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Langveld su Mattia Agostinacchio: “Il ciclocross rafforza le qualità su strada, vogliamo portarlo a vincere”

Per un futuro roseo nelle classiche del Nord l’Italia spera sicuramente nella crescita di Mattia Agostinacchio. Appena diciottenne, il corridore nato ad Aosta è tra i talenti più puri del ciclismo tricolore, pronto già ad un clamoroso esordio tra i professionisti che arriverà la prossima stagione con la maglia della EF Education – EasyPost.

La compagine statunitense in questo periodo invernale sta facendo gareggiare l’azzurro nell’altra disciplina nella quale si disimpegna alla grande, il ciclocross. A commentare la situazione a In de Leiderstrui è stato il direttore sportivo Sebastian Langeveld: “Vogliamo farlo diventare un ciclista su strada in grado di lottare per le vittorie. C’è ancora molto da fare. L’idea per questa stagione di ciclocross, e per le prossime stagioni, è quella di sfruttarla al meglio come base per la stagione su strada. A mio avviso, se affrontato con serietà, il ciclocross rafforza le qualità su strada“.

E sul ciclocross: “Questo è il nostro primo anno di supporto a Mattia. Per soddisfare i requisiti abbiamo creato una piccola squadra di ciclocross, con Filippo, il fratello maggiore di Mattia, e la lussemburghese Nina Berton nella categoria femminile. In prospettiva, dovremo valutare se espandere questa iniziativa per ottenere un valore aggiunto“.

Aggiunge: “Il ciclocross è infatti un vivaio di talenti. Non voglio assolutamente fare paragoni con Van Der Poel, ma penso che il ciclocross e le classiche stiano bene insieme. Il ciclocross e il ciclismo su strada sono una combinazione fantastica. Basta guardare Del Grosso, Nys, Stybar o Boom”.

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