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Bargiggia: “Meret? Non c’è ancora chiarezza circa la durata del prossimo contratto”

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A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Paolo Bargiggia, giornalista esperto di calciomercato. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Pensieri sulle nazionali europee? “Inutile commentare il becerume del web. Esaltarsi per un successo con l’Inghilterra e forse conquistare il primo posto del girone di Nations League sono una consolazione magra. È inutile godere delle situazioni negative altrui, è un atteggiamento quasi misero, considerando la mancata qualificazione ai Mondiali degli Azzurri. Se Mancini tornerà ad essere coraggioso e a guardare avanti, potrebbe anche dare la possibilità ai giovani talenti di giocare. I tifosi sono delusi per il mancato rinnovamento della squadra. Riguardo Gnonto ho raccolto un’unanimità di commenti negativi circa il ragazzo. Al di là del percorso in questa competizione europea, continua a non piacere questa Nazionale, veicola sempre sospetti, oltre che un senso di precarietà”. Non si stanno ponendo le basi per un futuro differente? “Dal punto di vista strutturale si continua a vedere la Nazionale come uno strumento di potere tra la Lega e la Federcalcio. La vicenda Immobile è solo la punta dell’iceberg di questo rapporto, poiché i club italiani hanno potere sulla Nazionale. Non ho mai visto così tante defezioni. Riguardo l’attaccante della Lazio c’è stato un compromesso tra l’Italia e la squadra romana. Dal punto di vista delle convocazioni, manca in Mancini, invece, il furore di rinnovamento, fondamentale, invece, per la scorsa vittoria dell’Europeo. Questa è una Nazionale troppo debole per la mancanza di un progetto solido in Italia. Si tratta di un sistema non estremamente efficiente, non a livello di una nazionale”. Il Napoli ha ingaggiato un calciatore come Raspadori, protagonista con l’Inghilterra: potrebbe essere ceduto in futuro ad un prezzo superiore a Kvara? “Jack è un giovane 2000 italiano. Kvara, tuttavia, avrà una valutazione superiore sul mercato rispetto al giocatore italiano. Quest’ultimo farebbe più fatica ad essere venduto ad un club di un campionato come la Premier, adeguato, invece, per Khvicha”. Similitudini tra Serie A e Premier League? “In entrambi i campionati si sborsano tanti soldi inutili in diverse operazioni di mercato. Si investe tanto, ma non sempre bene. In entrambe le leghe, inoltre, ci sono numerosi stranieri. La Premier, tuttavia, è almeno tre spanne sopra la Serie A per l’intensità delle partite. Poi in Inghilterra possono permettersi di versare tanto denaro per ingaggiare le future stelle del calcio. In Italia, invece, è stato effettuato quasi sempre un passo più lungo della gamba…”. Il Napoli vuole rinnovare il contratto di Meret… “Non c’è ancora chiarezza circa la durata del prossimo contratto, i segnali che arrivano, tuttavia, procedono lungo questa direzione. L’agente Pastorello ha aperto al rinnovo del suo assistito con il Napoli, la strada è ormai spianata. Alex è un ragazzo sensibile, un’ulteriore pressione è derivata anche dalla decisione di non rinnovare il contratto in estate. Avrebbe dovuto firmare il prolungamento precedentemente, sarebbe stato sicuramente più tranquillo”. Lo United pare si sia fiondato su Kim… “Nel contratto del coreano c’è una clausola di 45 milioni, attiva nel 2023. Il Napoli non si lascerebbe trovare impreparato e sta già monitorando alcuni eventuali sostituti di Kim. Al di là della clausola, in casa azzurra filtra ottimismo per la permanenza in Italia almeno per un altro anno. Si tratta di un giocatore con tanto appeal, anche se non risulta esserci stato un reale interesse degli inglesi. Se un club dovesse pagare la clausola l’anno prossimo, sarebbe ugualmente una grande plusvalenza per la società azzurra”. Presunti movimenti dei club italiani per sostituire alcuni infortunati? “Non ci sono situazioni in entrata attualmente, ma la tematica degli infortuni è annosa. La FIFA ha creato un calendario assurdo, si rischia così di rompere il giocattolo costituito da calciatori”. Utilità della Conference League? “Si tratta di un discorso legato sempre ai diritti TV. Il recupero tra un match e l’altro è fondamentale per i giocatori, ma è un discorso ormai consuetudinario. I club, tuttavia, si lamentano con le nazionali e il calendario fitto, eppure girano il mondo con tournée. Il Napoli, invece, ha seguoto una preparazione ideale in estate, senza spostarsi dall’Italia e viaggiare tanto”. Il calcio italiano non aveva più bisogno di Marco Rossi, attuale ct dell’Ungheria? “Il tecnico ha fatto capire che il sistema calcio italiano è molto corrotto, non ha intenzione di tornare in patria. È un paese non meritocratico, ma basato sulla corruzione. La Federazione dovrebbe monitorare alcune situazioni le quali si verificano nelle categorie minori”. In casa Juve esonerare Allegri potrebbe rivelarsi complicato… “È difficile per i calcoli societari. Max ha tre anni di contratto con il club. Agnelli è l’unico responsabile del ritorno del tecnico, in passato non ha accettato la riproposizione di Conte. Se Allegri non dovesse riuscire a mettere in piedi la barca e spazzare via le criticità del suo rapporto con i calciatori, allora tutto tornerebbe in gioco. Sarebbe ingaggiato un traghettore per terminare la stagione e virare su Conte in vista della prossima. La squadra ha una crisi di rigetto verso Max. È stato proposto anche De Zerbi, ma quest’ultimo non ha accettato la causa bianconera. Si parlava anche di Tuchel, ma sarebbe una scelta improponibile. Impossibile, invece, Zidane, anche per un presunto accordo che avrebbe raggiunto con la Nazionale francese. È una situazione in evoluzione. Il problema della Juve è legato anche al mancato rinnovo di alcuni calciatori rappresentativi, è una brutta gatta da pelare”. È consentito ai tifosi del Napoli sognare lo scudetto? “Napoli e Milan sono favorite per lo scudetto, gli azzurri sono cresciuti tanto. Resta il terzo incomodo Atalanta, la quale presenta delle differenze rispetto agli anni passati”. Per quanto riguarda l’Inter, è stato eccessivo da parte della società puntare su Inzaghi? “La sensazione è che Simone abbia beneficiato dell’operato di Conte lo scorso anno. Più ci si allontana da quel progetto, più la squadra tende a sgonfiarsi. L’Inter è una squadra vecchia, costituita da alcuni calciatori in scadenza. Non è in corsa per lo scudetto, anche se Lukaku potrebbe offrire un apporto rilevante al tecnico italiano”.

 

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