Avventura e passione sportiva sono stati i protagonisti della sesta edizione dei Beat Yesterday Awards, i premi istituiti da Garmin Italia per celebrare chi ha fatto dello sport la propria sfida quotidiana, superando i propri limiti e raggiungendo grandi obiettivi. Una serata che ha coinvolto un bel parterre di fuoriclasse in veste di ospiti come Michele Cannoni del Team Luna Rossa, l’alpinista Hervé Barmasse, il Campione di ciclismo Alessandro Ballan, il motociclista italiano Alessandro Botturi e persino la iena Matteo Viviani.

Nell’anno della ripartenza, i protagonisti di queste cinque storie - scelte tra oltre 700 candidature ricevute in soli tre mesi - hanno voluto mettersi alla prova in diverse avventure, dal trail running al ciclismo, dalla nautica al motociclismo, passando per l’outdoor: persone comuni che hanno saputo raggiungere con determinazione e passione un piccolo-grande obiettivo raccogliendo una sfida personale “superandosi” in un progetto che rappresenta proprio lo spirito del premio.

«Senza ombra di dubbio il 2021 è stato un anno molto impegnativo. Dopo mesi in cui il mondo ha dovuto fermarsi, è poi ripartito con ancora più energia e tanta voglia di lasciarsi alle spalle le difficoltà. Ed è stato così anche per i protagonisti dei nostri Garmin Beat Yesterday Awards 2021 – ha dichiarato Stefano Viganò, amministratore delegato di Garmin Italia – Cinque mondi, cinque storie, cinque personalità e cinque obiettivi, con le relative paure e complessità. Tutte accomunate da una sola cosa: la passione e la voglia di farcela».

Ecco tutti i vincitori del Beat Yesterday Awards 2021

Marco Martinez: in barca lungo il fiume Arno verso la Turchia

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Per il mondo del mare Michele Cannoni del Team Luna Rossa ha premiato con il Garmin Beat Yesterday Awards 2021 l’impresa del giovane velista Martinez: ha mollato gli ormeggi quest’estate dal fiume Arno e si è diretto a sud, proseguendo poi verso oriente e raggiungendo la Turchia. Un viaggio straordinario, che lo ha portato a capire quanto i confini geografici, così come li immaginiamo noi, siano dei limiti nel creare una solida comunità internazionale di marinai, che condivide linguaggi, passioni e tradizioni. «Durante il viaggio ho potuto mettere alla prova me stesso e le mie qualità di comandante principiante (ho 25 anni), ma la cosa che mi ha dato più soddisfazione è stata vedere la felicità spensierata negli occhi del mio equipaggio, inesperto ma appassionato. Una felicità che solo il mare, quello vero, può regalare». 

Enrica Gouthier: un sogno lungo i 170 km dell’Ultra Trail du Mont Blanc

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L'alpinista valdostano Hervé Barmasse ha premiato Enrica, che ha completato l’UTMB (Ultra Trail du Mont Blanc: 170 km per 10000 metri di dislivello positivo) dopo essersi preparata per cinque lunghi anni. Giovane mamma di una ragazzina di 11 anni, ha dovuto lavorare sodo nella vita, non solo dal punto di vista sportivo. La corsa è stata spesso la fuga dai brutti pensieri, oltre che un modo per trovare un riscatto. E questa impresa è stata la sua rivincita. «Ho sognato questa gara per cinque anni. Mi sono preparata e ho lavorato sodo; ho risparmiato, mi sono svegliata per più di un anno all’alba per allenarmi. Pensavo di esserlo, ma non ero pronta a tutto quello che ho vissuto alla UTMB. Non ero pronta alla gente, all'entusiasmo, alla follia, alla crisi... non ero pronta a nulla. Eppure, pare che io ce l’abbia fatta… e che l'abbia finita!». 

Wolfango Poggi: sui pedali per raccogliere fondi per la fondazione Novak Djokovic

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Norma Gimondi, figlia del ciclista Gimondi, e Alessandro Ballan, campione del mondo in linea nel 2008 a Varese, hanno premiato l’impresa ciclistica di Wolfango Poggi. Da Firenze a Belgrado in otto giorni in sella alla propria bicicletta: così è riuscito a raccogliere una somma di oltre 10.000 euro che sono stati devoluti alla fondazione Novak Djokovic per l’ampliamento di un asilo in un villaggio della Serbia. A motivarlo, come lui stesso afferma, è stato l’obiettivo di fare qualcosa di concreto per realizzare il sogno di tanti bambini, e il desiderio di dedicare la propria impresa a un Paese che lui definisce «la sua seconda casa» e che lo ha accolto per diversi anni. «Sapere che concretamente stavo facendo qualcosa per realizzare il sogno di tanti bambini mi ha motivato, e mi ha dato lo stimolo e le energie necessarie per superare i momenti di difficoltà. Il loro sorriso e gli abbracci che mi hanno regalato all'arrivo sono stati la ricompensa più grande che potessi ricevere». 

Domitilla Quadrelli: neomamma allo Swank Rally di Sardegna

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Il motociclista italiano Alessandro Botturi ha premiato la storia di Domitilla, che in qualche modo dimostra ancora una volta come una donna possa avere sempre una risorsa da cui attingere per raggiungere il proprio obiettivo. Conclusa una carriera da modella, scopre il mondo «impolverato» delle due ruote. Una passione che cresce giorno dopo giorno, anche quando dentro di lei sta davvero crescendo qualcosa. Sì, perché Domitilla al sesto mese di gravidanza decide di iscriversi a una delle gare più dure e allo stesso tempo emozionanti sul panorama del motociclismo off-road: lo Swank Rally di Sardegna. Un vero e proprio salto nel buio, che però l’ha vista al via in sella alla sua moto a soli due mesi dal parto. Con lei per tutta la durata dell’evento, e all’arrivo, il suo compagno e il suo primogenito, in prima linea a supportare Domitilla in questa grande avventura. «Per me Beat Yesterday significa superare i propri limiti, condividere la propria passione e coinvolgere gli altri in modo positivo. Per questo motivo ho organizzato un bootcamp di motociclismo dedicato solo alle donne: vorrei abbattere i limiti che spesso noi donne ci auto-imponiamo, aiutarle a scoprire nuove passioni e spronarle a realizzare i propri sogni». 

Roberto Carnevali e Manu: sulle montagne per incontrarsi

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Camminare in montagna non è semplice hobby per Roberto Carnevali, che da 21 anni sta affrontando la più grande sfida della sua vita: cercare di costruire un rapporto di comunicazione e di comprensione reciproca con suo figlio Manu, affetto da un disturbo dello spettro autistico. Le loro escursioni, nate con l’intenzione di provare a condividere tra i due una attività molto amata da Roberto, hanno saputo un po’ alla volta unire i due, creando tra di loro una relazione più stretta e aperta al dialogo e allo scambio di emozioni. Un risvolto davvero inaspettato, che ha messo in contatto due mondi inizialmente lontani anni luce, e che ha rivelato come l’attività outdoor, in questo caso il trekking, abbia un potenziale di grandissimo beneficio sotto diversi aspetti. «Dopo tanti anni, sono davvero molte le vette che abbiamo salito insieme. Questa sperimentazione che svolgiamo insieme attraverso l’attività fisica ha fortificato la nostra relazione, ha costruito un ponte, ci ha offerto un nuovo modo per generare empatia tra di noi. E vorremmo farla conoscere alle persone che, come noi, hanno a che fare con persone affette da autismo». A premiarli in occasione dei Garmin Beat Yesterday Awards 2021, il conduttore Matteo Viviani.\