Biathlon, il Frassinoro Summer Festival sempre più internazionale. Un domani diventerà evento Ibu?
L’edizione 2025 del Frassinoro Summer Biathlon Festival è andata in scena sabato 28 giugno, incastonata all’interno della consueta tre-giorni di eventi (non solo sportivi) tenutasi nel comune dell’Appennino Emiliano, dove anno dopo anno si continua a realizzare il piccolo miracolo di portare le stelle del biathlon a competere sugli skiroll, sparando in un poligono che, per la prima volta, era dotato di cinque linee di tiro anziché quattro.
A proposito di “prime volte”, l’edizione andata in scena nei giorni scorsi è stata vinta da Campbell Wright (Stati Uniti) e Pascale Paradis (Canada). I due nordamericani hanno battuto i favoriti della vigilia, ovverosia l’azzurro Tommaso Giacomel e la slovacca Anastasiya Kuzmina. Per la verità, quest’ultima è passata per prima sul traguardo, ma il successo è andato alla ventitreenne dell’Alberta in virtù di un abbuono sul tempo finale. Danneggiata da un episodio di crossfire accaduto durante la prima sessione di tiro, Paradis (seconda dietro Kuzmina in volata) ha visto 20 secondi decurtati dal proprio tempo.
Ebbene, eccolo il dato pregnante dell’edizione 2025 del Frassinoro Summer Biathlon Festival. Per la prima volta, tra i vincitori, non c’è nessun italiano. Nella “prima vita” dell’evento, sviluppatasi dal 2012 al 2015 nel format della single mixed, c’è sempre stato un azzurro o un’azzurra fra i trionfatori (Nicole Gontier e Pietro Dutto in tandem nel 2012, due volte Dorothea Wierer con partner provenienti da Serbia o Estonia, Dominik Windisch assieme alla romena Eva Tofalvi).
La situazione si è ripetuta nella vita attuale, con stadio dedicato e gare separate. Daniele Cappellari si impose tra i maschi nel 2023 e Dorothea Wierer fra le fanciulle nel 2024. Viceversa, nel 2025 i biathleti tricolori hanno dovuto accontentarsi di piazzamenti. È un sintomo della crescita e dell’internazionalità della manifestazione, resa possibile dalla passione degli abitanti della zona e dagli investimenti delle aziende locali.
Nel weekend, ha visitato Frassinoro anche qualche dirigente di spicco della federazione statunitense, qualcuno che, quando a Salisburgo vengono effettuate le riunioni dell’Ibu, entra nella proverbiale “stanza dei bottoni”, quella nella quale si prendono le decisioni sul futuro della disciplina. Al riguardo, viene da chiedersi se Frassinoro riuscirà a ottenere, in un prossimo futuro, l’imprimatur della Federazione Internazionale.
Lo skiroll biathlon sta cambiando e sta venendo ristrutturato. Non a caso, di recente l’Ibu ha optato per dare cadenza biennale ai Mondiali, anziché disputarli ogni anno. Le kermesse, piccole o grandi che siano, sono le benvenute per tenere vivo l’interesse attorno alla disciplina anche durante i torridi mesi estivi.
Il Frassinoro Summer Biathlon Festival ha già ottenuto tantissimo, riuscendo a tagliare traguardi che una decina di anni fa apparivano irrealizzabili (su tutti la costruzione dello stadio del biathlon e la copertura televisiva). Ecco perché, chi la realizza, può e deve continuare a sognare e a lavorare sodo per il bene di una manifestazione molto locale nella sua realizzazione, ma sempre più internazionale in termini di partecipazione ed eco.