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Giovedì santo: la tradizione napoletana dello struscio

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Giovedì santo: la tradizione napoletana dello struscio, nel post a cura di Napoli Fans

Pasqua a Napoli è una festa molto sentita e porta con sé una serie di tradizioni, sia culinarie che religiose. Queste si avvicendano anno dopo anno, e hanno inizio il mercoledì della settimana santa, con l’inizio dei preparativi della festa. Una tradizione molto sentita a Napoli è quella dello “struscio”, che si tiene il giovedì santo e che tiene impegnate migliaia di persone, alla quale è seguita da una cena a base di una buona zuppa di cozze.

In italiano lo struscio non è altro che la passeggiata dei Sepolcri. A Napoli questa tradizione si traduce nel far visita a sette chiese e recitare una preghiera in ognuna di queste. In antichità, le sette chiese visitate si trovavano tutte lungo via Toledo, in una sorta di percorso guidato. Oggi, ogni napoletano può scegliere le chiese che più gli piacciono, in un percorso che diviene quindi personalizzato in base alla sua preferenza personale.

Altra tradizione legata allo struscio è il giorno di ‘ngegno, ossia la tradizione del napoletano di indossare, in questa giornata così sentita, un abito nuovo e sfarzoso, possibilmente in raso o seta. E il termine struscio deriva proprio dal rumore dello strofinio dei vestiti nuovi in strada.

Infine, a completamento della giornata, tutti a mangiare una bella zuppa di cozze in una delle trattorie che offrono questo genere di menù oppure, per chi ama cucinare, prepararla a casa propria, magari invitando amici e famigliari.

Pasqua è anche questo: compagnia e condivisione dei piatti tipici della tradizione.

L'articolo Giovedì santo: la tradizione napoletana dello struscio proviene da Napoli Fans.

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