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Ciclocross, Europei 2019: le favorite della gara Elite femminile. Worst in pole position per il bis, ma l’Italia sogna in grande con Arzuffi e Lechner

La gara Elite femminile dei prossimi Campionati Europei di Ciclocross, che si terranno questa domenica a Silvelle di Trebaseleghe, in provincia di Padova, è senza ombra di dubbio quella in cui l’Italia ha le chance più grosse di conquistare il titolo continentale. Infatti, il Bel Paese potrà contare su due delle favorite della vigilia quali Alice Maria Arzuffi ed Eva Lechner.

Arzuffi, al momento, può essere considerata l’atleta che più ha dato spolvero al ciclocross italiano nel decennio che si sta chiudendo. La brianzola, nelle ultime due stagioni, ha conquistato due prove di Superprestige, la più antica tra le tre Challenge principali dell’annata fangosa. Nel 2018 si è imposta nel prestigiosissimo circuito di Gavere, autentica classica di questa disciplina, mentre nel 2019 ha vinto a Boom. Alice è crossista da percorsi duri, con lacune per quanto concerne la partenza, ma dotata di ottime qualità di recupero e capace di crescere alla distanza. Le piogge che stanno bersagliando Silvelle in questi giorni e che, secondo le previsioni, dovrebbero continuare a oltranza, inaspriranno un tracciato storicamente abbastanza veloce, rendendolo più adatto del previsto all’azzurra. Lo stato di forma, inoltre, è quello delle grandi occasioni. Nelle ultime due settimane, infatti, è giunta sul podio sia a Gavere che nella prova inaugurale del DVV Verzekeringen Trofee, ovvero il Koppenbergcross.

Anche Eva Lechner, veterana bolzanina e campionessa d’Italia in carica, sta andando fortissimo, tanto che in questo inizio di stagione ha ottenuto il miglior risultato della carriera nel Superprestige, seconda a Boom proprio dietro Arzuffi, e nel recente cross di Oudenaarde sopraccitato ha conteso il podio alla brianzola, la quale, al traguardo, l’ha preceduta di appena tre secondi al termine di un’intensa battaglia sul Koppenberg. Eva, inoltre, conosce meglio di chiunque altro questo tracciato, ove ha anche vinto il titolo tricolore a inizio 2017.

La nazionale di riferimento, però, sarà l’Olanda, capitanata dalla coppia composta da Annemarie Worst, campionessa d’Europa in carica, e Yara Kastelijn, entrambe compagne di Arzuffi alla 777. Worst è la numero uno del ranking UCI e, quest’anno, ha vinto già vinto tre gare, inclusa la tappa di Berna della Coppa del Mondo. Kastelijn, invece, grande rivelazione di questi mesi conclusivi di 2019, ha di recente trionfato sia a Gavere che nel Koppenbergcross, ovvero le due manifestazioni più prestigiose svoltesi fin qui. Annemarie ha dalla sua una classe senza eguali ma Yara, al momento, è la donna più in forma in circolazione e la maggior candidata a scalzarla dal trono.

In casa orange sono talmente sicuri della propria forza da aver dirottato la plurivincitrice di stagione, e attuale leader del Superprestige, Ceylin del Carmen Alvarado, sulla gara riservata alle donne U23, nonostante sarebbe stata in prima fila per il successo anche con le Elite. D’altronde, oltre alle due fuoriclasse di cui sopra, la selezione neerlandese può schierare anche una terza punta assolutamente valida come Maud Kaptheijns, vincitrice ad Eeklo a inizio settembre, la quale ha lecite chance di top-10.

Ovviamente, quando si parla di favorite, non si può tralasciare la belga campionessa del mondo in carica Sanne Cant, reduce da un bel secondo posto in Superprestige a Ruddervoorde, dopo una settimana difficile che l’aveva vista arrivare lontana dalle prime a Gavere e rinunciare alla partecipazione al Koppenbergcross. L’iridata, quest’anno, non è ancora riuscita a sbloccarsi, ma l’assenza di quella Ceylin del Carmen Alvarado che è stata più volte la sua criptonite, non può che darle fiducia.

Cant sembra, peraltro, l’unica vera freccia nella faretra del Belgio. Crossiste come la veterana Ellen Van Loy e la giovane Laura Verdonschot possono puntare a un posto nei 10, ma di più sembra impossibile. Al momento, infatti, non sono mai riuscite a competere per un successo di spicco in stagione. Con la britannica Anna Kay che ha deciso di optare per la gara U23, inoltre, non sembrano esserci altre Nazioni in grado di inserirsi in quella che si prospetta essere una feroce lotta a tre tra Belgio, Italia e Paesi Bassi per la maglia di Campionessa d’Europa.

luca.saugo@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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