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Pallacanestro Trieste, si può sognare

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Pallacanestro Trieste, si può sognare

TRIESTE Il primo segnale è stato inequivocabile, d’impatto: gli oltre 5700 spettatori l’altra sera sugli spalti del PalaTrieste per vivere e gioire del terzo confronto vinto contro Forlì che significa finale per la promozione.

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L’altro segnale, sabato mattina, quando migliaia di triestini si sono posti la stessa domanda: ma adesso questa finale quando si gioca e quando comincia la prevendita dei biglietti? Rieccolo, il Red Wall. La seconda vittoria della Pallacanestro Trieste venerdì sera. Forse meno scontata del successo sui romagnoli.

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Un anno non semplice, partito con l’onda lunga della delusione per la retrocessione e proseguito con sconfitte impreviste e dolorose, momenti di scollamento tra club e tifosi, dubbi su quello che poteva essere e chissà se poi sarebbe mai stato. Alla fine, quando arriva la fase in una stagione in cui si tirano le somme, i play-off la Trieste del basket ha invece risposto «Presente» in tutte le sue componenti. Squadra, staff tecnico, pubblico. Uno spettacolo sul parquet e sugli spalti. Una forza d’urto mai vista prima nel corso della stagione.

Trieste, partita dovendo rendere il fattore campo in ogni turno della post season, finora ha capovolto la situazione a proprio vantaggio. Ha violato in gara1 e gara2 il campo avversario per regalarsi davanti al proprio popolo la qualificazione allo step successivo, per usare un termine caro a Jamion Christian. Al coach va dato atto di essere stato coerente nella sua interpretazione del percorso. «Step by step, un processo che ha richiesto più tempo del previsto perchè è stato rallentato da infortuni importanti».

E di passi da fare, su questo concordavano l’altra sera il coach e il gm Arcieri, ce ne sono ancora. Nessuno ha voglia di adagiarsi. Anche nella serie di finale Trieste dovrà lottare contro l’handicap delle prime partite e dell’eventuale “bella” sul campo avversario, indifferentemente se sia Cantù (cioè Desio) o Udine. Battendo Forlì con il “cappotto” la banda biancorossa però un piccolo punto a favore se l’è conquistato comunque: avrà qualche giorno a disposizione in più per preparare la prossima serie rispetto a chi sarà il rivale.

Giorni in più che significano soprattutto recuperare al meglio Justin Reyes. Tenuto a riposo precauzionale l’altra sera dopo una botta subita a una gamba durante il secondo match a Forlì, è pronto a rientrare. Intanto la sua assenza in gara3 ha permesso di testare Leo Menalo, inutilizzato nelle precedenti uscite romagnole. Dopo un avvio inevitabilmente contratto è cresciuto alla distanza rendendosi utile sia in difesa che in attacco chiudendo in doppia cifra. I 23 minuti sul parquet raccontano che, in caso di bisogno, si può contare su di lui. In una finale servono tutte le armi. —

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