Tutto quello che c'è da sapere sul cappello con visiera: come abbinare l'accessorio evergreen e la sua storia

Il cappello da baseball è onnipresente nella cultura americana, tanto che potremmo considerarlo il berretto “nazionale” degli USA. Il cappello, in materiale morbido con visiera rigida, è regolabile grazie a un cinturino sul retro in plastica, velcro o elastico. Il modello del baseball cap è una derivazione di altri cappelli in voga verso la fine del 1800, fra cui i “deerstalker”, resi popolari da Sherlock Holmes, i caschi da fantino, i cappelli a tamburello militari, i modelli Borsalino e le pagliette. I primi cappelli da baseball erano in lana con tesa in pelle ed erano usati solo dai giocatori di baseball a metà e alla fine del 1800. All’inizio del 20esimo secolo, il cappello è passato dai campi di baseball al guardaroba di tutti i giorni. Oggi il baseball cap si indossa per far capire per che squadra tifiamo, come accessorio fashion o per mandare un messaggio, come nel caso del trucker hat rosso (un tipo di baseball cap) con lo slogan “Make America Great Again” sfoggiato da Donald Trump e dai suoi sostenitori.

I giocatori delle prime squadre di baseball — lo sport fu inventato in America intorno al 1800, mentre la National League fu fondata nel 1876 — non indossavano tutti lo stesso modello di berretto, ma potevano indossare qualunque cappello con visiera, per proteggersi gli occhi dal sole. Molti preferivano la paglietta o i modello a tamburello. La Official Baseball Guide di Spalding del 1888 mostra una grande varietà di cappelli indossati dai giocatori, modelli rigidi o morbidi. Il berretto come lo conosciamo oggi ha cominciato a prendere forma con l’inizio del nuovo secolo: i fori per l’aria furono aggiunti negli ultimi anni del 1800; un logo apparve per la prima volta nel 1901, quanto i Detroit Tigers misero l’immagine di una tigre arancione sulla parte anteriore del cappello; nel 1903 vennero aggiunte le visiere sporgenti; negli Anni 20 e 30 vennero introdotte tese più lunghe, e le visiere divennero più solide; la parte superiore era più alta negli Anni 40, tanto che la parte anteriore del berretto veniva usata come una sorta di manifesto pubblicitario, e la forma era più simile a quella che conosciamo oggi. Nel 2007, la Major Baseball League ha modificato il materiale usato per il berretto standard da lana a poliestere, più comodo per i giocatori.

Se è vero che l’aspetto del berretto da baseball non è cambiato in modo significativo dagli anni 50 a oggi, l’atteggiamento nei suoi confronti è mutato. Per Jim Lilliefors, autore di Ball Cap Nation: A Journey Through the World of America's National Hat, sono molte le ragioni della crescente popolarità del baseball cap e della sua accettazione anche fuori dai campi di gioco. Le partite di baseball in TV hanno contribuito a rendere popolare lo sport, e i fan hanno cominciato a dimostrare il sostegno alla loro squadre attraverso i berretti. Negli Anni 60 le aziende agricole hanno iniziato a capire il potenziale dei cappelli per fare pubblicità, e infatti cap promozionali – oggi noti come trucker hat – divennero sempre più popolari negli Anni 70 e 80. Nel frattempo i baseball cap venivano decantati da uomini e donne perché proteggevano il viso dai raggi solari. I servizi di moda estiva di Vogue di quel periodo non fecero che rafforzare la popolarità del berretto, contribuendo a renderlo genderless. Infine, star del cinema e della TV come Tom Selleck nel ruolo di Thomas Magnum in Magnum, P.I, il personaggio di MacGyver che dava il nome al telefilm, e Tom Cruise in Top Gun, hanno consolidato il passaggio del cappello da baseball dal campo da gioco ai nostri armadi.

Uomini e donne cominciarono a giocare con il cappello, ormai accessorio mainstream, indossandolo con la visiera sul retro o su un lato, come simbolo di espressione individuale. Il copricapo venne adottato dai musicisti, dal rap al punk fino al grunge negli anni 90, fino alle pop star e alla MTV generation nei Duemila. Le celeb iniziarono a usare il cappello per nascondersi dai paparazzi. Il baseball cap diventava sembra più popolare, tanto da attraversare i confini: negli Anni 2000, in Gran Bretagna i giovani della classe media inserirono il berretto da baseball nella loro uniforme cittadina.

Oggi il baseball cap o trucker hat è a volte indossato con ironia, o per sottolineare l’appartenenza alla classe operaia. Ma fashion brand come A.P.C, Burberry, Brunello Cucinelli, Gucci e Kenzo hanno tutti realizzato versioni deluxe del cappello. Se è vero che le versioni più costose del berretto sono uno status symbol, è stato il prezzo accessibile del modello più comune del baseball cap, oltre al fatto che è un accessorio così popolare ancora oggi, a renderlo un classico intramontabile.

Guardate la gallery dedicata al cappello con visiera e scoprite la sua storia e come abbinare l'accessorio evergreen.