Aria di big-match per la Triestina calcio Gomez prende la mira: «Contro il Padova ho già fatto centro»

Guido Gomez può quasi essere definito come la bestia nera del Padova. In carriera, l’attaccante ha infatti segnato ai biancoscudati in tutte e tre le partite che ha giocato con la squadra di casa ospitando i veneti, due volte al Rocco con la maglia della Triestina (il secondo gol è quello famigerato dello scorso anno con il sospetto tocco di mano) e una con quella del Renate al “Città di Meda”.

La speranza dei tifosi alabardati è naturalmente quella che possa ripetersi anche domenica al Rocco.

Gomez, che sensazione si prova a riprendere dopo una lunghissima sosta e ad affrontare subito in sequenza Padova e Südtirol?

C’è sicuramente una voglia matta di ritornare a giocare, e con partite di questo livello la voglia raddoppia. Ora per noi è importante partire subito bene in casa, poi ci sarà un tour de force che è un po’ una follia con troppe partite in pochi giorni, un periodo nel quale anche i tanti viaggi peseranno molto. Ma la Triestina è pronta per affrontarle, ha ricaricato le pile e ha una rosa importante.

Peccato per la sosta arrivata proprio quando aveva ripreso il feeling con il gol.

Vero, il 2021 era finito bene per la squadra e anche personalmente, visto che nelle ultime partite avevo ritrovato la rete. Spero di tornare subito ad andare in gol anche domenica.

Al Padova del resto è abituato a segnare: come mai?

In genere quando si affrontano squadre che lottano per i primi posti, vengono fuori partite un po’ diverse dal solito: si gioca con più qualità, si battaglia meno e si gioca di più a calcio, rispetto a quando incontri squadre che si devono salvare e si chiudono dietro.

Vuole dire ancora qualcosa dopo le polemiche del gol dello scorso anno?

No, l’anno scorso è andata così e non voglio aggiungere niente, non è il caso. Avevo letto cose l’anno scorso e poi ho deciso di non leggere più. A parlare sarà il campo. Preferisco parlare invece del gol che feci al Padova la stagione precedente.

Come mai?

Perché fu il secondo gol che segnai con la maglia della Triestina e ricordo una curva pienissima, un’emozione che mi rimarrà dentro per sempre. So che ora non è colpa della gente ma della situazione generale, ma spero davvero di ritrovare presto quell’entusiasmo allo stadio perché i tifosi danno davvero una grande spinta.

Che tipo di squadra è il Padova?

Ha tantissima qualità, singoli di livello altissimo, ma penso che li abbiamo anche noi e sarà una partita aperta. Dovremo partire subito forte e far capire che noi giochiamo in casa.

Sorpreso di trovare in classifica i veneti di Pavanel dietro al Südtirol?

Sinceramente no, il Südtirol ha costruito un ciclo importante, sta puntando tanto sulla conferma di quasi la stessa rosa e questo è fondamentale nel calcio. Giocando sempre assieme il feeling aumenta, c’è continuità, senza dimenticare che hanno giocatori molto validi e sono stati capaci di prendere finora appena 5 gol che è una cosa incredibile.

Questa Triestina invece dove può arrivare?

Un paio di posizioni si possono scalare, ma l’importante sarà pensare partita dopo partita. Nonostante i tanti infortuni, abbiamo concluso l’anno in maniera quasi perfetta. Ora con i recuperati abbiamo una rosa pronta per affrontare tutte queste gare.