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Turkish Airlines Euroleague #Round9 2024-25: harakiri Olimpia! L’Alba di Procida e Spagnolo la beffa all’overtime, stagione europea al tramonto?

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Non avevamo fatto in tempo a scriverlo settimana scorsa dopo la vittoria contro il Real che aveva seguito quella contro la Virtus. Sembrava che l’Olimpia avesse iniziato un percorso diverso, in un annata iniziata in maniera difficoltosa, ma questo harakiri scompagina di nuovo tutto.

Perché arriva dopo un tiro sputato dal ferro dall’harakiri versione LBA contro la Reyer, e perché quello con la H maiuscola contro lo Zalgiris è ancora fresco nella memoria di tutti.

Quindi, che ha questa squadra che non va? Messina credo abbia le idee abbastanza chiare su questo, e per la verità le ho anch’io e tanti tifosi come me. Solidità in primis, difensiva, strutturale, mentale. La concentrazione che svanisce all’improvviso regalando azioni che se esistesse un Mai dire canestro farebbero la gioia della Gialappa’s Band.

Canestri regalati che nemmeno in Promozione, avversari a cui basta un palleggio o un taglio dal lato debole per mettere a segno punti facili. Il tabellone non mente, 105 punti subiti sono tanti anche se dopo un overtime, tantissimi se a segnarli è una squadra che starà nei bassifondi della classifica e che a livello di talento offensivo (anche a causa delle assenze) tolti i due italiani è veramente povera povera.

Siamo alle solite: tutti ad indicare i colpevoli, pochi a cercare soluzioni. A mio avviso Messina dovrà fare delle scelte di campo, posto che gli infortuni stanno ulteriormente mettendo bastoni tra le ruote biancorosse. 

Arriverà un lungo a breve stante la lunga assenza di Nebo, ma a parer mio se si vuole salvare la stagione bisogna creare in fretta un impianto difensivo solido nonostante le caratteristiche dei giocatori non siano esattamente adatte per farlo.

Non dico diventare l’Olimpia di 2-3 anni fa con Delaney, Hall, Melli ed Hines a tenere a 60 punti gli avversari, ma almeno raggiungere un livello di decenza. Partiamo dai piccoli, perché tra Dimitrijevic e Mannion che fanno fatica a tenere due palleggi i piccoli avversari fanno festa, e con loro i tiratori piazzati cercati dopo l’eventuale aiuto.

Devono applicarsi di più e meglio, ma fossi in Messina valuterei l’arrivo di un vero regista che detti i tempi, tenga in mano la squadra e gestisca il ritmo. E che faccia canestro o crei vantaggi palla in mano, cosa che non sempre per motivi diversi riesce ai due ***play ( i tre asterischi devo spiegarli? Nico e Neno sono realizzatrici che portano palla).

Arrivasse un simil Napier, tanto per capirci, potrebbe portare Dimitrijevic ad uscire dalla panca per cambiare il ritmo alle partite, ma soprattutto sgravarlo di responsabilità in generale e della regia in particolare che ogni tanto (specie nei momenti decisivi) sembrano limitarne la lucidità.

Sostanzialmente, meglio agisca da killer dalla panca senza pressioni piuttosto che da costruttore di gioco principe. Ed arrivasse il similNapier anche Bolmaro potrebbe evoluire maggiormente off the ball, attaccando gli spazi creati da altri anche senza palla, giostrando da point forward e non da playmaker (che non è)

Mirotic poi avrebbe un passatore in più di una qualità certamente più elevata rispetto a chi oggi cerca di fargli recapitare l’arancia. E potrebbe beneficiare di una organizzazione offensiva migliore; gli ultimi possessi dell’overtime sono esplicativi in tal senso.

Certo bisogna vedere che ne pensa Shields, ma anche l’ex Trento in realtà potrebbe giovare dell’inserimento di un giocatore capo nella posizioni di 1. Vedremo se e chi arriverà.

Nel settore lunghi invece senza Nebo si soffre ma Diop sta per rientrare e poi ci sarà il nuovo acquisto che definirei necessario ma non prioritario, specie se l’obiettivo ormai è diventato vincere in Italia.

L’Eurolega ormai è andata a meno di remuntade tipo stagione 2022-23, che comunque si è conclusa con un pugno di mosche in mano nonostante il grande ruolino di marcia da Natale in poi. Quindi bisogna essere realisti e puntare a Coppa Italia e Playoff, obiettivi chiaramente possibili ma non scontati come in molti pensano dato il roster milanese.

Adesso via a Belgrado per affrontare il Partizan. Sono curiosissimo di vedere la reazione di questa squadra ad una partita del genere. Una brutta sconfitta al Pionir ai miei occhi sarebbe una conferma a ciò che penso, e cioè che questa non sia una squadra con la esse maiuscola, e che non abbia una tenuta mentale tale per potere ambire a vincere trofei.

Di contro, una vittoria o una sconfitta lottando lascerebbe ancora dubbi su questo, anche se partita dopo partita si fanno sempre più forti e stanno minando quelle sicurezze che tutto l’ambiente aveva in estate.

 

IL TABELLINO: ALBA BERLINOOLIMPIA MILANO 105101 OT

DIAMO I NUMERI

49 – i punti della premiata ditta Spagnolo e Procida Spa. Sono anni che scrivo che l’Olimpia (e mica solo lei) al posto di buttare soldi per americani mediocri dovrebbe accaparrarsi i migliori italiani fin da giovani come fu fatto a suo tempo con Melli e Gentile. Invece non c’è stata lungimiranza riguardo Procida e Spagnolo, di 10 anni più giovani dei due ex capitani biancorossi e fa rabbia pensare che sia la squadra tedesca a goderne i servigi.

Quando in Italia capiremo l’errore ed agiremo di conseguenza? Cosa aspetta l’Olimpia a creare due roster distinti per campionato e Eurolega? Secondo voi un roster formato solo dagli italiani attuali + 2 o 3 stranieri (ed allenato da un Galbiati, ad esempio), che si allenano 5 volte la settimana e giocando solo la domenica per 2-3 anni in fila, in prospettiva sarebbe più o meno competitivo rispetto alla squadra attuale?

E il discorso vale anche per il roster di Eurolega: Shields, Mirotic e compagnia bella fateli giocare 1 volta la settimana e allenare nel resto dei giorni senza viaggi. Il rendimento sarebbe lo stesso? E gli infortuni non calerebbero? Mi sembra talmente logico…..

44 – i punti subiti dalla coppia Mattiseck e Williams. Continuando sulla falsariga precedente, hanno segnato e giocato così perché l’Alba era in emergenza infortuni, probabilmente con il roster al completo il rendimento sarebbe stato tutt’altro.

Cosa voglio dire? Che il roster ampio bisogna saperlo usare, e che certi giocatori preferiscono far parte di uno corto, per avere minuti, responsabilità e fiducia. Con i cambi punitivi dopo un errore, con i 2-3 minuti giocati una partita ogni 5 i giocatori prima si scazzano, poi si perdono ed infine si bruciano. Facciamo la conta di quanti all’Olimpia hanno fatto questo percorso?

129 – i secondi in campo di McCormack e Flaccadori, tutti dell’americano dato che l’ex Bayern Monaco ha guardato per 40 minuti. Esempio lampante di ciò che dicevo qua sopra, che fiducia e che ritmo partita possono avere? Va bene la questione del performare, ma sono uomini e non robot.

Vivaddio che gli uomini vivono di emozioni, l’aspetto mentale e motivazionale in un atleta di alto livello conta come e più di qualunque altra cosa. Sono abbastanza convinto che se domattina Flacca giocasse 15 minuti sempre in un ruolo chiaro di cambio del play, e se il pivot americano sentisse maggior fiducia nei suoi confronti da parte di tutti e soprattutto venisse sfruttato per quel che sa fare il rendimento sarebbe mooolto diverso.

Ma, come già sapete tutti, vedremo il mio teorema applicato dai due (Diego a fine stagione, David a breve) con le labbra spedite in qualche indirizzo nuovo, per dirla alla Lucio Dalla

 

SALA STAMPA

Ettore Messina: “Complimenti all’Alba Berlino. E’ stata sotto praticamente per tutta la partita ma ha continuato a competere e quando ha acciuffato il supplementare aveva l’inerzia dalla propria e l’ha sfruttata. Noi abbiamo sprecato le due vittorie precedenti, soprattutto la bella vittoria conquistata contro il Real Madrid la scorsa settimana, giocando un orribile secondo tempo.

Difesa scadente e palle perse ci sono costate la partita. La nostra superficialità, nel secondo tempo soprattutto, è difficile da accettare. A questo punto, dobbiamo probabilmente accettare che soprattutto alcuni giocatori, importanti in questa squadra, siano superficiali.

Abbiamo perso quattro palloni su passaggi d’ingresso. Tutte le rimonte che abbiamo subito in questa stagione sono state frutto di superficialità. Dobbiamo continuare a lavorare, a spingere, ad essere sempre più esigenti. Non c’è altro modo per venirne fuori”.

 

CRISTIANO GARBIN

Youtube: @cgarbo75

Instagram: garbin_cristiano

 

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