LBA UnipolSai 15ª andata 2024-25: Trento con un primo quarto devastante ma i 30 minuti restanti sono di Brescia, Germani campione d’inverno con le pagelle
Brescia, 11 gennaio 2025 – Una partita divertente e imprevedibile che non ha deluso le aspettative aumentate a maggior ragione dall’importanza per la classifica: Brescia-Trento è stato un incontro dai due volti e dalle tante emozioni, con la Germani a prevalere in un altro finale in volata dopo aver dovuto rimontare il -20 accumulato nel primo quarto.
E’ infatti la squadra di Poeta la capolista del girone di andata, per la prima volta nella storia di questa piazza: la Dolomiti Energia Trentino è costretta ad accontentarsi del terzo posto in una splendida prima metà di stagione, capitolando tra le mura del PalaLeonessa con il punteggio di 83-77.
Sono stati 40 minuti quasi da intensità playoff, con difese molto fisiche e un’atmosfera sugli spalti degna delle grandi occasioni: Trento è partita fortissimo mettendo in campo un’intensità nelle due metà campo quasi impareggiabile per la Germani, che non a caso è finita addirittura sotto di 20 dopo quasi 9 minuti (7-27). La Dolomiti, che ha ritrovato anche Ellis ma ha dovuto fare a meno di Zukauskas, ha mantenuto un po’ di inerzia anche nel secondo quarto ma è stata di fatto riavvicinata prepotentemente da Brescia entro la sirena dell’intervallo.
I biancoblu hanno infatti cambiato la loro intensità difensiva con gli apporti straordinari, anche in attacco, di Ndour e Rivers e sono riusciti a rimontare e a sorpassare già ad inizio terzo quarto. A differenza della partita con Treviso, la reazione è arrivata già dopo i primi 10 minuti e questo ha dato sufficientemente tempo alla squadra di casa di risalire la china: dopo la super fiammata di Ford nel terzo quarto, Brescia ha ripreso il controllo a 5′ dalla fine e non lo ha più mollato.
Fondamentali i canestri di Ivanovic e Burnell negli ultimi minuti, oltre ad una difesa che ha continuamente alzato il livello: con le palle perse e poca lucidità, Trento ha perso una partita quasi uguale, almeno nell’andamento del punteggio, rispetto a quella persa con Cremona.
La Germani si prende dunque il primo posto, ampiamente meritato per quello che ha fatto vedere in queste 15 partite: la squadra ha sempre saputo reagire nei momenti di difficoltà e ha alzato l’intensità difensiva a livelli che, con certi quintetti, non si pensavano possibili. Le vittorie in volata, poi, stanno diventando quasi un marchio di fabbrica. Solite menzioni a Ivanovic e Burnell, ma l’inerzia della partita è stata cambiata soprattutto da Rivers e Ndour che hanno fatto un lavoro straordinario in entrambe le metà campo.
Trento ha provato a farsi forza con il suo atletismo e il fisico sugli esterni, andando forte a rimbalzo (15 offensivi conquistati) e provando a mettere molta aggressività sulla difesa sulle guardie di Brescia: missione compiuta nei primi 10 minuti, ma questa intensità non poteva durare per tutti e 3 i quarti. Bravissima la Germani a reagire e ad alzare molto il livello. Un po’ deludente, nella metà campo offensiva, il quintetto che produce in totale solo 34 punti su 77 totali: gli unici 3 giocatori in doppia cifra arrivano dalla second unit (pagelle e giudizi in seguito).
Germani Brescia 83 – Dolomiti Energia Trentino 77
Parziali: 11-27; 30-16; 23-21; 19-13
Progressione: 11-27; 41-43; 64-64
Le pagelle
Germani Brescia
Nikola Ivanovic 7,5: partita complicata, con problemi di falli ampliati dal fischio per fallo tecnico di un arbitro che, evidentemente, a pallacanestro ha giocato pochino. Ma lui non si scompone, nemmeno dopo il quarto fallo che è altrettanto inventato: difende come un mastino e sale in cattedra per l’ennesima volta nel quarto quarto, dove segna 7 punti e mette il canestro decisivo a 20″ dalla fine. Ancora una volta, buona parte del successo Brescia lo deve a lui.
David Cournooh 6,5: solo 1/4 al tiro ma il suo ingresso nel primo tempo è più importante di quanto suggerirebbe il tabellino. Porta un bel po’ di energia e di aggressività nel momento in cui la Germani aveva le ruote a terra.
Alessandro Tonelli NE
Amedeo Della Valle 7: anche per lui l’inizio di partita è veramente drammatico, con la difesa di Trento che mette tanta fisicità in entrambi i lati del campo. Prova a rendersi utile, con successo, guadagnando liberi e attirando i raddoppi della difesa avversaria: alla fine registra 10 punti con 5 assist e 11 di valutazione. Partita comunque positiva.
Chris Dowe 6,5: non si prende tanti riflettori in attacco ma difficilmente sbaglia delle scelte nei 21 minuti passati in campo e porta in dote tanta solidità. Segna un canestro prezioso e bello in penetrazione nel primo tempo, prende anche 3 rimbalzi e distribuisce 3 assist. Contributo significativo nelle pieghe della partita.
Demetre Rivers 8: abbiamo sempre sottolineato l’importanza della sua difesa, che in questa partita viene elevata addirittura ad un livello superiore. Non si fa mai sorpassare dalle guardie avversarie e con il suo atletismo arriva con i tempi giusti a dare una mano in aiuto e a rimbalzo: se a queste cose abbina pure un 5/5 dal campo per 16 punti e 4 rimbalzi, allora la prestazione che ne viene fuori è degna delle migliori ali piccole del nostro campionato.
Lorenzo Pollini NE
Jason Burnell 8: è sempre più l’anima di questa Germani, decisivo nei momenti importanti e in fiducia come non mai nella metà campo offensiva. Chiude fortissimo sui tiratori avversari (distirbuisce pure 2 stoppate), recupera 3 palloni, lotta a rimbalzo (5 conquistati) e si butta dentro in palleggio con coraggio. Segna ben 2 canestri giocandosela bene sulla linea di fondo negli ultimi 3 minuti: si rivela ancora decisivo, anche con 15 punti segnati.
Giancarlo Ferrero sv
Maurice Ndour 7,5: ok i canestri di Ivanovic e Burnell, ma sono le giocate in post basso e dalla media di distanza del senegalese che tengono a contatto Brescia nel secondo quarto. Il numero 9 è impeccabile nella metà campo offensiva (9/12) e come sempre porta aggressività, versatilità e tante difese vicine alla stoppata sotto canestro nella fase difensiva: chiude con 18 punti, peccato per l’infortunio.
Joseph Mobio sv: si salva perchè sta in campo solo per 4 minuti, ma si perde un taglio in backdoor al limite dell’inammissibile.
Miro Bilan 5,5: altro passo falso dopo la prestazione di Treviso. Il croato dà la sensazione di non essere in un gran momento di forma fisica, ma saranno le prossime partite a dirci di più: in attacco è praticamente nullo e subisce l’andamento caotico della partita e la fisicità di Bayehe e Mawugbe. Chiude con solo 5 punti e 1/7 dal campo: bene i 9 rimbalzi, ma non possono essere abbastanza per una sufficienza.
Aquila Trento
Quinn Ellis 7: considerando che era al rientro e non aveva allenamenti nelle gambe, il britannico fa fin troppo. Nel primo tempo dà un’ulteriore spinta al parziale trentino quando entra dalla panchina e crea grossi problemi con le sue penetrazioni alla difesa bresciana: lo limitano i problemi di falli. 13 punti in 17 minuti con 5/10 dal campo.
Myles Cale 5: buona difesa e poco, poco altro. In attacco viene completamente limitato da Brescia e lui fa poco per accendersi: raccoglie ben 4 rimbalzi offensivi capitalizzando la differenza di atletismo con Della Valle e le altre guardie della Germani, ma tira 2/11 e chiude con -3 di valutazione.
Jordan Ford 8: gioca una partita al limite della perfezione nella metà campo offensiva, offrendo delle fiammate nel terzo quarto che quasi da sole bastano a Trento per riprendere il controllo della partita dopo essere andati a -7. Forse i 22 minuti in campo sono fin pochi: 18 punti per lui con 6/7 dal campo, 4/4 liberi, 3 assist e 22 di valutazione.
Andrea Pecchia 6,5: offre solidità e difesa nonostante i 3 falli raggiunti in un amen nel primo tempo. Bravo a controllarsi e a dare comunque una mano anche nel corso del secondo tempo, nonostante finisca spesso nel mirino di Brescia in situazioni di post basso: chiude con 7 punti in 17 minuti e 4 rimbalzi.
Saliou Niang 7: vale quasi lo stesso discorso per Pecchia, con il numero 7 che gioca una buona partita sui due lati del campo mettendo sul piatto la sua versatilità e dovendosi anche gestire da “play” una quantità di palloni per lui insolita (e in effetti il bilancio finale dice anche 4 palle perse). Ma mette comunque 9 punti e 7 rimbalzi in 19 minuti.
Toto Forray: 6,5: è sempre l’anima di Trento, anche nei momenti più complicati. Pure nella serata di ieri prova a mettere un paio di zampate dalla lunga distanza allo scadere dei 24″… e ci riesce per ben due volte, chiudendo addirittura in doppia cifra per punti segnati. E’ addirittura superfluo parlare del contributo difensivo.
Selom Mawugbe 7: arrivano ottime risposte dal centro statunitense, in grado di reggere l’urto contro Miro Bilan, di offrire una buona protezione del canestro (2 stoppate) e di farsi trovare pronto in un paio di situazioni in attacco. Bravo soprattutto nel secondo tempo a dare linee di passaggio sotto canestro quando le penetrazioni dei compagni attirano i raddoppi: chiude con 8 punti, 8 rimbalzi e 12 di valutazione.
Anthony Lamb 4,5: il matchup tra l’ex Golden State e Maurice Ndour era una delle sfide individuali più interessanti da tenere d’occhio e alla fine è stato dominato dal senegalese di Brescia. Il lungo trentino non riesce mai a trovare spazio in attacco, è costretto a girare a vuoto in palleggio sul perimetro o a schiantarsi in penetrazione contro il muro biancoblu e non si fa sentire più di tanto neanche a rimbalzo (3 conquistati). Chiude con -3 di valutazione e 1/12 al tiro in 28 minuti: serataccia.
Jordan Bayehe 5,5: molto meglio Mawugbe nello stesso reparto. L’ex Brindisi non combina disastri ma non riesce mai a lasciare il segno: 3 rimbalzi conquistati, un canestro da sotto e poco altro nella sua partita.
Dennis Badalau sv: 7 minuti senza particolari squilli in positivo o in negativo.
Sergio Bertazzi
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