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Col triathlon ad Asola nuoto, ciclismo e corsa sono più spettacolari

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ASOLA. Fenomeni o masochisti? Difficile capire dove il bivio di vita d’un comune mortale trova la sua collocazione quand’è chiamato a spiegare il suo parere sul Triathlon, disciplina che raggruppa tre specialità e che nel Mantovano conta 250 tesserati. Se il sottoscritto potesse parlare vi direbbe di sentirsi come il rag. Ugo a metà del primo tempo fra scapoli e ammogliati o congiunti , quando San Pietro pietosamente lo guarda dalla traversa...

La nascita del team. Il Triathlon Schiantarelli Asola (da queste parti tutto parla del dr. Antonio, benefattore nell’Ottocento) nasce nel 2004 sull’onda dell’entusiasmo che la disciplina scatena fra gli amanti dello sport più impegnativo di molti altri, nato per scommessa nel 1977 alle Hawai, in quella terra che l’uomo adora per due ottime ragioni: la nascita di questo sport e la location di Lost. Il primo allenatore dei valorosi è Nicola Zennari, che fino al 2012 riesce a portare lo Schiantarelli fra i team più validi nel territorio regionale. Nel 2012 al suo posto subentra Simone Sandrini, che è ora il responsabile tecnico e allenatore dei 57 tesserati.

Anna e Fabio. Poco tempo dopo l’arrivo di Sandrini il Triathlon Asola è scosso dalle fondamenta per la scomparsa, il 2 luglio, di Anna di Vito, campionessa purtroppo arresasi a soli 37 anni a uno stramaledetto problema di salute. Nove mesi dopo, il 28 aprile 2013, Fabio Vida scompare a 28 anni per un incidente mentre in bicicletta sta effettuando un allenamento. La doppia tragedia unisce ancor più gli atleti asolani in un commosso e sempiterno ricordo dei loro campioni, ai quali annualmente verrà intitolato il Triathlon sprint, che nel 2021 celebrerà la sua 13esima edizione sul percorso asolano.

Le specialità. Fare triathlon non è affare di pochi: le quattro tipologie di gara consentono l’approccio a più persone, nel dovuto rispetto e conoscenza dei pericoli corsi anche da chi, piccino, nuotava col pupazzo della mucca Carolina o pedalava con la bici dotata di ruotine e non le ha più lasciate. È serio fare triathlon, dannatamente, ma qualche speranza c’è per chi vuole provare: anche i ragazzi (450 metri a nuoto, 8 km in bicicletta e 2500 metri di corsa) possono tentare la categoria Youth. La categoria Sprint prevede 750 metri a nuoto, 20 km in bici e 5 chilometri di corsa. La categoria Olimpica è fondata su 1,5 km a nuoto, 40 di ciclismo e 10 km di corsa. C’è poi il mezzo Ironman o 70.3, e qui le visioni mistiche a chi ama le pantofole sono più frequenti: si va dai 1900 metri a nuoto, solitamente in mare aperto e qui se non sei Paltrinieri o Beppe Grillo meglio che resti a casa perché all’arrivo ti aspettano 90 km in bicicletta e, dulcis in fundo, la mezza maratona di 21,097 km. Infine l’Ironman è riservato a chi riesce a fare 3800 metri a nuoto, non nella piscina comunale, 180 km di bicicletta e i 42,195 km che da soli a Dorando Pietri costarono l’oro a Londra 1908. Un’avventura da cavare il fiato a noi miseri sedentari.

Il tecnico. Simone Sandrini ha fatto per ben 16 anni attività natatoria a livello agonistico: «È inevitabile se vuoi compiere certi sforzi - sottolinea il 32enne allenatore della squadra, nato ad Acquanegra e oggi più ad Asola per lavoro al Centro che a casa - nella nostra società la maggior parte degli atleti pratica il Triathlon Sprint e quello Olimpico. Ma c’è anche un buon gruppo di bambini che si diletta con le categorie giovanili, certamente dure e impegnative. Sono tecnico della squadra da otto anni, non è facile mantenersi comunque in forma e insegnare agli altri. Il mio programma di allenamenti consiste in venti ore alla settimana, equamente ripartite fra ciclismo e corsa nella maggioranza e completate da sedute di allenamento dedicate al nuoto, che essendo la specialità a me più congeniale è quella a cui mi dedico di meno in modo da poter essere pronto per pedalare e correre. Oltre a queste, naturalmente, ci sono le gare alle quali ci dedichiamo in maniera autonoma, a meno che non si tratti dell’appuntamento legato ai campionati italiani oppure lo Sprint che effettuiamo qui ad Asola e che costituisce il principale evento della nostra attività».

Gli irriducibili. Con Sandrini ci sono una dozzina di atleti dello Schiantarelli che negli ultimi mesi hanno partecipato ad almeno un Ironman (servono 10 ore a esser bravi...) : «Dalla prima volta che vidi una gara di questo genere - spiega Sandrini - rimasi affascinato dalla capacità di superare lo sforzo che mostravano gli atleti. Ogni volta che affrontiamo un percorso del genere ci dobbiamo preparare con grande scrupolo per non farci trovare impreparati e finire prima del previsto». a ciascuno il suo È già molto complesso praticare il triathlon, farlo dovendo sprecare energie per ribadire o confutare i discorsi di compagni di squadra o di società rischia di essere autolesionistico. Sandrini conserva l’indispensabile dose di schiettezza che al momento di un contrasto dialettico serve per risolvere nella maniera più civile possibile una discussione: «Proprio in occasione dell’organizzazione del Triathlon sprint di Asola che poi abbiamo dovuto annullare - spiega - a causa del coronavirus, ci sono stati alcuni “chiarimenti” grazie ai quali abbiamo ritrovato la barra dritta della nostra attività sportiva. Magari si perde qualche elemento ma si acquista in trasparenza e correttezza, nella nostra società cerchiamo di fare in modo che chi è atleta faccia solo questo». 

LA SCHEDA

Il Triathlon Schiantarelli Asola è sorto come costola del Centro sportivo Schiantarelli Asola, che ha nei professori Ercole Vecchi e Ilario Bonandi i protagonisti della crescita di talenti giovani quanto competitivi tanto nel nuoto quanto nel volley. Il presidente è Fabio Marconato, il vice era Paolo Ruggerini che è scomparso di recente a causa del coronavirus a 83 anni (il sostituto verrà rieletto nelle prossime settimane). I consiglieri sono Ciro Araldi, Massimo Gori e Marco Ferro. Il dt è Simone Sandrini mentre l’amministratore delegato è Ercole Vecchi. «Fare triathlon - spiegano gli atleti asolani - è sfida contro sè stessi, è esaltazione degli sforzi e garanzia di soddisfazione personale nel momento in cui vengono superati gli ostacoli che la disciplina presenta». Fra i risultati più significativi il primo posto nel 2019 di Francesca Gerola nel Triathlon categoria Youth B di Asola. Per informazioni e iscrizioni ci si può rivolgere al Centro sportivo Antonio Schiantarelli al numero 0376/719362.

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