Pallacanestro Trieste, fatale il black-out nel secondo quarto contro Trento
Una sconfitta da non sottovalutare ma che non mortifica le ambizioni biancorosse, quella subita dalla Pallacanestro Trieste, sabato sera, sul parquet della il T Quotidiano Arena. Contro una Dolomiti Energia Trento che si è mostrata allo stesso tempo concreta e spettacolare, capace di sfruttare al massimo le sue qualità con la consapevolezza che deriva dalla serenità dei risultati, Trieste ha comunque confermato di essere una squadra solida. Batterla, per chiunque in questa stagione, non sarà semplice perchè carattere e attributi, a un gruppo di giocatori talentuosi e orgogliosi, non mancano davvero.
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LUCI E OMBRE
Se contro quella che, in questo momento, va considerata come la squadra più in forma del campionato, con tre dei tuoi giocatori chiave decisamente sotto tono (parliamo di Ross, Valentine e Uthoff), riesci a mettere paura a Trento sul suo campo partendo dal meno 21 di fine primo tempo, i motivi per guardare con ottimismo al futuro non mancano.
Al netto delle giustificazioni e del doveroso riconoscimento ai meriti di una squadra che in questo difficile avvio di stagione è partita con un record di cinque vittorie e due sole sconfitte, resta però da analizzare una sconfitta. La formazione di Jamion Christian ha giocato alla pari il primo quarto, ha dominato la ripresa con una rimonta che, nei secondi venti minuti, l'ha portata a un tiro dal sorpasso, ha pagato però il black-out di un secondo quarto nel quale il parziale di 23-6 ha deciso la sfida. E allora, cercare di capire cosa possa essere successo nei dieci minuti che hanno accompagnato le squadre negli spogliatoi per l'intervallo lungo è la chiave per analizzare la sconfitta di Trento.
IL NODO REGIA
Di Valentine e delle sue caratteristiche si è già dibattuto nella convinzione che, prendere o lasciare, il giocatore sarà croce e delizia di questa stagione. Va cavalcato, anche nelle gare in cui appare appannato, lo ha dimostrato nei secondi venti minuti a Napoli dopo un primo tempo inguardabile ma tutto sommato anche sabato sera quando, nel contesto di un match decisamente insufficiente, sul 68-58 per Trento ha piazzato dal nulla due bombe consecutive che hanno riaperto il match.
In una squadra che può permettersi il lusso di avere due play come Ross e Ruzzier, però, deve avere un po' meno la palla in mano. Anche in un contesto come quello di Trieste, dove gli schemi offensivi lasciano spazio all'inventiva dei singoli, serve un po' più di ordine soprattutto nei momenti di maggior pressione da parte degli avversari. I quaranta minuti di Treviso, in questo senso, possono rappresentare un segnale che può essere spunto di riflessione.
LA PROSSIMA SFIDA
Delicata, contro una delle formazioni più in forma di questo momento della stagione. Con il successo conquistato ieri al PalaShark contro Napoli, Trapani ha raggiunto Trieste in classifica e domenica prossima si presenterà al PalaRubini per continuare la serie positiva iniziata con il successo di Brescia contro la Germani. —
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