Lo avevamo scritto ieri dopo la brutta sconfitta contro la Francia che il Giappone ci avrebbe messo in difficoltà con le proprie armi. Ed in effetti questa partita è stata una sfida tra due squadre diversissime, con l’Italia molto più fisica ma molto meno atletica e reattiva, dotate di vere lunghe e un all-around (permettetemi la citazione autoreferenziale) come Hassan.

Le giapponesi invece sono tutte sotto i 180cm di altezza ma hanno una reattività sia fisica che mentale fuori scala per la loro età e certamente nettamente migliore rispetto a quella dell’Italia.

Difatti la lotta a rimbalzo è stata praticamente pareggiata, e solo a sprazzi hanno subito la predominanza di D’Este e di Hassan. Invece le azzurre in difesa hanno patito molto il gioco delle asiatiche, commettendo errori su semplici cambi difensivi e lasciando sempre buone triple aperte dagli angoli.

Ecco, lasciare tirare le giapponesi non è proprio una grande idea perché hanno percentuali più che discrete avendolo dimostrato già in altre occasioni: non altrettanto si può dire delle ragazze di Lucchesi che hanno fatto molta fatica a segnare da dietro l’arco anche i tiri buoni qualitativamente parlando derivanti dai continui raddoppi su Hassan ed anche D’Este

Se posso permettermi, non ho ben capito perché coach Lucchesi non ha mai provato un quintetto con Hassan da centro e 4 esterne, magari dando fiducia ad Ostoni dato che oggi per le tiratrici lo spazio per tirare c’era, e lei è la più tiratrice di tutte. 

Possono esserci mille risposte a questa domanda, lo staff avrà certamente avuto i suoi motivi ma dal divano io l’avrei fatto e sono convinto avrebbe portato anche buoni frutti…..voi che ne pensate?

Comunque sia, ricordiamoci ogni tanto che aldilà di tutte le elucubrazioni ed alchimie per vincere bisognerebbe far sì che la palla scenda dalla retina, ed in questo le giapponesi sono senz’altro più avanti.

Peccato, perché bisogna dire che stasera le ragazze avevano tutt’altro approccio rispetto a ieri, hanno anche avuto la forza mentale di rimontare un paio di volte uno svantaggio di 9-10 punti ma in ogni momento clou o si è sbagliata la giocata o l’esecuzione della stessa.

Adesso vedremo chi sarà la nostra avversarie nella sfida, l’ultima di questo Mondiale, che assegnerà il settimo o l’ottavo posto.

Probabilmente sarà la Finlandia che mi pare più debole dell’Australia ma questo conta poco, alla fine spero che almeno in questa ultima sfida che alla fine importa il giusto, le ragazze si divertano e ci facciano vedere facce più sorridenti e meno preoccupate o tese. E spero anche ci sia spazio per tutte.

 

 

IL TABELLINO : Italia – Giappone 60 – 66

LE PAGELLE

EMMA GIACCHETTI 5: sembrava fosse la sua giornata dopo il primo tempo con tre triple segnate quasi di fila, nel secondo invece tra scelte discutibili (quel contropiede 2vs1 concluso con una tripla temo se lo sognerà) e tiri sbagliati nei momenti topici che condannano l’Italia alla sconfitta diciamo che ha reso meno del suo potenziale

OLIVIA OSTONI 5,5: come detto sopra, tatticamente poteva essere la sua partita, certo che però anche lei poteva aiutarsi da sola a conquistare minuti, ad esempio non facendosi sfuggire un paio di palloni e a non sbagliare un comodo tiro da sotto

FRANCESCA BALDASSARRE 4: un altra prova pessima per la futura giocatrice di Battipaglia. Sbaglia tantissimo al tiro, e ciò che è peggio sbaglia anche le letture. Ed in difesa fa acqua. Onestamente non ho capito i 32 minuti sul parquet, va bene sperare in una sua riscossa magari nel momento clou, ma forse meritava più spazio qualcun altra

GIORGIA GORINI 5: la sua mano fredda da tre punti (0/5) è stata un bel problema per la squadra. Vero è che non è facile giocare contro le piccole giapponesi che mettono tanta pressione

ISABEL HASSAN 7,5: costretta a fare il boia e l’impiccata, segna in tutte le maniere nonostante le attenzioni specialissime della difesa del Sol Levante e da via anche un paio di assist non male. Per talento tecnico ed atletico è già ora fuori categoria, dobbiamo coltivarla con tutte le attenzioni possibili, giocatrici così ne passano una ogni tanto, anzi ogni tantissimo

BEATRICE CERE’ 4,5: male in attacco, sbaglia praticamente ogni tiro e non punisce i raddoppi su Hassan

NICOLE TORRESANI 4: dov’è finita la Nicole delle prime partite? Oggi, un fantasma

EMMA D’ESTE 6,5: in una partita del genere la sua presenza è quantomeno condizionante. In difesa tutto sommato sel’è cavata, in attacco è stata poco sfruttata anche per paura delle palle perse causa dell’aggressività giap

ILARIA CAVAZZUTI 6: messa in campo fredda all’inizio dell’ultimo quarto, muove i piedi contro le piccole meglio delle altre lunghe ma sbaglia l’unico tiro preso

MARIANNA ZANETTI 4,5: ecco, Marianna contro una squadra del genere è il classico pesce fuor d’acqua, ma che dico fuor d’acqua, nel deserto del Sahara. Costretta a rincorrere le lepri orientali, in attacco per limiti suoi non riesce a rendere la pariglia. Tutti i suoi minuti li avrei dati ad Hassan da 5

 

CRISTIANO GARBIN

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