Volontariato in lutto per Ennio Lavaroni: aveva 64 anni
BUTTRIO. È stato una colonna nello sport e nel volontariato, sempre in prima linea per aiutare gli altri. Si è spento mercoledì Ennio Lavaroni, 64 anni: era ricoverato all’ospedale di Udine.
Persona molto conosciuta in paese per il proprio impegno sociale, era stato per anni dirigente delle squadre locali di calcio e di baseball, rivestendo numerosi ruoli.
Nell’ultimo decennio aveva legato il proprio nome all’associazione di volontariato Autoamica, per la quale raccoglieva le richieste di supporto da parte delle persone non autosufficienti per recarsi a svolgere visite.
Lui stesso conosceva molto bene l’ambiente dell’ospedale Gervasutta di Udine, avendoci lavorato nella ragioneria per oltre un ventennio. Già da piccolo, però, aveva dovuto averci a che fare, trascorrendovi i primi anni di vita a causa della poliomielite, malattia che lo aveva segnato nel profondo.
Non si era mai abbattuto, però, compensando con il cuore quando non riusciva con il fisico. Lavaroni abitava con la madre anziana, circondato dall’affetto degli amici di una vita e in tantissimi hanno già espresso il proprio cordoglio alla famiglia.
«Aveva instaurato un rapporto speciale con i giovani», racconta Rosalba Canzutti, cresciuta con lui e con un passato comune sul “diamante” del baseball. «Era un uomo d’altri tempi – ricorda Gloria Tami, cofondatrice del sodalizio con Ennio e Dino Zompicchiatti, anch’egli deceduto quest’anno –. Ha svolto per una decina d’anni con competenza il ruolo di segretario e coordinatore della nostra associazione. Chiunque chiamasse Autoamica restava colpito dall’estrema gentilezza di Ennio. Per me era un consigliere. Sapeva ascoltare, confortare e agire sempre in maniera equilibrata».
Cordoglio al quale si unisce il sindaco Eliano Bassi, che ricorda «una persona educata, sempre a disposizione degli altri, che aveva combattuto i suoi problemi fisici senza mai farli pesare. Ci mancherà moltissimo». Al seguito della società calcistica, Lavaroni era stato team manager e direttore sportivo, sempre presente a partite e ritrovi. Un ruolo emerso anche quando Gianluca Vialli e Lorenzo Amoruso guidarono la formazione di Buttrio per una settimana nel 2016, durante le riprese della serie tv di Sky “Squadre da incubo”.
Oggi il presidente Paolo Aita ne ricorda «le qualità quando lo incontrai nel 2014, allorchè il nuovo gruppo dirigente prese in mano la squadra». Ricordo commosso anche da parte dell’ex numero uno, Alessandro Ballico: «Aveva una grande dedizione e voglia di lavorare».
Venerdì 8 si terrà una veglia di preghiera nella chiesa parrocchiale di Buttrio, che ospiterà le esequie sabato, 9 ottobre, alle 10.30.