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Ciclismo, Mondiali 2019: tanti favoriti non pervenuti. Alaphilippe comparsa, Belgio evaporato

Doveva essere il Mondiale della sfida fra i grandi nomi del ciclismo ed invece per una lunga serie di avvenimenti a vincere, ma in generale ad occupare le posizioni sul podio sono state delle ipotetiche sorprese. Quello che fa specie è che non solo i favoriti non hanno vinto, ma per molti di loro vale anche la teoria che non li ha nemmeno visti protagonisti. Freddo artico, pioggia battente, cadute e chilometraggio davvero importante sono state la vera roulette russa che in grado di far abdicare uno dopo l’altro i più grandi candidati al trono di lasciato vacante dallo spagnolo Alejandro Valverde.

Secondo i book-maker doveva essere una straordinaria sfida fra lo slovacco Peter Sagan, l’olandese Mathieu Van der Poel e il francese Julian Alaphilippe. Tutti e tre alla fine hanno alzato bandiera bianca in quello che ai più sembrato un risultato alquanto inaspettato. Partiamo dal tre volte campione del mondo, che con un sussulto d’orgoglio nel finale ha fatto un’azione che lo ha spinto fino alla quinta posizione. La sua gamba è sembrata buona, ma alla fine paga una tattica sin troppo attendista. Chi invece a livello tattico ha osata maggiormente è stato il giovane fenomeno olandese che ha attaccato ai -30 Km facendo di fatto la selezione più importante. Il suo serbatoio, però ha raggiunto velocemente la riserva e quando si è spenta la luce è iniziato un calvario che lo ha portato al traguardo con 10′ di ritardo. Chi invece ha fatto esclusivamente un ruolo di comparsa è stato Julian Alaphilippe che in modo molto nette ha dimostrato di non avere le gambe quando ha fatto la differenza Van der Poel. Il suo Mondiale di fatto si è concluso in quel momento e tutto il lavoro della sua nazionale è stato gettato alle ortiche.

La selezione di riferimento per tutte le altre doveva essere il Belgio che in maniera progressiva si è sgretolato rischiando di fare una figuraccia. Ad aprire le danze del film horror è stata la caduta di Philippe Gilbert che ha messo fuori corsa tanto l’ex Campione del Mondo quanto il baby fenomeno Remco Evenepoel. Dopo di che la nazionale centro-europea si è fatta sorprendere dalle varie azioni e dopo aver a più riprese tentato di chiudere sulla testa della corsa ha sancito la fine della sua pessima prestazione con uno sprint alquanto deludente di Van Avermaet incapace nemmeno di prendersi la quinta posizione.

Sono tanti gli altri delusi del Mondiale di ciclismo 2019. A partire dall’australiano Michael Matthews incapace di mantenere le ruote del gruppo nel finale nonostante le grandi premesse della partenza. Ma in questa categoria possiamo tranquillamente anche inserire gli inglesi, che davanti al proprio pubblico non si sono mai fatti vedere, oppure gli spagnoli che una volta perso Alejandro Valverde per l’estremo freddo non si sono mai resi protagonisti se non con una poco convincente fiammata di Ion Izaguirre.

Insomma, il Mondiale di Harrogate ha sicuramente regalato spettacolo, anche e soprattutto grazie alla tattica dell’Italia, ma sono un po’ mancati i grandi nomi. Forse le attese erano troppo alte, perché è bene ricordare che in corse come questa può succedere di tutto e la vittoria del danese Mads Pedersen, la prima nella storia per la sua nazionale, lo dimostra a gran voce.

francesco.zambianchi@oasport.it 

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Foto: Organizzazione/SWPix.com

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