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Udine è la “piccola patria” dove far crescere i talenti e con Franco Causio arriva anche la Juventus

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Udine è la “piccola patria” dove far crescere i talenti e con Franco Causio arriva anche la Juventus

il progetto



L’attesa per la ripresa dei campionati giovanili si profila ancora lunga, ma per chi i giovani punta a farli crescere impartendo buone basi non serve aspettare il ritorno alle partite. L’esempio in questo caso arriva dall’Ancona Udine, fresca di collaborazione nientemeno che con la Juventus, grazie alla prestigiosa firma di Franco Causio apposta in calce sul progetto della nuova academy della società udinese presieduta da Vincenzo Pisacane e targata, per l’appunto, CF7.

È una scuola calcio, anzi è la scuola calcio della Juventus a Udine, là dove finora Inter e Udinese si erano insediate fidelizzando rispettivamente il Donatello, anch’esso griffato dalla firma autorevole di Totò Di Natale e Simone Ronco e l’Udine United Rizzi Cormor. Come noto, si tratta di due società giovanili di livello che da anni seminano, e pure raccolgono, ma è logico che con lo “sbarco” della Juve la geografia del calcio giovanile cittadino è destinata a cambiare, perché adesso Udine è davvero diventata una “piccola patria” calcistica in cui la competitività può fare solo bene alle giovani leve, aumentandone la proposta formativa. E per capirlo è bastato assistere agli allenamenti rigorosamente condotti in forma individuale, come da norma federale vigente causa Covid, guidati dai tecnici della Juventus in visita sui campi dell’Ancona, in via Friuli, nell’ambito della stretta collaborazione che presuppone l’acquisizione e, quindi, l’uso della metodologia di lavoro dettata dalla società bianconera in tutte le scuole calcio a lei affiliate. A dettarla è Rudy Londi, l’head coach dell’intero progetto academy della Juventus giunto in visita assieme al responsabile scouting Italia della Juve Mattia Notari e Corrado Ferracuti, responsabile scouting Juventus academy.

Il tutto, sotto l’occhio vigile del “Barone” Franco Causio, lanciatosi con entusiasmo nel progetto, a braccetto con il patron Pisacane e con il vicepresidente Massimo Scherzo. «Lo scopo è offrire ottime basi educative nello stile Juventus – ha detto il Barone –. Abbiamo già alcuni ragazzi che andranno a Torino per i provini, ma è solo l’inizio. Il bello deve ancora arrivare». —

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