sorta di premio del destino, guadagnato attraverso la preparazione maniacale ai 180’ più significativi della storia giallorossa.

Di tempo da perdere comunque non ce ne è e infatti già da ieri è ufficiale la separazione consensuale con il direttore sportivo Carlo Cassol.

A tal proposito, il vicepresidente Roberto Di Tommaso non ha alcun problema a confermare l’imminente accordo con Alberto Faoro, proveniente dal Fiori Barp.

Non capita tutti i giorni di poter vivere in modo così sereno i playout.

«Tutto è andato nella giusta direzione, sia all’andata sia al ritorno. Di facile non c’è mai nulla, però ci siamo presentati nel modo migliore possibile al doppio appuntamento».

Il cambio di guida tecnica a febbraio sembrava guardare già agli spareggi.

«Confermo. Retrocedere in modo diretto era complicato, così come salvarsi il 21 aprile richiedeva una serie di combinazioni complesse da incastrare. Alla luce della concreta possibilità di dover mantenere l’Eccellenza tramite due partite aggiuntive, ragionavamo sul farci trovare pronti. Nel frattempo, comunque, abbiamo disputato ottime partite in campionato, soccombendo solo un paio di volte».

Puntare su mister Da Rold affiancato da Tibolla e Rubinetto sembrava la mossa della disperazione.

«Intanto desidero menzionare anche Alessandro Ferro, avendo contribuito a costruire il gruppo. Senza voler sembrare presuntuoso, era necessario far ritrovare fiducia e tranquillità ai giocatori. Parlando con loro tre, mi hanno riempito la testa di idee, suggerimenti e proposte interessanti. Si sono dimostrati all’altezza del compito, portando leggerezza in spogliatoio ma anche miglioramenti tecnici e tattici. D’altronde una scossa emotiva non può durare in eterno, se non supportata da ciò che accade dentro il rettangolo verde».

I giocatori si sono fidati.

«Ho capito che la squadra fosse unita e allineata con staff e società quando, prima della partita contro il Giorgione post cambio guida tecnica, una volta entrati in campo c’è stato un abbraccio collettivo».

Gli insegnamenti, di questi campionati?

«In realtà parliamo di due anni diversi. Ecco, forse il rammarico è non aver avuto l’abilità un anno fa di consolidare la precedente esperienza. Abbiamo di conseguenza parecchio lavoro da svolgere come società, ma una cosa è certa: in Eccellenza possiamo dire la nostra».

Il primo cambiamento riguarda la direzione sportiva.

«Non è più un mistero l’arrivo di Alberto Faoro, al posto di Carlo Cassol a cui rivolgiamo enormi ringraziamenti: siamo cresciuti reciprocamente, dandoci tanto. Ora puntavamo a un’altra tipologia di competenze e con il nuovo ds lavoreremo fin da subito».

CHI SARA’ IL MISTER?

L’allenatore, in primis. Poi prenderanno il via i colloqui con i giocatori, al fine di capire chi ha intenzione di restare e chi magari può avere dei dubbi, se non addirittura desiderio di cambiare maglia. Nel frattempo, la società ragionerà assieme alla Dolomiti Bellunesi anche per la questione campo casalingo.
PARTELI IN POLE, MA…
L’arrivo di Alberto Faoro alla direzione sportiva apre un canale preferenziale per il ritorno in panchina un anno dopo di Massimiliano Parteli. A oggi sembra proprio il nome più gettonato, non fosse altro perché i due assieme hanno costruito un rapporto solidissimo ai tempi del miracolo Union Ripa. Al termine della stagione 2014-2015 le strade si erano separate sportivamente, non a livello umano.
Probabile ci siano state delle chiacchierate, tuttavia Parteli ha ancora un doppio impegno a cui tiene molto: i playout salvezza degli Juniores Regionali con il Limana. Allena la formazione gialloblù da dicembre, dopo l’invito del presidente Ulisse Trezzi con cui ha condiviso il doppio anno dove l’attuale Cavarzano era unito proprio al Limana. Questo sabato e il prossimo affronterà il Cappella Fregona, dunque impossibile ci sia qualcosa di concreto prima.
Anche perché la società desidera parlare assieme a mister Christian Da Rold, ritenuto a ragione tra i protagonisti principali della salvezza. Sembrerebbe l’unico nome alternativo a quello di Parteli e non può che essere un notevole attestato di fiducia per il giovane tecnico.
DOVE GIOCARE?
Dopo l’avvio di stagione a Camp de Nogher e l’intero campionato precedente a Sedico, spesso quest’anno il Cavarzano ha scelto come impianto casalingo il “Polisportivo” di Belluno. I lavori al via a breve (ma dovevano essere già cominciati…) costringeranno però all’inutilizzo dello stadio e di conseguenza andrà individuata l’alternativa. Magari proprio Sedico.
«Siamo affezionati al campo di Cavarzano, però non è adatto all’Eccellenza», spiega Di Tommaso. «Credo nei prossimi giorni ci siederemo attorno a un tavolo con la Dolomiti Bellunesi e valuteremo la soluzione».

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