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Pogacar, Evenepoel e pure Vingegaard: l’Europeo di ciclismo non era mai stato così importante | Percorso, favoriti e italiani

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Dal Ruanda alla Francia. Da Kigali all’Ardèche. Dalla prima volta africana al ritorno nel Vecchio Continente. Il tutto nel segno di Tadej Pogacar, Jonas Vingegaard e Remco Evenepoel. È l’Europeo di ciclismo 2025, in programma sulle strade francese con l’appuntamento clou domenica 5 ottobre. Una decima edizione Elite attesissima, per una vera e propria sfida tra stelle come non si era mai vista. Tutti alla caccia della maglia stellata con le diverse sfumature di blu su sfondo bianco. La presenza dei tre grandi del ciclismo odierno in una corsa giovane come l’Europeo rappresenta un grande salto in avanti per la competizione, in particolare in termini di prestigio. Ad attrarre i tre è stato senza dubbio il percorso duro e affascinante per scalatori; oltre alla prospettiva di conquistare un trofeo mai vinto, succedendo così a Tim Merlier nell’albo d’oro.

Il percorso dell’Europeo di ciclismo 2025

La partenza sarà da Privas, l’arrivo a Guilherand-Granges. In totale: 202,5 chilometri e 3.401 metri di dislivello. Subito dopo il via ecco la prima salita, la Col du Moulin à Vent (4 chilometri al 5,1%). A seguire, il primo circuito da percorrere tre volte, dove saranno protagoniste la Côte de Saint-Romain-de-Lerps (7 chilometri al 7,2% di pendenza media, con punte anche oltre il 10%) e la Côte de Val d’Enfer (1,6 chilometri al 9,7%). L’altro circuito di giornata, anche questo da fare tre volte, vedrà ancora la Côte de Val d’Enfer insieme allo strappo di Montée de Costebelle.

I favoriti

Il grande favorito, manco a dirlo, è Pogacar. E non potrebbe essere altrimenti dopo lo show andato in scena in Ruanda. Lo sloveno, fresco di conferma mondiale, vuole allargare la propria supremazia anche all’Europeo, per centrare una doppietta dal sapore storico. Per chiudere in bellezza un’altra stagione da dominatore delle due ruote. Insomma, Pogacar vuole tutte le maglie del ciclismo. Non si è voluto accontentare di detenere già quella iridata e quella gialla del Tour de France. Per molti sarà un’esito quasi scontato. L’unico che sembra in grado di evitare un finale già scritto è Vingegaard.

Il danese, grande assente al Mondiale, è tornato ad altissimi livelli. Lo ha detto il secondo posto al Tour de France. Lo ha detto la vittoria alla Vuelta de Espana. È il solo con la gamba giusta per arginare Pogacar quando la strada comincia a salire. Attorno a lui poi c’è grande curiosità. Vingegaard infatti non è solito correre gare di un giorno, in cui la gestione è molto diversa rispetto a una competizione a tappe. Nelle Classiche Monumento la sua ultima apparizione è stata a Il Lombardia 2022, mentre l’ultimo Mondiale è stato addirittura quello da U.23 nel 2018. La possibilità di regalare alla Danimarca il primo titolo continentale è una motivazione in più, che si aggiunge a quella più importante: mettersi alle spalle Pogacar.

Chi arriva in Francia con la speranza di riscattare una delusione è Evenepoel. Il belga ha cominciato il Mondiale in Ruanda in maniera esaltante vincendo la cronometro (con tanto di sorpasso su Pogacar) ma lo ha concluso a testa bassa, pieno di amarezza, dimesso. E questo nonostante sia arrivata alla fine una medaglia d’argento. L’Europeo è così l’opportunità di cancellare la frustrazione iridata, prendendosi una grande rivincita sullo sloveno e anche su Vingegaard. Intanto ha già messo in tasca un altro oro a cronometro, ma mettersi dietro i rivali di sempre nella gara in linea sarebbe un ottimo modo di chiudere una stagione complicata e piena di alti e bassi, lanciando allo stesso tempo un messaggio in vista del 2026.

Gli italiani

Tra gli azzurri la grande novità è l’assenza di Giulio Ciccone. Dopo le fatiche del Mondiale, il corridore di Chieti non sarà al via sulle strade francese. Così come non ci sarà Giulio Pellizzari, out anche in Ruanda. La buona notizia riguarda invece il ritorno di Filippo Ganna, già medaglia d’argento nella cronometro alle spalle di Evenepoel. Insieme a lui, la squadra azzurra sarà composta anche da Giovanni Aleotti, Marco Frigo, Gianmarco Garofoli, Lorenzo Milesi, Diego Ulissi, Christian Scaroni e Alberto Bettiol.

La storia

L’Europeo, come già detto, è una manifestazione giovane. La prima edizione si è svolta nel 1995, ma non erano protagonisti i grandi del ciclismo. Fino al 2004 infatti gareggiava solamente la categoria Under-23. Nel 2005 entrano a far parte del programma le gare per la categoria Junior (età inferiore ai 19 anni) e solo nel 2016 arriva la categoria Elite. Primo campione: Peter Sagan per la Slovacchia. Nel 2017 è la volta del norvegese Alexander Kristoff, prima di un poker azzurro di grande spessore. Dal 2018 al 2021 domina l’Italia. Prima Matteo Trentin, poi Elia Viviani, poi Giacomo Nizzolo e infine Sonny Colbrelli. Nel 2022 è la volta dell’Olanda con Fabio Jakobsen, nel 2023 del francese Christophe Laporte e infine del Belgio con Tim Merlier.

Dove vedere in tv l’Europeo di ciclismo 2025

Domenica 5 ottobre 2025 la prova in linea maschile Elite dell’Europeo di ciclismo comincia alle ore 11.45. La diretta tv in chiaro è su Rai Sport HD (canale 58 del digitale terrestre), ma è disponibile anche su Eurosport, quindi per gli abbonati a Discovery+, Dazn, TimVision e Prime Video Channels. La diretta è disponibile anche gratis in streaming su RaiPlay.

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