Il disturbatore dello Zoncolan fa un pubblico pentimento

UDINE Da imputato a personaggio da libro Cuore: così è cambiata in una settimana la vita di Giulio C. (chiede di non citare il cognome per intero), il tifoso fiorentino che sabato scorso, sulle rampe finali dello Zoncolan, con la sua esuberanza ha rischiato di fare danni al bolognese Lorenzo Fortunato, poi vincitore della tappa. Uno dei tanti sconsiderati che quotidianamente si esibiscono impunemente sulle strade della “corsa rosa” ma che stavolta avrebbe rischiato guai penali dopo l’intervento alla Questura di Udine di Enzo Cainero, organizzatore delle tappe regionali del Giro.

«Avevo preso contatti con la Digos – ha chiarito il patron nella conferenza stampa tenuta insieme al “disturbatore” fiorentino - di concerto con Cristian Salvato, presidente dell’Associazione corridori, intenzionati a dare un segnale forte in presenza di queste manifestazioni che possono mettere a repentaglio il lavoro di anni di un atleta. La svolta è giunta però martedì mattina quando il protagonista del gesto mi ha telefonato, scusandosi e chiedendomi di non rovinarlo, visto che ha famiglia con un bambino di 3 anni, e accettando di venire in Friuli per farlo pubblicamente. E con il placet di Salvato si è deciso di soprassedere alla denuncia di Giulio, poiché non volevamo fargli del male ma solo dare un segnale forte».

Fiorentino residente a Modena, il 33enne Giulio, ingegnere elettronico con esperienze lavorative all’estero, appassionato di ciclismo, oltre ad accettare di esporsi pubblicamente insieme a Cainero, scusandosi per ciò che ha fatto, ha avallato il proprio pentimento anticipando alcune iniziative che intende attuare con amici toscani: «Daremo vita a un Giro dell’Appennino per ciclisti amatoriali, con raccolta di fondi da devolvere alla Fondazione Progetto autismo che opera a Udine, e ci siamo proposti come volontari a supporto dell’organizzazione delle tappe del prossimo Giro d’Italia».