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GP Australia F1: I due volti dell’Alfa Romeo!

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Week end australiano dolce-amaro per la scuderia del biscione. Kimi Raikkonen ha chiuso in ottava posizione, portando a casa i primi 4 punti iridati. Meno bene è andata ad Antonio Giovinazzi, che è transitato quindicesimo sotto la bandiera a scacchi.

Esordio positivo per l’Alfa Romeo nel mondiale 2019. La scuderia del biscione ha lasciato l’Australia con un bottino di 4 punti iridati, grazie all’ottavo posto di Kimi Raikkonen. Dopo i promettenti test di Barcellona le monoposto motorizzate Ferrari, hanno mostrato per tutto il week end un’ottima velocità, riuscendo a stare al passo di Haas e Renault, davanti a toro Rosso, Foce India e McLaren.

Fin dal venerdì il lavoro del team e dei piloti si è concentrato sul set-up meccanico
Nelle prime prove libere Raikkonen e Giovinazzi hanno svolto diversi long run su varie mescole di pneumatici, dichiarandosi entrambi soddisfatti del lavoro svolto.
In particolare l’ex pilota Ferrari, che ha chiuso le FP3 nella top ten, è apparso subito a suo agio con la sua nuova monoposto: “Abbiamo una solida giornata di lavoro alle spalle, non ci sono stati grossi problemi. Abbiamo ancora del lavoro da fare per migliorare l’auto, ma nel complesso mi è sembrato tutto abbastanza buono. Non vedo l’ora di qualificarmi domani, dietro i top team tutto è possibile”.
Soddisfatto anche il pilota italiano, membro della Ferrari Driver Accademy, e al suo primo anno da titolare in Formula 1, che ha descritto così le sue prove libere:
“Nel complesso, la giornata è stata positiva. L’auto si è comportata bene e sono soddisfatto delle nostre prestazioni, soprattutto per quanto riguarda i long run. Sono entusiasta di aver iniziato il primo weekend di gara e non vedo l’ora di tornare in pista domani”.

Per le qualifiche ci si aspettava quindi una conferma del finlandese, e una crescita in termini cronometrici per il nostro Antonio.

Ma per entrambi è andata meno bene del previsto
Raikkonen, che durante le prove libere ha occupato stabilmente la sesta posizione, si è dovuto accontentare della nona piazza, non riuscendo a sfruttare al meglio il suo giro veloce, come lui stesso ha ammesso nelle interviste del dopo qualifica: “Avremmo potuto fare di più. Sono contento? Sì e no. Sono un po’ deluso, perché penso che la macchina possa fare di più. Ma non sono riuscito a fare un buon giro”.
Peggio è andata al suo compagno di scuderia, fuori dalla Q3, e quattordicesimo sulla griglia di partenza, che probabilmente ha pagato un po’ di inesperienza:” Sono stato un po’ incasinato nell’ultimo giro, mi sono trovato imbottigliato nel traffico degli altri piloti e non sono riuscito a scaldare bene le gomme e i freni”.

Le aspettative per la gara erano alte, con l’obiettivo, non dichiarato, di portare entrambe le monoposto in zona punti.

Speranze che si sono infrante subito al via per il nostro portacolori, vittima incolpevole dell’incidente occorso a Ricciardo. Infatti, alcuni frammenti dell’ala anteriore del pilota italo-australiano, hanno danneggiato la monoposto di Giovinazzi, compromettendone le prestazioni.

Antonio è rimasto quindi bloccato in quindicesima posizione, e ha dovuto impostare una tattica difensiva. Neanche il passaggio su mescole più morbide, dalle medie alle soft, ha portato dei miglioramenti alla monoposto. L’unica cosa possibile a quel punto è stata finire la gara. Quindicesimo posto davanti alle due Williams e tanto rammarico, come dichiarato dallo stesso pilota nel post gara: “E’ stata una gara difficile. Ho avuto dei danni nel primo giro e dopo questo è stato problematico mantenere il passo. Ci sono state alcune battaglie e ho fatto del mio meglio per mantenere la posizione. E’ stata solo la mia prima gara, quindi non vedo l’ora di provare a ottenere un miglior risultato in Bahrein”.

Meglio è andata al compagno di scuderia, che fin dal via è riuscito a mantenere la propria posizione, rimanendo però bloccato dietro le Haas e la Renault di Hulkenberg. Nonostante le mescole morbide, le difficoltà nei sorpassi e un piccolo problema che lo ha costretto ad anticipare il pit-stop, e a cambiare strategia, hanno impedito all’ex campione del mondo di poter provare ad attaccare le vetture davanti a lui, dovendosi accontentare dell’ottavo posto finale, e di 4 punti.

”La nostra auto è stata piuttosto veloce in gara, ma siamo rimasti bloccati dietro gli altri, e non c’era molto che potessi fare. Abbiamo avuto un problema con le temperature dei freni posteriori, perché una delle visiere a strappo si è infilata nella presa d’aria e per questo abbiamo fatto una sosta prima del previsto. Ma come ho detto, la macchina è veloce, quindi non vedo l’ora di gareggiare in Bahrein”.

Soddisfatto dei risultati ottenuti anche Frédéric Vasseur, team principal Alfa Romeo: “E’ stata una buona gara, per essere la prima della stagione. Abbiamo avuto alcuni piccoli problemi che non avevamo previsto, ma entrambi i piloti hanno avuto una buona gara. Torniamo a casa con 4 punti, il che è positivo. Iniziare la stagione con una vettura nella top ten è un buon risultato e lotteremo duro per avere più punti al prossimo GP in Bahrein”.

Il week end australiano ci ha consegnato, oltre a 4 punti iridati, un’Alfa Romeo in crescita, con una monoposto veloce e affidabile. La positività espressa dai piloti nelle interviste lascia ben sperare per il proseguio del campionato.

L’obiettivo dichiarato alla presentazione della vettura è quello di essere la quarta forza in campo, alle spalle dei tre “mostri sacri”. Con un Raikkonen già in ottima forma, e un Giovinazzi più fortunato, più veloce e costante, sognare non costa niente!

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