WARM UP | PEnsieri della vigilia
La gara di domenica scorsa con il Sassuolo non ha fatto superare quella verifica che era attesa dopo il successo di Napoli. E cosi, come successo anche dopo l’esaltante vittoria a Firenze, l’Empoli non è riuscito a dare subito continuità ad una vittoria di grande prestigio. Ovviamente parliamo sostanzialmente di continuità di risultato. A livello prestazionale, senza aver fatto una gara trascendentale, l’Empoli ha fatto vedere delle discrete cose e, soprattutto, ha dimostrato di essere vivo fino in coda alla partita. Si è pagata a carissimo prezzo quella colossale ingenuità che ha permesso al Sassuolo di avere una punizione dal limite a favore, fosse finita in parità (ed il risultato ci sarebbe stato) avremmo vissuto una settimana diversa, con sensazioni diverse. Per l’Empoli però, nel famoso mese della verità, c’è adesso una nuova occasione per poter ridare un colpo di spalla importante alla classifica, ma anche al pensiero collettivo su una squadra che ancora non si è ben capito cosa e quanto possa fare. La partita di Genova porta in dote quelle caratteristiche che per certi versi si erano inquadrate anche nel Sassuolo, una gara indubbiamente non facile ma ampiamente nelle corde di una squadra che ha la consolidata ambizione di restare in serie A.
Uno degli scogli più importanti da superare domani a Marassi, sarà sicuramente quello ambientale. Sappiamo quanto quel tifo, in quello stadio, sia spesso un arma in più per la squadra di casa. Certo questo non è bastante, ma se dovessero emergere certe fragilità mentali che si son viste nel corso dalla stagione, la montagna da scalare si potrebbe fare ancora più irta e difficile. Lo ha detto subito anche il tecnico Andreazzoli (che in quell’ambiente ha lavorato e ben conosce), servirà una prova di carattere importante. E l’aspetto caratteriale è uno di quelli che ancora non ha trovato piena solidità, non permettendo quella continuità che andiamo ormai ricercando da tanto. Servirà un Empoli con gli attributi, un Empoli che sappia alienarsi dal clima che la gradita nord cercherà di creare, andandosi a focalizzare sulle proprie attitudini e cercando di sfruttare le non poche debolezze che la squadra genoana ha mostrato. Squadra corta che spesso va in difficoltà se attaccata negli spazi, e li si dovrà andare a far male sfruttando a pieno gli esterni. Una gara dalla quale sarà davvero importante tornare a casa con dei punti, sapendo poi che – anche se si deve ragionare gara per gara – con il Lecce è obbligatorio capitalizzare il tutto.
Non ci si attendono particolari variazioni nell’undici di partenza, come abbiamo già avuto modo di dire, in questo suo nuovo mandato Andreazzoli ha inquadrato una formazione base abbastanza collaudata con poche variazioni ma con degli inserimenti sistematici a partita in corso. La grande abbondanza è a centrocampo, ed è li che il tecnico di Massa potrebbe operare alcuni cambi, con un Marin che da due gare non vede il campo ma anche con un Kovalenko che sta crescendo esponenzialmente. In difesa l’unica variazione al tema, vista l’assenza prolungata di Pezzella, può essere unicamente un Ebuehi ad alternarsi con Bereszynski. Davanti invece non ci si attendono movimenti, e per l’assenza di Baldanzi e per il fatto che le alternative al momento non viaggiano con gli stessi giri dei vari Cancellieri, Cambiaghi e Caputo. E’ ancora presto, ma tra un mese con la riapertura del mercato si dovranno fare serie valutazioni su quelle che dovranno essere le alternative la davanti, più marcatamente nel ruolo di prima punta. Le aspettative sono alte e da domani ci si attende una prova corale importante, non basterà però raccontare ancora una volta di una prestazione soddisfacente se a questa non corrisponderà un risultato che porti punti.
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