San Colombano, il paese che ama il grande ciclismo
SAN COLOMBANO BELMONTE. Un piccolo puntino sulla mappa del Canavese, San Colombano Belmonte, poco più di 300 anime e un concentrato di grande passione per il ciclismo. Lunedì 25 agosto il paese si prepara a vivere un momento storico: il passaggio della Vuelta a España. E tutto il tifo sarà per quello che è considerato il suo figlio adottivo più amato, Egan Bernal, il colombiano vincitore di un Tour de France e di un Giro d'Italia cresciuto (ciclisticamente parlando) proprio pedalando su quelle strade.
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ORGOGLIO CANAVESANO
Il sindaco Diego Galletto non riesce a trattenere l'emozione. Il coinvolgimento è palpabile nelle parole del primo cittadino Galletto, che non nasconde il suo orgoglio. «È la prima volta che un evento di tale risonanza internazionale attraversa il nostro paese – afferma –. Questa visibilità, garantita da una copertura televisiva mondiale, rappresenta una straordinaria vetrina per far conoscere il nostro territorio e tutto ciò che facciamo per valorizzarlo». La terza tappa della Vuelta a España parte da San Maurizio Canavese, lascia la pianura e si sposta verso nord, arriva a Cuorgnè e passa per la frazione Buasca. A questo punto gli organizzatori della Vuelta avrebbero voluto tirare dritto sulla provinciale, direzione Prascorsano. Ma proprio non si poteva.
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QUELLA PICCOLA DEVIAZIONE
Olmes Moro, vice sindaco del paese, apre la trattativa con gli emissari di Javier Guillèn il direttore generale della corsa: a Prascorsano si va, ma si passa per San Colombano. La strada che offre un panorama spettacolare, il paese che sembra un paese svizzero tanto è curato, i murali di Bernal, l'entusiasmo della gente e, leggenda narra, forse qualche bicchiere condiviso con gli organizzatori. Non si sa, esattamente, quale sia stata la scintilla, ma sta di fatto che tutta la situazione concorre a prendere la decisione finale: al chilometro 82,4 della terza tappa si gira a destra e si va quindi tutti a San Colombano Belmonte. Chapeau! Si porta a casa un passaggio della seconda corsa più importante del panorama ciclistico internazionale. «La storia di Egan Bernal, il suo percorso di successo che è in parte partito da qui – aggiunge il sindaco Galletto – ci ha spinto a credere che fosse fondamentale che la Vuelta passasse proprio nel paese che lo ha accolto». Ma la passione di San Colombano per il ciclismo non si ferma all'affetto per il corridore colombiano.
NON SOLO PASSIONE
Vladimir Chiuminatto è uno che di ciclismo se ne intende. Direttore sportivo dell’associazione sportiva Madonna di Campagna di Torino, società che nel corso degli anni ha sfornato numerosi campioni, è uno dei 370 abitanti, nonché presidente onorario dell’Egan Bernal fan club. «Per San Colombano è un evento che entrerà nella storia del nostro piccolo paese che non ha mai ospitato grandi manifestazioni sportive – dice Chiuminatto – noi dell’Egan Bernal fan club ci troviamo ogni martedì sera nella sede del club e prepariamo gli striscioni. Faremo una piccola coreografia e stiamo cercando di coinvolgere tutti gli abitanti affinché addobbino le case e partecipino a questa grande festa. La risposta è buona perché molti ci chiedono consigli su come contribuire. Cercheremo di fare delle cose che possano rimanere anche dopo il passaggio della corsa spagnola perché un evento così importante deve rimanere nel cuore dei sancolombanesi e di tutti coloro che sceglieranno di arrivare fin qui per assistere al passaggio della gara. Lo faremo con una grande passione perché le cose fatte con passione sono sempre quelle più belle». Infatti.
È QUI LA FESTA?
Così, la festa inizierà la sera di domenica 24 agosto con gli Amici delle lumache, associazione neonata in paese con l’obiettivo di unire spirito di convivialità e tradizione, che promuoveranno nell’area dell’impianto sportivo una pizza sotto le stelle, dove per partecipare è necessaria la prenotazione. Per garantire la riuscita dell'evento, l'amministrazione comunale si sta adoperando con grande impegno. E ci si prepara a partecipare tutti insieme a questa grande festa, di passione e di sport.
OLTRE VENTI VOLONTARI
«Al momento del passaggio della corsa dobbiamo garantire la chiusura delle strade che vanno ad intersecarsi con la provinciale per circa un’ora – conclude il primo cittadino Galletto – e coinvolgeremo più di venti volontari. È per noi un grande sforzo ma che siamo felici di fare». L’obiettivo è chiaro: trasformare questa giornata in una festa indimenticabile, un tributo al ciclismo e ai suoi eroi, un modo per dimostrare che anche in un piccolo paese l'amore per lo sport può essere grande e potente. E chissà, magari Egan Bernal a Cuorgnè potrebbe staccarsi per un attimo dal gruppo, fermarsi a San Colombano e salutare i suoi amici, rendendo la festa ancora più speciale.