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Giro d'Italia, la festa a Ca' del Poggio: "Il ciclismo tornerà anche nel 2025"

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Giro d'Italia, la festa a Ca' del Poggio: "Il ciclismo tornerà anche nel 2025"

«Eroica». Il ristoratore Alberto Stocco, padrone di casa a Ca' del Poggio, trova un aggettivo non banale per raccontare la festa sul Muro di San Pietro di Feletto, quando ormai manca poco al passaggio dei "girini" e i tifosi devono ricorrere agli ombrelli per ripararsi.

Il pensiero va ai 10mila appassionati che il Giro ha portato anche quest'anno, malgrado il maltempo. E, soprattutto, a una vigilia a dir poco tormentata: il temporale abbattutosi nella notte fra il 24 e 25 maggio aveva messo ko l'allestimento già preparato la sera prima della tappa.

A partire dai gazebo: irrecuperabili, distrutti. Ma tutto è stato risistemato in tempi record. «Il temporale ha provocato gravi danni, ma non ci ha fermato», commenta Stocco, «anzi, ci ha dato nuovi stimoli»

Per il settimo passaggio a Ca' del Poggio nella storia rosa, c'è anche il presidente regionale Luca Zaia, che guarda già alla prossima edizione: «Non c’è Giro senza Veneto, non c’è Veneto senza Giro. A luglio ci ritroveremo con il direttore Mauro Vegni per pianificare il prossimo: abbiamo già alcune idee».

Mancando una partenza o un arrivo trevigiani nell'edizione 2024, Zaia ha scelto lo scollinamento sul Muro gemellato con il Grammont per salutare il ritorno della corsa più amata nella Marca, in attesa di trasferirsi a Bassano, secondo traguardo veneto dopo Padova. «Parlare di ritorno è riduttivo, posso garantire che l'anno prossimo avremo sorprese», aggiunge il presidente del Veneto, «abbiamo già pensato a qualche territorio da valorizzare, considerando che il Giro è visto nel mondo da 750 milioni di persone e garantisce migliaia di ore di diretta. Un'occasione per dare risalto alle eccellenze culturali, ai prodotti tipici, alle nostre imprese».

Ca' del Poggio è un'arena a cielo aperto: riunisce tifosi illustri e non. All'indomani del trionfo a Sappada, i fari sono tutti per il Fans Club "Vendramix". S'è "preso" un prato a metà Muro per garantirsi la migliore visuale possibile. E, soprattutto, festeggiare l'idolo Vendrame. Che, per ripagare tifosi e amici, deciderà di scattare sulle rampe di Ca' del Poggio, piazzandosi terzo sul primo gpm della tappa del doppio Grappa.

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