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Tour de France, lo stile della mobilità leggera

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Dopo tre anni all’estero torna in Francia la partenza del Tour de France. L’edizione 112 della principale competizione ciclistica, parte sabato 5 luglio da Lille e non si tratta di una prima volta, il capoluogo dell’Hauts-de-France ha infatti ha già ospitato il via della gara già altre volte, nel 1960 e nl 1994.  Un percorso in 21 tappe, per oltre 3300 chilometri tra salite, cronoscalate e fughe, che arriverà il 27 luglio a Parigi con la tradizionale sfilata dei corridori sugli Champs-Elysées. Chi si aggiudicherà la maglia gialla? La sfida sarà tutta tra Tadej Pogačar, che ha già vinto tre volte il Tour e Jonas Vingegaard naturalmente. Ma il tour non è solo competizione è anche lifestyle da quando la mobilità leggera è diventata una vera alternativa all’automobile.

I dati europei, pubblicati nel report Cycling Industries Europe 2024, mettono in luce un mercato da oltre 30 milioni di biciclette vendute all’anno, con le e-bike che costituiscono già il 25% del mercato. Nel dettaglio, l’Italia, secondo i dati di Confindustria ANCMA -Associazione Ciclo Motociclo Accessori, nel 2024 sono stati venduti oltre 1,7 milioni di pezzi per un fatturato di 2,6 miliardi di euro.

E se la bici tradizionale mantiene la leadership con 1,08 milioni di pezzi, la pedalata assistita raggiunge il 20% della composizione del venduto nel nostro paese. Non solo, nel nostro paese, con oltre 90mila chilometri di strade percorribili, si stima che il 40% della popolazione utilizzi le due ruote per spostarsi. Un tema che ha attirato l’attenzione anche all’ultima edizione di Pitti Uomo a Firenze dal tema Pitti Bikes, «Pensando all’attenzione che Pitti Immagine rivolge alla contemporaneità in ogni suo aspetto, la bicicletta ci è apparsa una sintesi ideale per il tema dei nostri saloni estivi», ha spiegato Agostino Poletto, direttore generale Pitti Immagine, Nel quotidiano che si fa sempre più lifestyle, questo mezzo riveste un ruolo innovativo, ben oltre l’alternanza fra sport e mobilità. Un’andatura che cerca armonia, un tandem che aspira ad accordare anche gli opposti. Sostenibile, personalizzata, multiforme, diversa, traccia nuove prospettive».

Percorsi creativi, dunque, che uniscono funzionalità è design e basti pensare a Paul Smith. Il designer britannico è un grande appassionato di due ruote tanto da aver firmato un esclusivo modello Dogma di Pinarello e pubblicato uno scrapbook a tema. Massimo Giorgetti, direttore creativo di MSGM ha invece dedicato al mondo bike l’ultima collezione uomo presentata a Milano per l’estate 2026. Tra i must non poteva mancare un’interpretazione originale del maillot jaune.

Per la cronaca la maglia gialla ufficiale è made in Italy ed è prodotta da Santoni. Anche la stilista Anya Hindmarch ha fatto squadra con il team di Brompton per realizzare una bicicletta pieghevole griffata mentre all’ultima edizione della design week, Alessandro Enriquez ha collaborato con il marchio storico milanese di biciclette Silvestrini.

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