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Pagelle Giro d’Italia 2024: Tiberi non ha paura, Pozzovivo onora il ciclismo, Zana sorride a metà

Pagelle Giro d’Italia 2024: Tiberi non ha paura, Pozzovivo onora il ciclismo, Zana sorride a metà

PAGELLE GIRO D’ITALIA 2024

Decima tappa, martedì 14 maggio

Valentin Paret-Peintre, 9: il giovane scalatore conferma di avere delle buone qualità. Sferra l’attacco decisivo nel tratto più duro dell’ascesa conclusiva, stacca Bardet, riprende e passa a doppia velocità Tratnik, poi trionfa a braccia alzate. Prima del Giro d’Italia era giunto quarto al Tour of the Alps, alle spalle di Antonio Tiberi. Non è un fenomeno, ma può ancora crescere e togliersi delle soddisfazioni.

Romain Bardet, 7: guadagna ben sette posizioni in classifica generale. Tra i fuggitivi era il corridore con migliori credenziali. Il fatto che sia stato battuto da un giovane connazionale la dice lunga su una condizione di forma non ideale.

Jan Tratnik, 7,5: tatticamente furbissimo lo sloveno. Ha simulato di essere interessato allo sprint dell’Intergiro, in realtà si trattava di un attacco vero e proprio che ha sorpreso i battistrada. Ha sognato a lungo il colpaccio, poi è andato in difficoltà dove le pendenze diventavano più severe.

Andrea Bagioli, 6,5: finalmente si fa vedere! Segnali di ripresa dopo un’inizio di stagione che definire anonimo è poco. Il quarto posto odierno sarà un punto di ripartenza?

Filippo Zana, 6: riesce ad entrare in fuga e, grazie ai minuti guadagnati, torna in top10. Siamo però sicuri che l’obiettivo sia la classifica generale e non fosse invece il successo di tappa? Propendiamo per la seconda ipotesi. In salita, come peraltro già dimostrato nelle tappe precedenti, non è parso così brillante.

Domenico Pozzovivo, 8: quest’uomo di 41 anni ha un cuore immenso e davvero onora il ciclismo con la sua presenza. Ci prova come un ragazzino, si butta nella fuga confidando nel colpaccio, guadagna minuti preziosi e resta 15° in classifica.

Antonio Tiberi, 7,5: non ha paura di osare ed attaccare, non va al risparmio. E fa bene! Questo è l’approccio giusto, si diventa campioni sono con l’ambizione. Vede Uijtdebroeks al gancio e lo attacca, guadagnando 9″ sul belga nella lotta per la maglia bianca. È vero che ha perso 4″ dai concorrenti per il podio, perché probabilmente quello scatto lo ha pagato. Anche questa è esperienza, e puoi costruirla solo sulla strada.

Ben O’Connor e Daniel Martinez, 7: l’australiano ed il colombiano stanno benissimo. Sembrano non fare fatica in salita e poi denotano brillantezza allo sprint. Non sarà facile per Geraint Thomas contenerli nella corsa al secondo e terzo posto.

Tadej Pogacar, 6,5: tatticamente non ha sbagliato nulla, lasciando andare via una fuga con avversari fuori classifica e non spremendo la squadra. Rimane a guardare sull’ascesa finale: probabile che attenda il fine settimana per tornare ad aprire il gas.

Damiano Caruso, 8: è una fortuna per Antonio Tiberi avere a disposizione un tale gregario di lusso! Dopo la sfortunata caduta della scorsa settimana, sembra in crescita di condizione. Si getta in fuga, dopodiché, fermato dalla squadra, si mette al servizio del giovane capitano ed imprime un ritmo forsennato nel gruppo maglia rosa. Potrebbe anche giocarsi una tappa nella terza settimana, ma è probabile che gli obblighi di squadra non glielo consentano.

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