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‘Maurizio racconta…’: settimana da 8 per l’Italia. Sussulti importanti dal ciclismo su strada

ITALIA: UNA SETTIMANA DA 8 IN PAGELLA

Alzi la mano chi non avrebbe messo la firma se ci avessero detto che a metà Campionati del mondo di sci alpino saremmo secondi stati nel medagliere parziale con ben due ori? Con appena quattro ori conquistati nelle ultime 12 edizioni, ora nella prima settimana dell’evento ne abbiamo la metà di quella cifra. Straordinarie Marta Bassino e Fede Brignone, e per loro non è finita qui… Sofia Goggia è stata la delusione della nostra rassegna iridata, ma si rifarà da campionessa quale è. Nel biathlon per ora siamo a un argento nei Mondiali, ma qui la sfortuna si è accanita contro Lisa Vittozzi, speriamo possa recuperare per la seconda settimana. Bene l’impatto con il grande evento per l’esordiente Hannah Auchentaller, su Giacomel invece mi esprimerò a fine evento. Nel ciclismo su pista, un quarto posto nel medagliere finale degli Europei che ci hanno fatto ammirare un Simone Consonni in forma straripante e che considero ormai indispensabile per Parigi 2024 in tre specialità (inseguimento, Omnium e Madison). Bene anche gli inseguitori, mentre hanno un po’ deluso le donne, spesso fuori forma come Balsamo, Barbieri e Guazzini, o altre che non hanno partecipato all’evento come Chiara Consonni per motivi di squadra di club. Ricordiamo che l’attività su strada sta appena cominciando e le nostre non si dedicano esclusivamente al tondino, come ad esempio le britanniche. Proprio nel ciclismo su strada possiamo gioire con le vittorie di Moschetti in Almeria e di Longo Borghini nell’ UAE Tour, ma soprattutto con Gaia Realini: questo straordinario talento di 21 anni, alla sua prima stagione nel World Tour femminile, mi ricorda molto Fabiana Luperini. La vedremo spesso quando la strada si impennerà. Nella scherma arrivano una caterva di podi (tranne nella sciabola femminile), anche se tre finali perse sono un po’ troppe e non vorrei che ritornasse il “braccino” come accadeva nelle stagioni precedenti. Bene nel tennis con le vittorie ATP di Jannik Sinner (non vinceva da Luglio 2022 a Umago) e del Challenger Tenerife con Matteo Gigante. Nella boxe abbiamo assistito alla rivincita del mondiale con Mouhiidine che ha stroncato il cubano La Cruz Peralta nel Trofeo Internazionale Mohammed VI, prenotando così il metallo più pregiato a Parigi 2024. Degna di menzione anche la giovane Chaarabi nei 52 Kg, mentre non ha convinto Irma Testa. Podi anche nello speed skating (splendida la vittoria di Ghiotto nei 5000 di World Cup e l’oro mondiale juniores di Serena Pergher nei 500 metri), nello short track e nello slittino, mentre nell’atletica i progressi dei nostri atleti fanno ben sperare per i prossimi Europei Indoor di Istanbul. In ottica Milano Cortina 2026, da registrare i netti miglioramenti per entrambe le nazionali di hockey hhiaccio. Male il rugby, forse l’unica controprestazione della settimana –oltre alla Goggia-, soprattutto dopo l’ottima impressione destata contro la Francia. Troppo timido il nostro gioco per pretendere di espugnare il fortino di Twickenham. Infine, da segnalare lo storico podio di Leonardo Fioravanti nel surf: miglior risultato di sempre per un italiano in una prova di World Surf League (WSL), la Billabong Pro Pipeline delle Hawaii (la “Wimbledon” di questa disciplina).

L’INCORAGGIANTE AVVIO DEL CICLISMO SU STRADA

Lo straordinario inizio di 2023 per il ciclismo su strada azzurro (sia maschile che femminile) fa ben sperare per il prosieguo della stagione. All’improvviso abbiamo trovato atleti forti sia per le volate (Consonni, Milan, Moschetti), che per le brevi corse a tappe (Ganna, Ciccone) o per le tappe “mosse” (Formolo, Bettiol, Covi). Ci manca ancora il corridore per le corse a tappe di tre settimane (forse Tiberi?), ma anche questo arriverà. Diciamolo chiaramente: il fenomeno “precoce” alla Evenepoel o alla Pogacar da noi non è possibile, per un motivo piuttosto strutturale del nostro ciclismo sin dalle categorie juniores che spiegherò nelle prossime settimane. Di sicuro, i nostri talenti hanno bisogno solo di sentire una parola attorno a loro: fiducia. Non è un caso se la vittoria di ieri del 26enne Moschetti coincida con il primo successo internazionale per la Q36.5, la neonata squadra professional che ha Vincenzo Nibali come super-consulente tecnico. Al femminile la situazione è ancora più rosea dal mio punto di vista. Siamo la nazione di riferimento su tutti i tipi di tracciati e l’abbondanza di nomi come Marta Cavalli, Elisa Longo Borghini, Silvia Persico, Vittoria Guazzini, Elisa Balsamo, Chiara Consonni, Soraya Paladin, Arianna Fidanza e Gaia Realini non ce l’ha nessuna nazione, neanche l’Olanda. Avanti così.

LE PUNTATE PRECEDENTI DI ‘MAURIZIO RACCONTA’

Maurizio Contino

Foto: Lapresse

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