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Dieci anni dalla fusione fra la Ac Monfalcone e Fincantieri Calcio: le promozioni in D, le ripartenze e i record

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Dieci anni dalla fusione fra la Ac Monfalcone e Fincantieri Calcio: le promozioni in D, le ripartenze e i record

Dieci anni di Ufm. Dieci anni sono passati da quando la Figc ha ufficializzato la fusione tra Ac Monfalcone e Fincantieri Calcio: era il 16 luglio 2011. E quando si parla di fusione, il pensiero va dritto a Lucio Germani, l’allora presidente dell’Ac Monfalcone che più di ogni altro ha creduto e voluto che le due maggiori realtà calcistiche della città unissero le proprie forze per diventare l’unica bandiera di Monfalcone.

Con Andrea Brugnolo presidente e Germani vice, l’Ufm iniziò la sua avventura dall’Eccellenza (dove la stagione precedente militava la Fincantieri, mentre l’Ac Monfalcone era scivolata in Promozione). Il primo fu un anno di assestamento e la squadra si limitò al quarto posto. Ma la stagione successiva segnò la svolta: sotto la guida del tecnico Zoratti, la squadra vinse il campionato e venne promossa in serie D. Mai il Cosulich era stato così gremito e l’entusiasmo di tifosi, giocatori e dirigenti fu incontenibile.

La permanenza in D, però, durò soltanto un anno in quanto la squadra venne retrocessa dopo la partita dei play out persa al Boito con il Mezzocorona. Responso amaro e tanta delusione perché c’erano tutti i presupposti per salvarsi.

La società non si perse d’animo e la stagione 2014-15 segnò l’arrivo di Denis Godeas, giunto direttamente dalla Triestina e autore quell’anno di ben 27 reti. Vittoria in Eccellenza e di nuovo serie D. Il nuovo campionato iniziò in sordina, a ottobre il tecnico Zoratti venne sostituito da Zanuttig ma la stagione non decollò. Seppur a fatica, la squadra riuscì a raggiungere la salvezza, ma le risorse spese negli ultimi anni fecero capitolare la società, che non trovò fondi economici per sostenere un altro anno in serie D e fu costretta a rinunciare alla categoria e ripartire dalla Terza. Questo è stato forse il periodo più buio della storia dell’Ufm, che di colpo perse tutti i tesserati e dovette ricominciare da zero.

Allo stesso tempo, però, ebbe inizio una nuova vita per la società, che proprio dopo quella caduta cominciò a costruire le basi del nuovo spirito Ufm. La società ripartì con un gruppo giovane e nostrano, che abbracciò il senso di sacrificio e di appartenenza alla squadra. Un campionato impeccabile, nessuna sconfitta e fu subito promozione. Nella stagione successiva, e siamo alla 2017-18, l’Ufm si aggiudicò il record di miglior difesa d'Italia con 1700 minuti di reti inviolate e, con tre giornate d'anticipo, vinse il campionato e venne promossa in Prima categoria.

A luglio si interruppe la breve parentesi della presidenza di Gabriele Montanari e al suo posto fu eletto Rodolfo Lugli. La prima categoria portò un iniziale nono posto e da qui la storia dell’Ufm viene messa in standby: la pandemia non ha permesso alla società di compiere la scalata sperata per puntare all’Eccellenza in tempo per festeggiare il centenario di fondazione (del Monfalcone calcio) che ricorrerà nel 2022. Ma non tutto è perduto: si parla ancora di ripescaggi e l’Ufm, sempre ai primi posti in classifica nelle ultime due stagioni, potrebbe avere delle buone chance.

Ma questo è un capitolo ancora da scrivere.

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