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Manzano piange "Riccardo", negoziante e collaboratore della Manzanese

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Manzano piange

MANZANO. Si è spento mercoledì 3 marzo, in ospedale a Udine, il 76enne Alessandro Seffino, conosciuto da tutti come “Riccardo” e molto noto a Manzano e nei comuni limitrofi per la sua attività nel negozio di alimentari in centro. La notizia è stata un fulmine a ciel sereno per la famiglia, gli amici e la comunità, che ha visto in lui per decenni una figura di riferimento per i propri acquisti. Fin dalla fine degli anni Novanta, infatti, aveva preso in mano le redini dell’alimentari di famiglia “Da Gin”, in via Sottomonte, aperto dai suoi genitori all’inizio del Novecento e rimasto in attività fino al 2006.

Seffino si trovava al Santa Maria della Misericordia per sottoporsi a un’importante operazione chirurgica cardiovascolare, ma non è riuscito a superare la notte.

«È stato una persona eccezionale – lo ricorda con emozione la figlia Simonetta –, un padre e un marito dedito alla famiglia e al lavoro, che ha vissuto una vita di grandi sacrifici».

Tra le mura del piccolo supermercato, che aveva assunto l’insegna della Despar dagli anni Ottanta, aveva continuato a servire i clienti provenienti da tutto il comune e anche da fuori, fino a superare il traguardo dei cento anni dell’attività. Tutti, peraltro, lo chiamavano “Riccardo”, soprannome con cui è cresciuto fin da ragazzo.

«Siamo sconcertati per la sua scomparsa – prosegue la figlia –, l’operazione era andata bene e, di punto in bianco, ha avuto un infarto e non abbiamo ancora saputo le motivazioni».

A questi dubbi dovranno rispondere gli accertamenti previsti nei prossimi giorni. Per questo non è stata ancora resa nota la data dei funerali. Nel frattempo, in tantissimi lo ricordano con affetto, non solo per il suo passato dietro al bancone, ma anche per l’amore per lo sport. In pensione da tempo, aveva sempre dato una mano alla parrocchia e alle squadre di calcio, in primis la Manzanese. Proprio quest’ultima lo aveva premiato nel 2013 per il suo impegno.

Attivo tra i chioschi e nell’organizzazione degli eventi, Seffino accompagnava anche i ragazzini agli allenamenti e alle partite, non mancando mai di scherzare con loro e di correre in aiuto quando ce n’era bisogno.

Oltre che con la società del paese, aveva collaborato anche a San Vito al Torre e in altre realtà, portando con sé quella verve che lo ha sempre contraddistinto. Lascia la moglie Alida, con cui viveva da 55 anni, e tre figli.

«Siamo molto fortunati per ciò che ci ha lasciato», conclude la figlia Simonetta.


 

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