Vannizagnoli.it, show 2021: Italbasket-Serbia non finisca con gli azzurri che si bloccano in attacco negli ultimi minuti. Evitiamo la 7^ assenza in 9 olimpiadi

“Ed eccoci qua”, cantava Francesco De Gregori. Ed eccoci qua, alla giornata più importante, per il basket Italiano. A Belgrado, fuori casa, con poco pubblico, per fortuna, ma con pochissime chances di farcela, tantomeno senza Datome, Belinelli e Gallinari.

Cerchiamo un’emozione, di giocarcela davvero sino alla fine ma che finisca contrariamente al solito, a tutte le situazioni decisive che abbiamo in mente, con l’Italbasket che si blocca in attacco nel momento chiave, negli ultimi 5′ come all’ultimo mondiale, con Meo Sacchetti o come al mondiale del 2006, con gli errori di Belinelli, giovanissimo, e di Basile, dalla lunetta.

E tutte le volte in cui abbiamo saltato le Olimpiadi, sarebbe la 7^ assenza nelle ultime 9 edizioni, sarebbe una grande sorpresa se dovessimo rovesciare il pronostico.

Vogliamo una nazionale che ci stupisca, Sacchetti ha strabiliato con Sassari e a Cremona, alla Fortitudo Bologna decisamente meno, in nazionale così e così, è dimagrito, tranquillo, chissà.

Serve un’Italbasket arrembante, stupefacente, che possa emozionare, che vada avanti, che sappia difendere, che trovi l’impresa del secolo, perchè tale sarebbe.

Solo la qualificazione eviterebbe a Sacchetti l’avvicendamento, a 68 anni il meglio l’ha dato, appare anche un pizzico stanco, serve il suo gioco spettacolare, con cui ha strabiliato più volte l’Italia ma non il mondo, in Eurolega aveva un record talmente negativo che addirittura Sardara lo licenziò. 

Serve che Spissu strabilii, in questi anni l’ha fatto. Che Nico Mannion sia davvero degno dell’Nba, che Tonut si comporti da MVP italiano della LBA, che Melli sia da Nba, aspettando magari di rientrare in Italia, che Simone Fontecchio salti gli ostacoli, come faceva il padre Daniele, super, sui 110 ostacoli, che Ricci sia l’uomo chiave che è a Bologna. E poi Tessitori, Abass, che Moraschini sia quello visto a Brindisi. E anche Vitali, brillante pure in Germania. Polonara in Spagna ha vinto lo scudetto, a 30 anni è al top, cresciuto rispetto alle finali scudetto di Reggio Emilia. E poi Pajola, ecco, la grande sorpresa della stagione, a 22 anni, campione d’Italia, incredibile.

Serve un’Italbasket modello Virtus, modello Milano in Eurolega quest’anno, un Sacchetti che faccia l’Obradovic, visto in tribuna a Beograd.

Serve tutto questo e tanto di più. E probabilmente non basterà, lo diciamo prima, perchè siamo realisti.

Il basket non è il calcio, le sorprese sono meno consuete. Chissà, una Serbia troppo sicura, con le sue assenze. Chissà… Speriamo in un’emozione, tipo Barcellona-Milano semifinale di Eurolega, magari con esito diverso. Un supplementare, ecco, una partita epica. Sogniamo, via, per queste ore.

 

Vanni Zagnoli

 

 

 

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