Biathlon. Julia Simon sospesa 6 mesi, ma la pena è condonata. Salterà solo la prima tappa del 2025-26
Nella tarda serata di giovedì 6 novembre è arrivata la decisione della commissione disciplinare della Federazione Francese di Sci (FFS) in merito al caso di Julia Simon, condannata in tribunale a 3 mesi di reclusione (sospesi con la condizionale) e a 15.000 euro di multa per essersi appropriata indebitamente della carta di credito della compagna di squadra Justine Braisaz-Bouchet, dalla quale era stata denunciata.
Il fronte della giustizia ordinaria si era pertanto concluso, ma era rimasto aperto quello interno all’ambito sportivo. La commissione disciplinare ha sanzionato la ventinovenne transalpina con una sospensione di sei mesi e un’ammenda di 30.000 euro. Tuttavia, cinque mesi di sospensione e metà della sanzione pecuniaria sono con la condizionale.
Pertanto, a livello effettivo, Simon non potrà gareggiare per un solo mese, a cominciare da venerdì 7 novembre. La Coppa del Mondo comincerà a Östersund (Svezia) il 30 novembre, dunque la vincitrice della Sfera di cristallo 2023-24 tornerà “abile e arruolabile” a cominciare dal successivo appuntamento di Hochfilzen, che scatterà il 12 dicembre.
De jure Simon è stata sospesa per l’intera stagione, ma de facto salterà solo la prima tappa. Un brutto handicap nell’eventuale rincorsa alla classifica generale, ma niente che possa compromettere l’inverno e la partecipazione ai Giochi olimpici di Milano Cortina 2026.
Teoricamente entrambe le parti (FFS e la biathleta) hanno sette giorni per ricorrere in appello, ma l’ente federale ha definito “severa” questa sentenza, lasciando intendere di accettare il verdetto della commissione disciplinare. Considerando la situazione, è verosimile che Simon possa fare altrettanto, in maniera tale da porre definitivamente la parola “fine” sulla vicenda e cominciando il suo 2025-26 solo con un leggero ritardo.

