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Partito il campionato di baseball per ciechi. Così lo sport batte le barriere della diversità

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Partito il campionato di baseball per ciechi. Così lo sport batte le barriere della diversità

STARANZANO Un’occasione speciale. L’arcivescovo di Gorizia, monsignor Carlo Roberto Maria Redaelli, ha consegnato la palla al primo battitore nella prima partita del campionato nazionale di baseball per ciechi, giocata ieri pomeriggio, sul campo comunale di Staranzano, dove lo Staranzano BXC ha affrontato il Patrini Malnate di Varese. Con questo semplice gesto il presule ha dato il via al campionato di serie A BXC 2021, ovvero il baseball giocato da ciechi ed ipovedenti, campionato che l’anno scorso, anche se pur disputato, è stato condizionato dalla pandemia. Staranzano infatti, per motivi di sicurezza dei propri giocatori e dello staff, non ne aveva fatto parte. È usanza che il primo lancio simbolico, in questo caso la consegna della palla, sia effettuato da una personalità del posto.

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Quest’anno il presidente Franco Buttignon ha pensato alla più alta carica religiosa dell’Arcidiocesi. Monsignor Redaelli ha accettato l’invito, con l’auspicio che questo gesto simbolico dia speranza verso un futuro migliore, dopo un lungo periodo buio cosparso di lutti e dolore. Da ieri, dunque, si sono ripopolati anche i diamanti in terra rossa per il BXC, e per lo Staranzano è stata festa grande. Non solo per il fatto che l’agonismo ha fatto nuovamente capolino. Atleti e manager sono quasi tutti vaccinati e, rispettando le normative in vigore, dovrebbero giocare in piena sicurezza. Il torneo si svilupperà in due gironi: quello A composto da Fiorentina, Leonessa, Patrini Malnate, Staranzano, Thunder’s 5 Milano, Thurpos Cagliari e quello B formato da Blind Fighters ASD, Fortitudo Bologna White Sox, Lampi Milano, Tigers Cagliari ed Umbria Redskins.

«Chi vuole avvicinarsi è ben accetto – rimarca Buttignon – dando modo a questa disciplina sportiva di arricchirsi ancora e di essere sempre più presente nel panorama regionale». Quella di Staranzano è l’unica società del Triveneto impegnata nel baseball per i non vedenti. Un’esperienza nata alcuni anni fa e che, nonostante i risultati poco soddisfacenti delle prime battute, si è fatta strada nell’ottica della maggiore integrazione delle persone attraverso lo sport. Considerato di e per tutti, come nelle premesse dell’associazione.

Dalla stagione 2019, poi, anche il baseball per ciechi è entrato ufficialmente nei palazzi della Fib, per questo è stata fondata la Lega italiana baseball ciechi ipovedenti. «Non figuriamo più come una piccola realtà che gioca solo per divertirsi – dice Buttignon –. Siamo diventati una realtà vera, viva e vegeta nel panorama del baseball italiano». Il campionato proseguirà con l’incontro sul diamante Kennedy a Milano, appena restaurato, contro i Thunder’s 5 che negli anni scorsi la squadra bisiaca ha già incontrato riuscendo a portare a casa un buon pareggio, vista la loro storia ed evoluzione. Il 19 giugno finalmente si inaugura il campo di Rovigo. Si gioca contro i Thurpos di Cagliari, un’esperienza nuova per il diamante veneto che tiene a battesimo il primo incontro fra squadre di ciechi. Nel penultimo impegno gli atleti di Staranzano vanno a Brescia, in casa dei campioni italiani, contro quella Leonessa che s’è ben organizzata durante l’anno costruendo un’ottima formazione per difendere il titolo conquistato nel 2020. Il campionato si chiude a Staranzano il 3 luglio contro una nuova formazione fiorentina nata dalle ceneri dell’ex sodalizio viola.

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