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LBA Unipolsai 15^andata 2020-21: Sassari fa e disfa contro Cantù, ma vince grazie al dominio della coppia Bendzius-Bilan

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Sassari, 10 gennaio 2021 – Serata di ordinaria amministrazione per il Banco di Sardegna Sassari, che arriva alla sesta vittoria nelle ultime sette partite di campionato grazie al 98-92 sull’Acqua San Bernardo Cantù

Due punti utili per mettersi subito alle spalle il tracollo di Tenerife in FIBA Basketball Champions League oltre alla conclusione del discusso rapporto con Justin Tillman. Due punti che, però, non servono certamente a mettere la polvere sotto il tappeto. Questa Sassari continua a non trovare continuità nell’arco dei 40 minuti e, quando si ferma, lo fa per davvero ed è vulnerabile contro chiunque. 

Cantù conferma i problemi di bilanciamento difensivo mostrati anche nella sconfitta della scorsa settimana contro la Fortitudo Bologna. Dimostra anche una volontà apprezzabile di non arrendersi mai a un destino apparentemente segnato. Non vale due punti naturalmente, ma è la base per provare a rincorrere una difficile salvezza. Godendosi, nel frattempo, il preziosissimo ritorno di Frank Gaines

 

Partenza su ritmi abbastanza lenti. Sassari manda palla dentro a Miro Bilan nei possessi di apertura, come d’abitudine. Cantù, invece, lascia che siano Jaime Smith e il figliol prodigo Frank Gaines a creare vantaggi e tiri aperti per i compagni. 

La prima piccola differenza, a favore dei padroni di casa, la fa la percentuale di conversione di Cantù e alcune sue perse davvero dozzinali. La squadra di Coach Cesare Pancotto è anche piuttosto distratta in difesa e viene punita due volte da Eimantas Bendzius dal perimetro. Nonchè dal 2+1 di Bilan che consegna la doppia cifra di vantaggio sul 20-10 al 8′.

Il centro croato scherza letteralmente i centri di Cantù con la sua classe e poi c’è un Bendzius on fire da tre punti in un primo quarto da 36 punti di valutazione per Sassari. I brianzoli non hanno veramente nulla dai propri centri, che danno l’impressione di non sapere cosa fare con il pallone in mano. Lavoro ancora più semplice per la difesa di Sassari, che può concentrarsi sugli esterni canturini.

Di certo il  3/14 da tre non è un grande aiuto per gli ospiti e, allora, bisogna passare da iniziative individuali per arrestare la carestia offensiva. Ovviamente Frank Gaines non si fa certo pregare e riporta i suoi in singola cifra di disavanzo con 8 punti consecutivi. Sassari, però, non fa una piega e continua a giocare la sua pallacanestro con costrutto, invitando la difesa di Cantù a chiudersi inizialmente nel pitturato per poi riaprire sul perimetro dal post-up. 

L’inizio della ripresa non propone alcuna variazione sul tema. Cantù gioca sostanzialmente in due nella metà campo offensiva (Gaines e Smith) mentre Bendzius infila la sua quinta tripla e Bilan riserva il suo speciale trattamento anche a Jordan Bayehe, inserito nelle rotazioni alla disperata ricerca di risposte vicino al ferro. Sassari vola sul +18 al 26′. 

I ragazzi di Gianmarco Pozzecco, però, staccano completamente la spina, invece di regalarsi una lunga passerella conclusiva. Cantù ne approfitta per rientrare sul -5 con un parziale di 13-0 propiziato dalle iniziative di Gaines e Johnson oltre a un paio di giocate di grande energia da parte di Gabriele Procida

Bendzius respinge il primo assalto con altre due bombe, ma Gaines e Procida non si fermano più. La partita rinizia da capo ed è un botta e risposta continuo. Ci pensano Toni Katic e il solito Bilan a far passare la paura alla Dinamo, che scappa nuovamente sul +11 quando si entra negli ultimi 3 minuti di gioco. Sassari gestisce in maniera allegra un paio di possessi contro il pressing avversario e consente a Cantù di riavvicinarsi sul -4 a una quarantina di secondi dal termine, ma ancora un canestro di Katic e una persa di Johnson chiudono la contesa. 

Banco di Sardegna Sassari-Acqua San Bernardo Cantù 98-92

Parziali: 25-14, 48-36, 74-63, 98-92

 

 

Sala stampa 

 

Le pagelle

Banco di Sardegna Sassari 

Marco Spissu 6,5: Prestazione abbastanza ordinata la sua, anche se concede qualcosa difensivamente.

Miro Bilan 8,5: Spiega pallacanestro ai giovani lunghi di Cantù, con una facilità quasi irrisoria. Uomo della sicurezza anche quando Cantù rientra nell’ultimo quarto.

Kaspar Treier 5: Prestazione simile a tante altre in questo girone di andata. Non si riesce ancora a prendersi il palcoscenico della massima categoria. Aspettiamolo, il telaio c’è tutto.

Filip Kruslin 5: Piuttosto impreciso al tiro, nonostante fossero conclusioni ben costruite dalla squadra. 

Toni Katic 7: Sonnecchia per tre quarti abbondanti poi si accende nel momento più importante, ovvero quando Cantù mette in discussione una partita che sembrava più che chiusa.

Jason Burnell 7: La partita si mette subito sul piede giusto. Non ha nemmeno bisogno di mettere le marce alte.

Eimantas Bendzius 8,5: Cambia totalmente faccia rispetto alla pessima partita di Tenerfife. 

Luca Gandini 6: x minuti conditi dalla solita dedizione alla causa, senza andare particolarmente sotto al cospetto dell’atletismo dei centri di Cantù.

Stefano Gentile 6,5: Capisce intelligentemente che Bilan e Bendzius sono in grande serata e limita le sue iniziative. Quando si mette in proprio, però, non fa troppa fatica ad arrivare al ferro. 

 

Acqua S.Bernardo Cantù 

Frank Gaines 7,5: Nella penuria di soluzioni dell’attacco canturino, è lui l’uomo che si prende le maggiori responsabilità. Riprende esattamente da dove aveva finito nella precedente esperienza in Brianza. 

Jaime Smith 7: Il feeling con Gaines in attacco è immediato ed è l’altra anima principale della manovra offensiva biancoblu.  

Sha’Markus Kennedy 4: Chiaramente Miro Bilan non è il cliente più comodo con cui avere a che fare. La risposta è una resa incondizionata fin dall’approccio. 

Gabriele Procida 7: Gran secondo tempo in cui alza notevolmente i giri del motore ed è protagonista assoluto del parzialone con il quale Cantù rientra in partita sul finire del terzo quarto.

Maarten Leunen 5: Incappa nella serata magica di Bendzius. Il problema è che non riesce nemmeno a essere quel regista nemmeno troppo occulto di cui Cantù avrebbe tanto bisogno. 

Andrea La Torre s.v.: 3 minuti sul parquet. 

Kavell Bigby-Williams 4: Siamo ai primissimi passi nel nostro mondo cestistico. Miro Bilan è quel giocatore che ce lo fa capire in tutta evidenza. Non sa letteralmente dove girarsi. 

Jazz Johnson 7: Moto perpetuo. Ci mette due quarti a carburare, ma è un fattore nel finale tutto cuore e orgoglio di Cantù. Chiude con 14 punti, 4 rimbalzi e 6 assist.

Jordan Bayehe 4,5: Non gli tocca miglior sorte rispetto ai suoi colleghi di reparto. Almeno prova a combattere nella sua metà campo.

Andrea Pecchia 5: 9 minuti poco intraprendenti nella prima metà di gara, prima di non rivederlo più nel secondo tempo. 

 

Francesco Sacco 

@sacco94

 

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