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Critérium du Dauphiné, è l’ora del morso di Colbrelli

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Nelle prime due tappe del Critérium du Dauphiné a impedirgli il bersaglio grosso sono stati i superstiti della fuga a lunga gittata, precisamente Van Moer domenica e Pöstlberger lunedì. Una volta che gli attaccanti della terza frazione, la Langeac-Saint Haon Le Vieux di 172.5 km, sono stati riassorbiti già ad una ventina km dal termine, l’obiettivo di Sonny Colbrelli è stato uno soltanto. Quello di vincere. E così è andata.

Il bresciano della Bahrain Victorious si è preso il successo nell’insidioso finale nell’Alvernia, con il rettilineo finale in pendenza. Ben spalleggiato dai suoi, tra i quali si è distinto l’austriaco Marco Haller, l’ex Bardiani ha lanciato lo sprint seguendo il tentativo di Alex Aranburu, altro elemento pericolosissimo su questo tipo di traguardi. Lo spagnolo dell’Astana-Premier Team è stato saltato da Colbrelli, che l’ha superato di gran carriera andando a cogliere il secondo centro del 2021 dopo quello ottenuto a fine aprile al Tour de Romandie.

Piazza d’onore, come detto, per Aranburu. In top ten trovano spazio, tutti con il medesimo tempo del vincitore, lo statunitense Brandon McNulty (UAE Team Emirates), il belga Jasper Stuyven (Trek-Segafredo), il neerlandese Wilco Kelderman (Bora-Hansgrohe), il francese Clément Venturini (AG2R Citroën), lo spagnolo Carlos Barbero (Qhubeka Assos), il francese Clément Russo (Team Arkéa-Samsic), il belga Tim Wellens (Lotto Soudal) e il danese Kasper Asgreen (Deceuninck-Quick Step).

Gli uomini di classifica sono arrivati tutti assieme, compreso Guillaume Martin: il capitano della Cofidis è stato coinvolto in una caduta ai meno 15 km assieme Warren Barguil (Team Arkéa-Samsic). Diversamente all’ex Sunweb, lo scalatore-filosofo è riuscito, grazie al lavoro dei compagni di squadra, a rientrare in gruppo, non perdendo nulla in classifica generale.

La maglia gialla continua a rimanere sulle spalle dell’austriaco Lukas Pöstlberger (Bora-Hansgrohe), tra i primi a congratularsi con Colbrelli dopo l’arrivo. L’azzurro rafforza la leadership nella classifica a punti e in quella generale è secondo a 2″ dal vincitore di ieri. Per entrambi, però, il soggiorno nelle zone alte ha le ore contate, perché domani la corsa di preparazione alla Grande Boucle prevede la cronometro individuale di 16.4 km tra Firminy e Roche la Molière, dove i big possono testarsi a meno di un mese dal Tour.

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